[stefano.vitali84]

"Materazzi re del Mondiale
Ma in Italia partite truccate"

In una lunga intervista a Le Parisien, il c.t. della Francia Domenech elogia il difensore protagonista del caso Zidane: "Fa gol, fa espellere il migliore avversario e realizza il rigore. Ecco il migliore della finale di Berlino". Ma poi attacca: "Francia-Italia Under 21 valida per Sidney 2000, l'arbitro era venduto"

PARIGI, 9 agosto 2007 – Si scalda anche sul fronte dei bleus la vigilia di Italia-Francia dell'8 settembre. Stavolta a prendere la parola, dalle colonne de Le Parisien è proprio il c.t. Raymond Domenech che, al solito, non usa mezzi termini: "Avrei potuto essere Materazzi, il migliore ai mondiali tedeschi. Amo il calcio italiano, ma loro comprano gli arbitri".

SGUARDI - Domenech risponde con una battuta alle dichiarazioni di Materazzi che nei giorni scorsi aveva promesso, parlando della prossima sfida di San Siro, di non voler abbassare gli occhi di fronte ai francesi: "Sarà obbligato a farlo perché lui è alto due metri e io 1,76. Non voglio entrare in questo tipo di giochi".

MIGLIORE - Ma poi ci ripensa. E si spiega: "Avrei potuto essere Materazzi. In finale della Coppa del Mondo segna un gol, fa espellere il migliore avversario, realizza il rigore. A Berlino, il migliore in campo non è stato Pirlo, ma Materazzi".

INSULTI - Migliore, nonostante gli insulti? "Non si tratta di insultare – precisa il ct – ma di provocare un giocatore perché perda le staffe. E' un classico in ogni sport. A pallavolo, lo si fa attraverso la rete. Poi ci sono cose che si possono dire e altre no. In un campo di calcio, tutti i mezzi che possono destabilizzare l'avversario, sfruttandone la debolezza, sono positivi per la squadra. Ribadisco. L'uomo dei mondiali è stato Materazzi. E gli faccio i miei complimenti".

DEBOLEZZA - Complimenti difficili da interpretare. Comunicatore atipico, Domenech ama provocare tra le righe. Stavolta però è chiaro: "Chi provoca dimostra forza, chi cede alle provocazioni debolezza. Come allenatore, la risposta che vorrei che desse il giocatore provocato è quella all'inglese che a fine match ti fa i complimenti, nonostante te ne abbia dette di tutti i colori. O quello che indica il tabellone finale e ti dice arrivederci". Insomma, Zidane, reagendo con una testata alle parole di Matrix, ha sbagliato.

SAN SIRO - Il c.t. si dice soddisfatto di poter giocare a San Siro, uno stadio che ama, ma valuta la partita dell'8 settembre come capitale per gli azzurri, non per i suoi. In ogni caso, giocare in Italia lo esalta: "Amo il calcio italiano. Gli italiani vanno in campo per vincere. Confrontarmi con il calcio più efficace a livello europeo e forse mondiale mi piace".

CORRUZIONE - "A San Siro – insiste Domenech - ci saranno 80mila spettatori pronti a fischiarci. E' in queste occasioni che si vedono i grandi giocatori. L'unico problema sono gli arbitri. Ma con gli italiani è un'abitudine. Non ho inventato io gli scandali. In passato ci sono state partite comprate. Come un Francia-Italia Under 21, valido per i Giochi Olimpici di Sidney. L'arbitro l'hanno comprato. Sono stato raggirato in modo incredibile. Quindi quando ti capita una volta, poi ti resta il dubbio. Nel calcio italiano ci sono accordi sottobanco". Ma poi aggiunge: "Abbiamo tutto l'interesse a relativizzare la partita". Troppo tardi.

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Quando non basta il campo a decidere le sorti, si va sul piano politico. Come quando Prost trovò un osso duro qual era il mitico Senna.
P.S. anche Alain è francese...