[cicciototti]

condivido pienamente quanto affermato nell'articolo che riporto di seguito e che sottopongo alla vostra cortese attenzione e alle comuni conseguenti riflessioni.

"Il vicepresidente della regione Veneto, Luca Zaia, parlando del giovane ed eroico Dragan Cigan - cittadino bosniaco morto domenica nel mare di Jesolo per salvare due bambini - ha detto che il suo gesto non va dimenticato perché «rappresenta la parte buona dell'immigrazione».
Dragan Cigan era un muratore di 32 anni, padre di due ragazzini; si è gettato alle foci del Piave, domenica, perché ha visto due bambini in difficoltà, che rischiavano di affogare. E' riuscito a salvarli ma è annegato lui. Quei bambini sono vivi, i suoi figli, ora, sono orfani.
Mi ha colpito l'espressione di Zaia, che evidentemente è un'espressione sincera, sentita, assolutamente in buona fede: "la parte buona dell'immigrazione". Capite cosa vuol dire? Molto semplicemente questo: che gli immigrati ci piacciono se vengono qui a dare la loro vita per noi. In fondo è la loro funzione, è il senso della loro esistenza. Non è così?

Anche ieri un barcone con 250 immigrati a bordo ha rischiato il naufragio al largo della Sicilia. Sapete quante sono le persone morte affogate nel Canale di Sicilia soltanto nel giugno del 2007? Sono 118. Tutte donne e uomini e bambini che fuggivano dai loro paesi, senza un soldo in tasca, e venivano da noi, sperando di trovare un modo più dignitoso per vivere. Centodiciotto, circa 4 al giorno. Sono cifre da guerra. Nell'ultimo decennio i morti sono migliaia e migliaia. Voi sentite spesso, alla Tv, la notizia che si è riunito un gabinetto di emergenza per affrontare la questione, per vedere come si può fare per evitare questa strage terribile, insopportabile? Mai. Voi sentite che c'è stata una riunione per decidere quali misure prendere contro il terrorismo islamico, perché quello è un problema emergente nel nostro paese. Però il mare, a giugno, ha ammazzato 118 immigrati, e noi non sappiamo quante vittime abbia fatto nel nostro paese, negli ultimi anni, il terrorismo islamico: però più o meno ne ha fatte zero.
Non è anche questa una prova del fatto che ormai abbiamo interiorizzato questa idea che l'immigrato può essere considerato in tanti modi diversi - a seconda del punto di vista del giudicante, che sia di destra, o di sinistra, cattolico o liberale - ma comunque in nessun caso può essere considerato una persona coi nostri stessi diritti. Se vuole diritti li conquisti, dimostri di essere una persona modella, uno stakanovista o meglio ancora un eroe, uno che dà la vita.

Cito dei dati Inps, forniti di recente. Tra i lavoratori dipendenti, regolarmente assunti e contrattualizzati, che pagano i contributi all'Inps - a parità di mansione, incarico, lavoro, grado - i cittadini italiani guadagnano mediamente il 40% in più rispetto agli immigrati. E qui stiamo parlando di immigrazione regolare, protetta, non dell'inferno dei clandestini. Secondo voi se passassero dalle nostre parti non i bolscevichi sovietici ma i seguaci di Voltaire, quelli che si sono battuti nel settecento per l'abolizione della servitù della gleba e per i diritti del terzo Stato, se passassero di qui e vedessero tutto questo, cosa penserebbero? Penserebbero che è stata inutile la rivoluzione francese."

(da Piero Sansonetti su Liberazione del 24/7/07)