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  #31  
Old 08-31-2007, 03:11 PM
franciescoah franciescoah is offline
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Ho visto qualche partita, e secondo me saranno dolori... mi sembra che ci piaciamo un po' troppo, infortuni a parte.


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  #32  
Old 08-31-2007, 03:28 PM
travis bickle travis bickle is offline
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Originally Posted by franciescoah
Ho visto qualche partita, e secondo me saranno dolori... mi sembra che ci piaciamo un po' troppo, infortuni a parte.

Non è piu' l'Italia operaia di una volta..


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  #33  
Old 08-31-2007, 03:58 PM
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Eh... non c'è più quella applicazione difensiva totale che ci permetteva di annullare gli avversari... e l'attacco è davvero privo di idee. Anche auspicare cambi di ritmo, giocate in velocità alternate a tiri ragionati sembra davvero troppo per questa squadra. Devo essere smentito!!!


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  #34  
Old 08-31-2007, 04:05 PM
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Originally Posted by franciescoah
Eh... non c'è più quella applicazione difensiva totale che ci permetteva di annullare gli avversari... e l'attacco è davvero privo di idee. Anche auspicare cambi di ritmo, giocate in velocità alternate a tiri ragionati sembra davvero troppo per questa squadra. Devo essere smentito!!!

Speriamo...


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  #35  
Old 09-02-2007, 10:41 PM
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E' arrivato il momento di lasciarsi tutto alle spalle: gli infortuni, i troppi discorsi sul talento da Nba di questa Nazionale, i timori per i veterani un po' troppo vicini al capolinea, i dubbi su un reparto lunghi deboluccio, la nostalgia, mai canaglia come stavolta, per il non poter vedere Danilo Gallinari, l’uomo in più, l’arma tattica. E' arrivato il momento di far quadrato, di iniziare l’inseguimento a Pechino, perché, come dice il c.t. Recalcati nella canonica conferenza stampa della vigilia, "tutto quello che abbiamo fatto e che faremo è finalizzato alla qualificazione per i Giochi, perché sono una vetrina troppo importante per uno sport come il nostro, per un movimento che vive all’ombra del calcio".
CIAO GARRI - Oggi è anche il giorno delle ultime scelte. Alle 12 sono state consegnate alla Fiba le liste dei 12 giocatori che parteciperanno all’Europeo di Spagna. Recalcati ha scelto Luigi Datome, preferito a Luca Garri, puntando anche su Andrea Crosariol. "Perché? — spiega Charlie — In questi ultimi tre giorni ad Alicante la condizione e le qualità degli allenamenti dei lunghi mi hanno soddisfatto, e allora ho deciso di lasciare libero Garri, che era quello più indietro come forma. Lui ha cercato di recuperare ma non era ancora a un livello ottimale. Datome lo conosco bene (lo ha allenato anche a Siena, ndr), so cosa può fare, dare tecnica e qualità m****i".
GARBA C'E' - Anche la Spagna, campione mondiale in carica e padrona di casa, ha sciolto l’ultimo nodo, quello che ormai diventato un tormentone: Jorge Garbajosa giocherà, avendo spagnoli e Toronto Raptors trovato un accordo sull’assicurazione in caso di un nuovo infortunio per l’ex trevigiano, che ha completato un recupero record dopo la frattura a una gamba patita lo scorso marzo a Boston.
PRIMO OSTACOLO - Gli azzurri per ora non pensano certo alla Spagna, ma alla Slovenia di Rascio Nesterovic e Matjaz Smodis. "Quella di domani sarà già la partita chiave — concorda Angelo Gigli — Ma purtroppo sarà così anche per loro...". Il fatto che fra 24 ore o giù di lì si alzi finalmente la palla a due sembra quasi una liberazione, dopo due mesi di preparazione e vita in comune, che metterebbe in crisi anche la più solida delle coppie, figuriamoci un gruppo che ha un po' faticato a digerire la tanta attenzione riservata a chi non ha ancora portato mattoni alla causa.
OBIETTIVI - Chiariti i ruoli, restano da scacciare i fantasmi, che sembravano essere stati riposti nell’armadio a Bamberg con la bella vittoria sui tedeschi, ma che si sono rimaterializzati a Roma con la figuraccia contro la Grecia. "Speriamo di trarre giovamento da quella lezione — dice Fabio Di Bella — Siamo carichi al punto giusto, in allenamento ci siamo picchiati il giusto, un buon segnale, anche perché gli sloveni se possono darti una botta, te ne danno due...". Non vedremo l’Italia che sognavamo, ma possiamo ancora credere nell’Italia che ci può comunque far sognare? "Abbiamo il dovere di ricordare il passato, senza cancellare quanto fatto nelle ultime settimane, mesi, anni, ma usandolo come riferimento per vivere il presente e avere un futuro. Finalmente siamo liberi nella testa, non dobbiamo più pensare a chi non ci sarà, ma ai dodici che andranno in campo. L’Italia è questa, e farà di tutto per centrare l’obiettivo Pechino". Non ne abbiamo mai dubitato. Speriamo solo che la forza di volontà non debba diventare una scialuppa di salvataggio ma sia l’arma in più per andare lontano.

gazzetta.it


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  #36  
Old 09-03-2007, 09:26 PM
magikoMILAN1982 magikoMILAN1982 is offline
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Tutto e subito. La qualificazione al secondo turno dell’Europeo di Spagna, passa attraverso un debutto quantomai delicato. Siamo pronti a scommettere la camicia che gli azzurri non avranno problemi a raggiungere Madrid, ma arrivarci con una sola vittoria (contro la Polonia), vorrebbe dire avere un cammino dannatamente in salita per poter poi sperare nei quarti di finale. Ecco allora che la prima gara, quella delle 21.30 sul parquet del Centro De Tecnificacion di Alicante contro la Slovenia, diventa fondamentale. Anche perché, in fondo, lo stesso discorso lo stanno facendo Smodis, Nesterovic e soci.
PAROLA DI C.T - "La Slovenia è una squadra profondamente rinnovata - spiega il c.t. Recalcati - conta su giocatori che conosciamo bene per averli visti all’opera nel nostro campionato. La sua forza, tradizionalmente, è il talento diffuso. Muove la palla con rapidità, ha punti di riferimento precisi in attacco. Smodis è un giocatore che mette pressione su tutta la difesa per la sua capacità di essere pericoloso sia vicino a canestro che sul perimetro. C’è Nesterovic, altro giocatore di dimensione mondiale, molto più forte in attacco rispetto a una volta, ora che si prende più responsabilità offensivamente. E poi ancora, Capin e Lakovic, talenti che sono una garanzia nel reparto esterni".
IL SAGGIO BASILE - Tutti sono d’accordo sul fatto che gli sloveni saranno un brutto cliente, ma che molto dipenderà dagli azzurri: "Sarà importante partire bene - dice Gianluca Basile -. Siamo una Nazionale che vive d’entusiasmo, anche all’interno della singola gara. Me ne sono reso conto nell’arco di questa preparazione: fatichiamo quando le cose vanno male, ci dem****izziamo e ci intestardiamo con soluzioni individuali, forzando spesso il tiro da tre, che resta la nostra arma migliore, ma se arriva a coronamento di un’azione c****e, ragionata, con buona circolazione di palla". Basile ne ha viste tante e vissute forse pure di più. La reazione, quando ci si trova con le spalle al muro, parte però prima dalla testa che dalle mani, si risponde con il carattere prima ancora che con la tattica. "Serve pazienza, sappiamo cosa siamo in grado di fare ma a volte, anzi, spesso, non riusciamo a farlo. E’ un problema su cui continuiamo a lavorare ma che ci portiamo dietro da tempo. Speriamo di averlo risolto".
INTEGRAZIONE - Ce lo dirà il campo, stasera, in una partita che, non solo per la classifica, l’Italia deve vincere a tutti i costi. Lo deve fare, prima di tutto, per fugare i dubbi legittimamente sorti dopo le tante sberle prese nella fase finale della preparazione. Ma anche per il m****e di un gruppo che ha patito molto l’inserimento di qualche elemento nuovo, arrivato non esattamente in punta di piedi, non per colpe proprie, ma perché, giustamente, noi tutti abbiamo dipinto questa Nazionale come la più forte di sempre in quanto a talento, pensiero sotto sotto condiviso anche dagli stessi protagonisti. La vecchia guardia ha sempre tenuto a ricordare che c’è chi ha vinto qualcosa con questa maglia e chi invece deve ancora dimostrare molto e guadagnarsi tutto. Speriamo accada in fretta, perché il cammino verso Pechino non consente pause di riflessione.

gazzetta.it


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  #37  
Old 09-03-2007, 11:57 PM
travis bickle travis bickle is offline
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L'esordio agli Europei finisce con la rabbia che avvelena la mente, con un canestro da tre di Lakovic sulla sirena per il 69-68 finale a favore della Slovenia. Punteggio che frustra una grande rimonta azzurra, anche se non cancella un primo tempo da incubo, ma neppure l’orgoglio ritrovato due volte nella ripresa, all’inizio per il primo recupero, e nel finale con un monumentale Bulleri. Ora c’è subito la Francia (martedì ore 19), e recuperare le energie mentali più che fisiche dopo una legnata simile, sarà il compito più duro che spetta a Recalcati: "Usciamo da questa gara - dice a caldo il c.t. - con una squadra, che abbiamo ritrovato, che ha dimostrato di saper reagire, e che è stata punita da una magia di Lakovic".
PRONTI VIA - Il quintetto di Recalcati è composto da Bulleri, Basile, Soragna, Bargnani e Marconato. La Slovenia risponde con Lakovic, D. Lorbek, Smodis, Jagodnik e Nesterovic. Il Mago apre il suo Europeo con uno sfondamento dopo 18". Nell’altra metà campo patisce Smodis, che lo attacca in post basso, tanto che il c.t. azzurro cambia subito marcatura, piazzando Marconato sull’ex virtussino. I punti azzurri arrivano da Bulleri (5 dei primi 9 italiani), ma i problemi sorgono nella nostra area, dove non facciamo neppure il solletico agli avversari. La Slovenia segna 8 dei primi 10 tiri dal campo e piazza un 9-0 (problema non nuovo) che li porta sul 17-9, che diventa poi un 21-11, prima che una tripla di Mordente fermi l’emorragia.
SECONDO QUARTO - Facciamo una fatica tremenda a vedere il canestro, sbagliamo nove dei primi dieci tiri da tre, e i fantasmi della vigilia si materializzano troppo in fretta. I cambi di Recalcati producono pochi cambiamenti. Bargnani trova il primo canestro a 3’18" dalla fine del primo periodo, ma poi cala la notte. Gli sloveni volano a +12 (16-28) e l’Italia non affonda solo perché uno strepitoso Mordente segna 10 punti in fila (21-30 al 16’), unica soluzione offensiva azzurra che non ha invece nulla da Belinelli (sbaglia i primi 4 tiri) e Basile (0/2). Per trovare punti azzurri che non siano della guardia della Benetton si deve attendere il 18’49", quando Soragna con due liberi chiude la striscia.
A FONDO - Ma nel frattempo la Slovenia è volata via, toccando il massimo vantaggio sul +15 (23-38) a 35" dalla pausa, grazie anche all’azione da 5 punti di Slokar, che sfrutta i due liberi per l’antisportivo fischiato a Mancinelli e poi mette una tripla dall’angolo. Chiudiamo sotto di 13 (25-38) dopo l’ultimo canestro, ancora di Soragna. E’ un’Italia francamente imbarazzante, che segna solo 9 canestri dal campo (4 sono di Mordente) su 29 tentativi, con una serie di buchi in attacco preoccupanti: Bargnani sporca lo scout con due soli punti (1/4) in 12’, Mancinelli, Belinelli, Basile, Marconato, Di Bella, Crosariol e Gigli messi assieme ne fanno tanti quanti Recalcati, Meneghin e Frates, fallendo tutti e 12 i tiri dal campo.
SECONDO TEMPO - Ripresa ed ecco la reazione tanto attesa: piazziamo un 11-0 con 4 punti di Bulleri e 7 di Gigli che ci riportano in partita (36-38 dopo 3’10"), con Bargnani che inizia seduto in panchina. Bullo deve uscire a -7’36" dopo aver commesso il quarto fallo e la Slovenia, ripresasi dalla botta improvvisa, risponde con un controparziale di 7-0 firmato Smodis e Dragic, tornando nuovamente a +10 (38-48 a -4’23") dopo una forzatura e una palla persa da Basile. Rientra Bargnani, segna il -8, ma non incide, commettendo il terzo fallo ancora in attacco. Torniamo a litigare con il ferro, finendo il terzo periodo con 18/47 al tiro, compreso un tremendo 2/17 dai 6.25. Riusciamo ad andare all’ultima minipausa sotto di 11 (45-56 dopo aver nuovamente toccato il -14) grazie a un 2+1 di Belinelli (suoi primi punti) e un altro canestro di Mordente.
QUARTO PERIODO - La fiammata d’orgoglio è durata meno di 4’, poi gli azzurri sono tristemente tornati quelli dei primi 20. Gli ultimi 10’ iniziano con una sarabanda di errori. Nei primi 3’30" segna solo Belinelli (47-56), con Crosariol che dà un buon apporto in difesa, come già era accaduto nel primo quarto. Dopo 5’ restiamo fermi ai 2 punti del futuro Warrior, mentre gli sloveni toccano quota 60 con Erazem Lorbek. Sembra finita, ma c’è l’ultimo sussulto dei nostri, grazie al rientrante Bulleri, che se non fosse stato frenato dai falli avrebbe potuto dare un’altra piega alla gara. Si accodano Belinelli e il solito Soragna per il -5 che ci ridà speranze (55-60 a -3’20"). Marconato e ancora Bullo dalla lunetta siglano il -4 (58-62) a 2’07" dalla fine.
RUSH FINALE - Un fantastico Bulleri trova ancora spazio per il canestro e fallo a -1’43" che riapre tutto (61-62). Ed è sempre lui a rispondere ai due punti di Smodis per il nuovo -1 (63-64) a -1’02", con Pipan che si scorda Nesterovic in panchina permettendo i layup del milanese. Un’infrazione di passi di Lorbek permette il sorpasso di - chi altri - Bulleri. Ma mancano ancora 29", un’eternità. Gigli fa fallo su Lakovic che mette i due liberi. La palla torna azzurra, Bullo penetra e scarica su Soragna che infila la tripla del 68-66 a 5" dalla fine. Sembra fatta. Ma Lakovic raccoglie la imessa, fa tutto il campo in palleggio, si arresta appena prima della linea da tre punti e scocca la freccia che trafigge il cuore azzurro: 68-69, sirena che suona, Italia che s’inginocchia. Fa male, molto di più di una sconfitta di venti punti.
Gasport


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  #38  
Old 09-04-2007, 12:13 AM
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Originally Posted by travis bickle
Fa male, molto di più di una sconfitta di venti punti.

direi che fa male come prenderlo in quel posto (anche se non ho esperienza...)


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  #39  
Old 09-04-2007, 06:19 PM
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La parola d’ordine è una: dimenticare. Più facile a dirsi che a farsi, con la stilettata di Jaka Lakovic ancora fresca nella mente. Le gambe ci saranno, perché la preparazione è mirata a un torneo dove si gioca in pratica tutti i giorni, ma ritrovare energie mentali per mettersi alle spalle quanto di buono e meno buono (soprattutto) fatto contro la Slovenia, diventa il primo vero ostacolo degli azzurri in questo Europeo.
RECALCATI - Dopo la partita il coach ha speso belle parole per i suoi ragazzi: "Abbiamo giocato contro una grande squadra, che ha punito ogni nostro errore. Ma abbiamo trovato una gruppo, che nel secondo tempo ha giocato nel modo giusto e con l’atteggiamento che mi aspettavo, ri****ndo due volte per poi venire punito da una magia". Siamo d’accordo con la parte riguardante il carattere della Nazionale, che però ha comunque mostrato sempre più preoccupanti lacune strutturali, con Bargnani e Belinelli, i più attesi alla vigilia, più dannosi che utili. Un po’ meno sulla Slovenia grande squadra: ha commesso molti errori, anche tattici (perché il c.t. Pipan non abbia rimesso Nesterovic nel finale subendo penetrazione dopo penetrazione di un commovente Bulleri resta un mistero...), e che è stata trascinata da un giocatore solo, Matjaz Smodis, che di mestiere fa il vincente. Il gesto di poca classe verso gli azzurri non appena la tripla di Lakovic ha baciato la retina è presto dimenticato, anche per le pronte scuse dell’ex virtussino. A volte i lottatori si lasciano prendere la mano dalla battaglia, più aspra è, più alta la posta in palio, più facile che sbandino.
OSTACOLO FRANCIA - Ora (ore 19, Raidue), c’è la Francia, che ieri ha faticato e per nulla convinto contro la modesta Polonia. Ha recuperato Fercheaud, tenuto in isolamento per 24 ore alla vigilia del debutto per un’intossicazione alimentare (frutti di mare della paella, dicono, e ci piacerebbe sapere chi è il genio che stila il menu dei transalpini...), mentre ieri ha ancora fatto a meno di Florent Pietrus, che è alle prese con una contrattura alla coscia che non ne vuole sapere di migliorare. Il c.t. Bergeaud ha lo stesso obiettivo di gran parte delle nazionali dell’Europeo: "Pechino. Il nostro programma, iniziato nel 2004, è finalizzato alla qualificazione per i Giochi 2008. Vogliamo migliorare quanto fatto in Giappone l’anno scorso, ben figurare, ma la cosa fondamentale è l’Olimpiade. Siamo un po’ in ritardo di condizione, ma in crescita". Se l’Italia vive sul tiro da tre (o muore, come è accaduto con la Slovenia visto il 4/22 finale), la filosofia dei francesi è diversa: "Dobbiamo correre, ma per farlo dobbiamo avere la palla... Quindi sarà altrettanto importante vincere la battaglia a rimbalzo. Diaw e Parker sono il nostro valore aggiunto — conclude Bergeaud — Ci possono dare qualcosa che molti altri non hanno".
OSSERVATI SPECIALI - Quello che noi ci aspettiamo stasera da Bargnani e Belinelli. Per l’Italia è un match da vincere a tutti i costi. Oltre alla qualificazione pressoché sicura alla fase successiva, significherebbe due punti importanti da portarsi appresso a Madrid, e, soprattutto, un’ultima partita contro la Polonia senza le spalle al muro, con la paura che ti attanaglia e ti piega le gambe. La tripla di Lakovic? E chi se la ricorda più...

gazzetta.it


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  #40  
Old 09-04-2007, 06:30 PM
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Jaka Lakovic trooooooooooooppoooooo indisturbato nell'ultima azione... e Bargnani doveva capirlo subito che avrebbe tirato lui... a quel punto anche un passaggio sotto sarebbe stato troppo tardivo... ma daiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!
Oggi Parker non bisogna lasciarlo libero, anche se ieri ha tirato malissimo. Meglio di lui Diaw... ma la Francia non ha poi questi fenomeni escluso TP, anche se a me piace molto lo spirito di Turiaf.


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