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Complimenti Sindaco TosiCONTROLLI A RAFFICA . Dopo qualche giorno di linea morbida, i vigili urbani passano all’azione. E da domani alcolici vietati nei giardini pubblici
Fioccano le prime multe per il «panino selvaggio» Una signora condannata a 50 euro, il figlio di 4 anni mangiava un kebab sulle scale del municipio. Il sindaco: «Mi spiace, ma l’ordinanza è nota» Giorgia Cozzolino È cominciata la linea dura riguardo all’ordinanza «panino selvaggio». Ieri sono fioccate le prime multe a veronesi e turisti che, contravvenendo al divieto segnalato nella nuova cartellonistica, si sono seduti a mangiare sulle scalinate di Palazzo Barbieri. E, proprio come prescrive l’ordinanza, i vigili urbani non si sono lasciati impietosire dalle lacrime di ragazzini, nè convincere dalle scuse dei grandi. Il corpo del reato, il panino o il kebab, era sotto gli occhi di tutti e quindi andava punito: 50 euro in contanti o tramite bollettino postale. Ed è solo l’inizio della linea imposta dal sindaco Tosi: da domani infatti sarà in vigore una nuova ordinanza che vieta di consumare alcolici nei giardini pubblici. I PRIMI MULTATI. Il primo «blitz» dei vigili urbani ha sollevato un polverone, perché a farne le spese sono stati dei ragazzini provenienti da Andria (Bari). La comitiva accompagnata da un giovane sacerdote sostava all’ombra del municipio. Ma non appena estratti i sandwich, una pattuglia di vigili è arrivata chiedendo i documenti e compilando il tanto odiato verbale. Alcune ragazzine sono scoppiate in lacrime dallo spavento mentre i giovanotti con gli occhi lucidi domandavano: «Ma non bastavano 5 euro di multa?». A calmare le acque ci ha pensato il sacerdote che ha pagato subito la multa, evitando ogni polemica con gli agenti. Poi è toccata a una mamma con il suo bambino di quattro anni. «Venivamo da via Leoncino, dove avevamo preso dei kebab, stavamo andando giardini, ma il bambino ha cominciato a correre sulle scale e così io e mio marito lo abbiamo seguito», racconta Elena Filippini di Grezzana. «Non volevamo di fermarci lì e soprattutto, non stavamo ancora mangiando». A quel punto gli agenti l’hanno fermata: «Ci hanno trattato come delinquenti comuni, molto rigidi e fermi sulle loro posizioni anche se il bambino si era spaventato e stava singhiozzando», dice, «Ci hanno fatto la multa scrivendo che stavamo consumando cibo, ma il kebab era ancora integro». Dal verbale dei vigili, però, la versione è diversa: i due agenti sostengono di aver invitato la signora ad andare a mangiare ai giardini prima di staccare la multa. TOSI «DISPIACIUTO». «Mi spiace, ma l’ordinanza che vieta di consumare cibi sulla scalinata di palazzo Barbieri e di altri monumenti cittadini è ampliamente pubblicizzata ed è sicuramente nota ai veronesi», sostiene il sindaco. «Ho dato comunque disposizione ai vigili di verificare se sia stata corretta e non eccessiva l’applicazione della sanzione». LINEA DURA. Passato il primo blitz di multe e allontanati i vigili urbani da piazza Bra, altri turisti pranzavano bellamente sui gradini del municipio. Fino a quando una vigilessa è arrivata invitando, con tono deciso ma gentile, a non mangiare e a stare composti. Ma niente multe. Poco dopo, un’altra pattuglia ha fatto capolino e gli agenti, che interpretavano alla lettera l’ordinanza intendendo «bivacchi» anche il semplice fatto di star seduti sui gradini, hanno fatto allontanare tutti dalla scalinata, ignorando però i turisti alle loro spalle che pasteggiavano all’ombra della Gran Guardia. Fonte L'Arena Senza parole.Povera Verona |
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