Il piano industriale di Alitalia richiederà sacrifici a chi desidera investire e fare uno sforzo di investimento, e al Paese nel suo complesso. Con queste parole, e con una buona dose di ottimismo, il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola commenta il piano di rilancio di Alitalia, che la cordata italiana guidata da Banca Intesa starebbe ultimando.
Stando a quanto riportato dal
Messaggero, il piano prevede 10 mila esuberi (circa 5 volte quelli previsti da AiFrance), una integrazione con AirOne e il mantenimento di qualche tratta internazionale.
Sull’ipotesi AirFrance l’attuale sindaco di Roma, Alemanno, disse:
La vendita di Alitalia ad AirFrance significa la subordinazione, dal punto di vista dei flussi turistici, di Roma a Parigi. Quindi è sostanzialmente una scelta sbagliata per il nostro paese. L’attuale premier, Berlusconi, fece fallire la trattative per difendere l’italianità della compagnia e sostenere una futuribile cordata italiana (in cui i suoi figli, per motivi ignoti, non sono entrati…).
La cordata ora l’abbiamo vista e i 10 mila esuberi richiederanno inevitabilmente ammortizzatori sociali e vagonate di euro, che ovviamente usciranno dalle casse dello Stato.
fonte ansa: