[travis bickle]

La Corte di giustizia federale ha respinto il ricorso dell'Inter contro la squalifica per 3 giornate inflitta al brasiliano Maicon a seguito dell'espulsione subita al 35' della ripresa nel match di campionato di domenica scorsa contro il Livorno. Il giocatore nerazzurro aveva colpito con un calcio al gluteo, a gioco fermo, il livornese Bogdani, gia' a terra per un precedente fallo. (Agr)

[magikoMILAN1982]

Napoli-Genoa domenica si giochera' a porte chiuse. La Corte di Giustizia Federale, infatti, ha respinto il reclamo del club azzurro sulla decisione del giudice sportivo, dopo i fatti avvenuti nel match di mercoledi' sera con il Livorno. Il giudice sportivo aveva preso la decisione "per avere i sostenitori del Napoli, all'inizio della gara, esposto per brevi attimi, uno striscione ingiurioso nei confronti della tifoseria avversaria; per avere inoltre, nel corso della gara, acceso complessivamente nel proprio settore tredici fumogeni; per avere, infine, al 35' del secondo tempo, scagliato nel recinto quattro bottigliette una delle quali, piena, colpiva al petto un Assistente, provocandogli una sensazione dolorifica; valutata la potenzialita' lesiva in danno degli Ufficiali di gara di tale comportamento e considerata la recidivita'". (Agr)

[magikoMILAN1982]

''Ronaldinho non lo venderanno mai''. Con queste parole Silvio Berlusconi ha negato la possibilita' di vedere il brasiliano lontano da Barcellona. Il presidente del Milan, in compenso, s'e' detto fiducioso sul futuro del neo acquisto Alexandre Pato: ''Ancelotti me ne ha parlato un gran bene''. Infine, Berlusconi ha indicato la rotta per uscire dalla mini-crisi di risultati in campionato: ''Bisogna giocare sempre con due punte''. (Agr)

[travis bickle]

L'Inter stravince a Roma e si ritrova per la prima volta in questo campionato da sola in testa alla classifica. Il 4-1 finale è un segnale importante lanciato a tutte le avversarie: i nerazzurri sono i primi favoriti anche in questa stagione in chiave scudetto. La vittoria a Roma lo scorso anno fu l'inizio della fuga, vedremo se i nerazzurri sapranno concedere il bis. È la vittoria soprattutto di Mancini, che, ma è facile dirlo a posteriori, azzecca sia il modulo iniziale che i cambi: i subentrati Crespo e Cruz completano il tabellino dei marcatori insieme a Ibrahimovic (su rigore), Perrotta e Cordoba, decidendo la partita. È stata una gara anomala, fortemente condizionata dall'espulsione di Giuly avvenuta alla mezzora in occasione del fallo (di mano) che ha ha causato il rigore del primo svantaggio. Gara piena d errori, tecnici e tattici, anche marchiani, che hanno originato soprattutto le prime due reti, ma anche di pregevoli gesti tecnici, bello soprattutto il gol di Crespo, per l'azione che lo ha originato. Rilievi che non devono far passare in secondo piano i meriti dell'Inter, che dopo un inizio di stagione discreto ma non brillante, nel momento più difficile, quando Perrotta ha segnato l'1-1, ha tirato fuori il meglio di sè. Giocando bene e facendo valere il suo immenso, straordinario arsenale d'attacco. La Roma non esce ridimensionata, ma deve riflettere sulle 8 reti subìte nelle ultime tre gare.
PARTITA A SCACCHI - Roma schierata da Spalletti con il consueto 4-2-3-1, con Pizarro e Giuly al posto degli infortunati Aquilani e Taddei. Mancini invece rivoluziona la squadra. Presenta un'Inter ad un'unica punta, Ibrahimovic, con un centrocampo a 5, con Figo e Cesar alti sugli esterni. Quando Stankovic **** anche i nerazzurri sono disposti con un 4-2-3-1. Chiaro che il Mancio vuole chiudere tutti i varchi al gioco arioso giallorosso.
MANCINI QUASI GOL - Si parte con il botto. Punizione di Totti, Julio Cesar respinge, poi Mancini prova il tap in, Julio Cesar, stavolta strepitoso, ribatte. La replica nerazzurra è firmata Cambiasso, che ci prova al volo, di destro, il piede "sbagliato", da dentro l'area. Conclusione centrale, Doni sicuro. C'è grande equilibrio, la Roma fa la partita, ma l'Inter soffoca la manovra della banda Spalletti, con Samuel tempestivo in ogni chiusura. I giallorossi trovano le loro caratteristiche combinazioni in velocità appena hanno qualche metro libero, magari in contropiede, e così vanno ancora vicini al vantaggio di nuovo con Mancini, Julio Cesar para in angolo.
LA SVOLTA - Totti calcia corto l'angolo, un peccato capitale, l'Inter si distende in contropiede, Cesar taglia davanti a Doni, che respinge, Ibrahimovic di testa cerca il tap in a porta vuota. Giuly para con le mani. Rigore ed espulsione. Dal dischetto Ibra non sbaglia: 1-0 Inter. Cambia tutto. L'Inter si ritrova con la giusta disposizione per gestire il vantaggio, la Roma con un buco a destra che Spalletti prova a tamponare spostando Perrotta. L'Inter ora respira, e gioca meglio, ma non concretizza qualche buona opportunità in fase di ripartenza. Gli errori, da entrambe le parti, si susseguono, si va al riposo sullo 0-1 con l'inerzia tutta a favore degli ospiti.
IL PARI - L'Inter a inizio ripresa perde i pezzi. Dacourt (problema inguinale) e Ibra (botta al collo del piede) sono costretti ad uscire. Dentro Crespo e Cruz: Inter ora a due punte con il 4-4-2. Un errore di Maxwell, che porta palla in maniera sciagurata nella propria area, diventa un assist per Perrotta che ne approfitta e trova la botta in area per il momentaneo 1-1.
REAZIONE E ALLUNGO INTER - L'Inter reagisce all'harakiri come una belva ferita. Le mosse di Mancini si rivelano azzeccate: Crespo e Cruz, preferiti a Suazo e Adriano, decidono la gara. El Jardinero ci prova subito con una botta di destro: palo. Il vantaggio lo sigla Crespo, già letale contro la Roma nella scorsa stagione, che raccoglie da predatore d'area la respinta di Doni su una botta di Cambiasso: 2-1. Il 3-1 che chiude i conti arriva 3' dopo: Cruz va a segno con un sinistro rasoterra angolato da fuori area, Doni non impeccabile.
L'INTER STRARIPA - La Roma ora fa acqua da tutte le parti. Spalletti ha forse il demerito (ma non aveva neanche il tempo) di rendere più solido il centrocampo dopo il pari. E l'inferiorità numerica (che non puoi nascondere con questo modulo, forse adottato in maniera troppo dogmatica in casi estremi come quello di stasera) fa il resto. L'Inter si riscopre cattiva e spavalda come lo scorso anno. E dilaga. Ha a disposizioni praterie, e ha voglia di sfruttarle. Cordoba trova il 4-1 di testa su cross da sinistra di Figo che pesa in maniera forse troppo pesante sulla Roma. In assoluto questa differenza tra le due squadre non c'è. Ma l'Inter stravince e torna a far paura. La vittoria dell'Olimpico non esprime verdetti, ma è un segnale importante mandato da Mancini e dall'Inter a tutte le concorrenti per la rincorsa al tricolore.
gasport

[travis bickle]

Manca Mutu? Non c'è problema, a lanciare la Fiorentina ci pensa una coppia argentina: Mario Alberto Santana e Pablo Daniel Osvaldo. Due assist e un gol per il primo, una spettacolare doppietta per il secondo. Il derby toscano va ai viola, che sfatano ogni tabù legato allo stadio Armando Picchi e vincono 3-0 a Livorno.ASSE ARGENTINO - La partenza aggressiva degli amaranto mette in difficoltà sia il centrocampo che la difesa viola. L'indemoniato Diamanti va a pressare chiunque, mandando in crisi con la sua velocità Gamberini e Kroldrup. I portatori di palla viola, a cominciare da Liverani che si muove in posizione arretrata, si vedono costretti a impostare in gran fretta e spesso peccano di scarsa lucidità. La Fiorentina, però, ha il merito di non disunirsi. Appena l'intensità cala, il più alto livello tecnico dei giocatori di Prandelli emerge. Così, anche in assenza della stella Mutu, i viola riescono a produrre qualcosa di apprezzabile. Soprattutto con Gobbi, che prima sfiora il gol dopo un palleggio in area e poi centra il palo esterno con una botta da fuori. Il Livorno avrebbe una buona chance quando Diamanti libera Balleri per un tiro che viene ribattuto, ma proprio in chiusura di tempo arriva la prima rete in serie A di Osvaldo: splendido il destro al volo dell'ex leccese sul cross dalla destra di Santana.
VIERI TONICO - Il Livorno inizia la ripresa con Spinosi in panchina, perché il tecnico Orsi si fa espellere per proteste nell'intervallo. L'episodio, però, non serve certo a caricare gli amaranto, che cominciano la ripresa senza premere sull'acceleratore. La mazzata definitiva arriva quando Loviso si fa espellere, al quarto d'ora della ripresa: una serie di falli su Pazzini lanciato verso la porta avversaria gli costano il rosso diretto. La Fiorentina ne approfitta e chiude i conti: altro passaggio smarcante di Santana, altro bel tocco di Osvaldo che supera Amelia in uscita. Il 2-0 tramortisce il Livorno, che subito concede il terzo gol: Vieri, entrato al posto di Pazzini, serve Santana che tira e trova la sfortunata deviazione di Rezaei, impossibile da gestire per Amelia. Il finale serve solo a Vieri per colpire una traversa e sfiorare più volte il gol, dimostrando di essere in buona condizione. La sostanza è che la Fiorentina infila la terza vittoria in campionato e resta imbattuta, ****ndo provvisoriamente al secondo posto. Il Livorno, invece, deve pensare soprattutto a riconquistare l'affetto e la fiducia dei tifosi, che oggi hanno contestato a lungo la squadra. E non è mai un bel segnale.
gasport

[magikoMILAN1982]

"Se il Milan oggi va così e così, forse è perchè è ancora sazio, ha vinto troppo nella scorsa stagione". È questa la diagonosi di Silvio Berlusconi sugli affanni rossoneri in campionato. Il presidente del Milan, che oggi compie 71 anni, disillude i tifosi in chiave mercato: "Ronaldinho non lo venderanno mai", ma in compenso incensa Pato "Di cui Ancelotti mi ha detto un gran bene". Poi la solita frecciatina tattica al tecnico "bisogna giocare sempre con due punte".
ANCELOTTI - Il tecnico rossonero da parte sua si dice ottimista sul proseguio della stagione. "Non mi aspettavo di avere solo 6 punti dopo 5 partite. È difficile spiegare un simile bottino, ma so che il gioco darà i suoi frutti. La squadra è in salute, ora aspettiamo i risultati". E respinge i paragoni con il recente passato: "Lo scorso anno la situazione era nettamente diversa, stavolta la squadra sta decisamente meglio. Un anno fa eravamo in difficoltà per gli infortuni e sotto l'aspetto fisico. Adesso stiamo crescendo sul piano della condizione: di simile ci sono solo i risultati, non il resto. Abbiamo fatto partite altalenanti forse, ma non brutte. Veniamo da buone gare, la squadra sta crescendo".
REPLICA A FOSCHI - "Ha parlato Foschi? Mi viene da ridere. La predica viene da un pulpito che conosciamo, ma non voglio parlarne". Ancelotti replica polemicamente al direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, che ieri dopo la contestata vittoria dei rosanero sul Milan aveva attaccato i rossoneri ("Sono campioni d'Europa, ma non stanno tenendo uno stile da Milan. Galliani da mercoledì che non fa altro che piangere e giustificare la sconfitta con quel presunto errore arbitrale"). "Da parte degli arbitri c'è la massima serenità, ma poi ci sono gli errori - ha ripetuto il tecnico del Milan -, e quello di Palermo per noi è stato pesante".

gasport

[magikoMILAN1982]

"Sarà una roulette russa". La definizione di Claudio Ranieri, per il derby di domenica sera, è curiosa. Il tecnico bianconero è convinto che contro il Torino non conterà la classifica, né il divario tecnico tra le due formazioni. Saranno le motivazioni e la grinta sul campo a fare la differenza.
STIMOLI - "Il derby non è mai una gara come le altre, è una storia a parte, e viene vissuto in modo diverso da entrambe le avversarie. Ho sempre detto che una delle maggiori qualità della Juve è saper lottare e ritrovarsi compatta nelle difficoltà. È importante, perché domani avremo molte difficoltà".
CLIMA - La città è in fermento, Ranieri non vuole deludere i tifosi: "Si respira aria di derby ovunque ormai. È la mia prima volta in Italia, mentre al Chelsea ero abituato: a Londra era derby un giorno sì e l'altro no".
NOVELLINO - "È un allenatore in stile Toro, credo che il progetto granata come quello bianconero porterà entrambe le squadre a lottare in alto, in futuro. Non mi è mai capitato di nascondermi in una cesta di biancheria per raggirare una squalifica, Novellino è stato un grande. Ci vuole furbizia per pensare qualcosa del genere, è stato stupendo, bravo Walter".
STILE JUVE - "Sono felice di essere qui, ma tutti gli allenatori che mi hanno preceduto hanno portato trofei in bacheca. Spero anche io di dare il mio contributo, non basta essere in linea con lo stile Juve, voglio anche ballare".
CLASSIFICA - "Ancora non ci penso, i conti si fanno poi alla fine. Senza dubbio spero in un pareggio tra Roma ed Inter".
NEDVED - "È sempre determinante, non si ferma mai e si allena sempre con grandissima serietà. Corre tanto, a livello fisico dimostra 19 anni, è impressionante".

gazzetta

[travis bickle]

Il derby del Centenario parte con alcune novità in campo, tutte su sponda juventina. Ranieri ha infatti deciso di spostare Chiellini al centro, al fianco di Legrottaglie, mentre a sinistra gioca Molinaro. A centrocampo Palladino al posto di Almiron, con Del Piero-Trezeguet terminale offensivo del 4-4-2 bianconero. Nel Torino invece è Paolo Zanetti il sostituto dell'acciaccato Rosina, con Recoba alle spalle di Ventola.
EQUILIBRIO - Il primo quarto d'ora è equlibrato, abbastanza nervoso ma senza episodi particolarmente scorretti. Zero occasioni e 0-0 che non si sblocca. E anche con lo scorrere dei minuti la gara non decolla, le emozioni sono latitanti e le due squadre si preoccupano soprattutto di non scoprirsi.
RIPRESA - Una saetta di Recoba, dopo appena 90", scalda le mani di Buffon e apre con una scossa la ripresa: il portiere juventino si oppone alla grande e con coraggio anticipa anche la ribattuta di Comotto (peraltro in fuorigioco). E' il segnale per un secondo tempo più ricco di emozioni? Sembra piuttosto un episodio isolato, a giudicare dal primo quarto d'ora della ripresa. Il pressing del Toro è feroce, nella Juve Palladino è l'unico ad avere qualche guizzo interessante. E quando sembra che lo 0-0 non debba più schiodarsi, arriva al 3' di recupero il gol del solito rapace Trezeguet. La Juve si issa da sola al secondo posto, a un punto dall'Inter.
SCONTRI - Tensioni e disordini avevano turbato le ore precedenti il derby tra Torino e Juventus. Le due tifoserie, quella granata e quella bianconera, hanno cercato lo scontro e le forze dell'ordine sono state costrette ad intervenire per disperdere i facinorosi e riportare la situazione alla tranquillità. Tra lanci di oggetti e fumogeni, da segnalare anche l'aggressione subita da un operatore di Sky che, secondo quanto riferito dai giornalisti della stessa tv satellitare, stava riprendendo gli scontri. La situazione si è poi stabilizzata. Trentacinque i tifosi fermati dalla polizia, che si aggiungono ai due arrestati dai carabinieri, per i tafferugli.
gasport

[magikoMILAN1982]

nel pomeriggio:

Nella sesta giornata di Serie A, delude ancora il Milan, bloccato sull’1-1 in casa dal Catania. A San Siro i siciliani vanno addirittura in vantaggio nel primo tempo grazie a Martinez, prima del rigore di Kakà ad inizio ripresa. Rossoneri penalizzati da una manovra troppo compassata e dalla solita poca incisività in avanti. Non entusiasmano neanche Napoli e Palermo, addirittura sconfitte rispettivamente da Genoa ed Empoli. Vola, invece, l’Udinese che rimonta nel finale l’iniziale vantaggio del Parma portandosi al quarto posto in classifica. Pari sofferto della Lazio al ‘Granillo’ con la Reggina, vittorie preziose per Cagliari e Sampdoria. Tra le fila doriane si registra il ritorno al gol nel campionato italiano di Antonio Cassano.

IL QUADRO COMPLETO DELLA 6^ GIORNATA DI SERIE A:

Cagliari-Siena 1-0
7' rig. Foggia

Empoli-Palermo 3-1
39' Cavani (P), 47' Pozzi, 82' Giovinco, 90' rig Vannucchi

Milan-Catania 1-1
25' Martinez (C), 48' rig Kakà

Napoli-Genoa 1-2
12' aut. Cannavaro, 54' Domizzi (N), 88' Sculli

Reggina-Lazio 1-1
6' Cozza, 73' Kolarov (L)

Sampdoria-Atalanta 3-0
3' Bellucci, 54' Sammarco, 81' Cassano

Udinese-Parma 2-1
73' Corradi (P), 79' Quagliarella, 93' Zapata

calciomercato.it

[magikoMILAN1982]

Con tutta probabilita' il tifo organizzato juventino non potra' assistere a Fiorentina-Juventus, in programma domenica alle 15. L'osservatorio antiviolenza del Viminale sulle manifestazioni sportive, infatti, ha assegnato alla gara il fattore di rischio "4", il piu' alto previsto, invitando il prefetto a "valutare attentamente l'eventuale sussistenza di presupposti per l'adozione di adeguate misure, esaminando la possibilita' di prescrivere la chiusura del settore stadio riservato alla tifoseria ospite". Analogo indice e' stato assegnato a Torino-Sampdoria, gara per la quale l'accesso allo stadio sara' consentito solo agli abbonati della squadra granata. (Agr)