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-   -   Lega Calcio: le cinque big abbandonano l'assemblea (https://www.coolstreaming.us/forum/a/21694-a.html)

djvezz82 09-04-2007 04:25 PM

Lega Calcio: le cinque big abbandonano l'assemblea
 
Inter, Milan, Napoli, Roma e Juventus hanno abbandonato la riunione dell`Assemblea Generale della Lega Calcio. Decisione shock in via Rosellini. Le grandi hanno abbandonato la riunione in corso, successivamente alla nomina di Tommaso Ghirardi nel Consiglio di Lega. Il presidente del Parma e` stato scelto al posto dell`altro candidato Giovanni Cobolli Gigli. La cosa non e` piaciuta alle grandi, sentitesi escluse.

Adriano Galliani, all`uscita dalla sede della Lega Calcio, ha sfogato il proprio malumore: `Crediamo che questo Consiglio di Lega non rappresenti tutta la Serie A ma solo la minoranza. Non serve che noi cinque partecipiamo al Consiglio di Lega. Siamo una minoranza e adesso valuteremo cosa fare. Con la maggioranza secca perdiamo sempre, anche quando si parla di cambiare lo zerbino. Il sedici percento dei tifosi ha la meglio sull’84 perche` rappresentato da 15 societa`. Noi cinque rappresentiamo l`84 percento dei tifosi ma perdiamo sempre`.

L`amministratore delegato dell`Inter Ernesto Paolillo e` sulla stessa posizione: `Vedremo cosa fare nei prossimi giorni, ma e` chiaro che oggi ce ne siamo andati perche` era completamente inutile rimanere in qualita` di uditori alla riunione del Consiglio di Lega`. Con loro se ne e` andato da via Rosellini anche il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli.

fornte: tmw

Se si aprissero nuove alleanze tra i presidenti??
Beh, una cosa è certa: almeno i giornalisti hanno qualcosa da scrivere... :rolleyes:

vitoint 09-04-2007 04:59 PM

Galliani deve imparare che in Democrazia non vince la legge del più forte!!!
:mad: :mad: :mad: :mad: :mad: :mad:

cicciototti 09-04-2007 05:48 PM

w i piccoli :p :p :p :p

magikoMILAN1982 09-04-2007 06:41 PM

"Le votazioni sono state democratiche. Se gli hanno dato torto mi dispiace, ma non è che possiamo cambiarle. C'è un regolamento, è stato firmato da tutti e non è che adesso si può cambiare". Il presidente dell'Atalanta Ivan Ruggeri non condivide le proteste delle grandi per la mancata nomina di Cobolli Gigli in Consiglio, né le motivazioni della protesta. "Io sono convinto che chi fa parte del consiglio continuerà a lavorare per tutta la Lega - dice Ruggeri -. Forse fa sensazione che manchi una delle grandi nel consiglio, ma fa specie anche che ce ne siano due in Consiglio Federale dove siamo solo rappresentati dalle grandi. È vero che sono solo auditori in Consiglio di Lega, ma è vero che ci sono solo loro in Consiglio Federale. È stata una decisione solo di qualche tempo fa: loro ci avevano detto che non avrebbero partecipato al consiglio di Lega. Se Ghirardi ha preso 11 voti e Cobolli solo 8 vuol dire che qualcuno non l'ha voluto. Adesso le grandi sono libere di fare quello che vogliono. Ma non è che se perdono le elezioni si debbono comportare così". (gazzetta)

corso 09-04-2007 06:54 PM

Quote:
Originally Posted by magikoMILAN1982
"Le votazioni sono state democratiche. Se gli hanno dato torto mi dispiace, ma non è che possiamo cambiarle. C'è un regolamento, è stato firmato da tutti e non è che adesso si può cambiare". Il presidente dell'Atalanta Ivan Ruggeri non condivide le proteste delle grandi per la mancata nomina di Cobolli Gigli in Consiglio, né le motivazioni della protesta. "Io sono convinto che chi fa parte del consiglio continuerà a lavorare per tutta la Lega - dice Ruggeri -. Forse fa sensazione che manchi una delle grandi nel consiglio, ma fa specie anche che ce ne siano due in Consiglio Federale dove siamo solo rappresentati dalle grandi. È vero che sono solo auditori in Consiglio di Lega, ma è vero che ci sono solo loro in Consiglio Federale. È stata una decisione solo di qualche tempo fa: loro ci avevano detto che non avrebbero partecipato al consiglio di Lega. Se Ghirardi ha preso 11 voti e Cobolli solo 8 vuol dire che qualcuno non l'ha voluto. Adesso le grandi sono libere di fare quello che vogliono. Ma non è che se perdono le elezioni si debbono comportare così". (gazzetta)


giustissimo

djvezz82 09-04-2007 07:01 PM

Quote:
Originally Posted by magikoMILAN1982
"Le votazioni sono state democratiche. Se gli hanno dato torto mi dispiace, ma non è che possiamo cambiarle. C'è un regolamento, è stato firmato da tutti e non è che adesso si può cambiare". Il presidente dell'Atalanta Ivan Ruggeri non condivide le proteste delle grandi per la mancata nomina di Cobolli Gigli in Consiglio, né le motivazioni della protesta. "Io sono convinto che chi fa parte del consiglio continuerà a lavorare per tutta la Lega - dice Ruggeri -. Forse fa sensazione che manchi una delle grandi nel consiglio, ma fa specie anche che ce ne siano due in Consiglio Federale dove siamo solo rappresentati dalle grandi. È vero che sono solo auditori in Consiglio di Lega, ma è vero che ci sono solo loro in Consiglio Federale. È stata una decisione solo di qualche tempo fa: loro ci avevano detto che non avrebbero partecipato al consiglio di Lega. Se Ghirardi ha preso 11 voti e Cobolli solo 8 vuol dire che qualcuno non l'ha voluto. Adesso le grandi sono libere di fare quello che vogliono. Ma non è che se perdono le elezioni si debbono comportare così". (gazzetta)


Si, sono d'accordo anch'io, e poi se facessero meno politica le grandi e cercassero invece di pensare al bene del calcio sarebbe quasi ora... :rolleyes: ;)

nilats 09-04-2007 09:10 PM

minkia un'altra volta....
si ricomincia daccapo?
ritorna di nuovo rossi?
e stavolta a posto moggi s'inkiappetano a galliani o moratti?
Che Vomito sta gentaglia, ci mancava solo quella testa di bip di lauro :eek: :mad: :mad: :mad: :mad:

landtools 09-04-2007 10:12 PM

galliani ha fatto la scuola da Silvietto.....bhe comunque se hanno votato, è giusto che accettino il voto e non parlare a sproposito...

yatta 09-05-2007 09:29 AM

Caos Lega calcio, Lotito: "non facciamo drammi"

05.09.2007 08.17 di Appi . articolo letto 290 volte
Fonte: ANSA - ansa.it


Dopo l’uscita compatta e stizzita delle ‘grandi’ dalla Lega Calcio, al termine dell’assemblea che ha eletto come nuovo consigliere il presidente del Parma Tommaso Ghirardi, tocca a Massimo Cellino e a Claudio Lotito spiegare la scelta che ha portato al colpo di scena.

“Non e’ successo niente - esordisce Cellino -. La candidatura di Ghirardi e’ stata messa ai voti ed e’ passata”. Il presidente del Cagliari tiene a specificare: “Io Cobolli Gigli l’avrei votato, perche’ e’ una persona di capacita’. Il problema non e’ lui, che e’ stato gentile, educato e propositivo, ma l’arroganza da parte di qualcuno che pretendeva l’elezione di una grande”.
Secondo Cellino “molti non accettano che la Lega sia formata da 20 squadre e non da due o tre: la democrazia e’ uguale per tutti. Adesso - prosegue - e’ il momento di sedersi e di discutere, non di dare imposizioni o essere arroganti”. Anche per lui comunque, come per Ghirardi, le grandi “non hanno abbandonato l’assemblea ma, perse le elezioni, se ne sono andate. Per me - conclude Cellino - tutto questo non dipende dalla preoccupazione per l’elezione del nuovo consigliere di Lega, ma dall’ abitudine ad ottenere sempre e comunque quello che vogliono”.
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sembra quasi sorpreso dalla reazione delle ‘grandi’. “Io quando non sono stato eletto in consiglio federale mica ho fatto un dramma“. A sua volta ribadisce che l’elezione “e’ avvenuta in democrazia e alla maggioranza, l’importante - ribadisce Lotito - e’ unire e non dividere: che e’ poi quello che ha detto Ghirardi nel suo discorso“. A proposito del neo eletto, il presidente laziale commenta: “E’ stata una scelta che va verso persone nuove che non hanno logiche passate e che quindi possono affrontare i problemi con piu’ serenita’ e senza essere condizionati da interessi storici. Superiamo queste divisioni perche’ la Lega e’ unica e deve essere unita“. Un’ultima considerazione la fa nei confronti di chi ha abbandonato la Lega al termine della votazione: “per me sbaglia chi pensa che una sconfitta nella votazione odierna derivi da una posizione inculcata, farne un dramma e’ davvero fuori luogo“.

Fonte :D :D :D

mimmo-44 09-05-2007 11:00 AM

Il lupo perde il pelo.....!!!!
 
Il sig.Galliani stando alle dipendenze di uno che vorrebbe dettar legge perche si sente ricco e potente,dando del comunista e dittatore chi non e delle sue idee,la reazione di ieri da prova, che il vero ed unico comunista e dittatore sia il suo capo,che la parola DEMOCRAZIA nel suo vocabolario esiste solo quando c e un tornaconto!!! :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

pietrosanero 09-06-2007 04:30 PM

solo 2 appunti....
1)ma da quando il napoli è una grande????

2)ma se la democrazia dice...chi ha piu voti vince(e non vale ricontarli :D) xke si ostinano a rompere le palle??????

magikoMILAN1982 09-06-2007 09:34 PM

intervista a Cobolli Gigli
 
Giovanni Cobolli Gigli non se l’aspettava. Lui stesso considerava "scontata" la sua elezione nel consiglio di Lega, dove invece ora per la prima volta non siede nessuna delle grandi, perlomeno con diritto di voto. Così, all’indomani della pugnalata di via Rosellini, il presidente della Juventus è intento alle proprie ferite. Quelle fisiche, esami e terapie per un ginocchio dalle cartilagini degne di un calciatore a fine carriera. Ma anche quelle m****i, perché l’anno scorso come rappresentante di una grande in quota alla serie B aveva svolto un grande lavoro di raccordo, a cominciare dalla soluzione per i diritti televisivi dell’intero campionato in cui si trovava la Juve. Gliene avevano dato atto tutti, a cominciare dal presidente Matarrese. Per questo Cobolli non si aspettava l’esito del voto, uno schiaffo alle sue doti di mediatore. Ma per la stessa ragione si definisce "assolutamente tranquillo", anche se ammette che "ora è tutto più difficile".
- Presidente, come si è arrivati a questo punto?
"A luglio avevamo proposto che per alcune votazioni, come quella di martedì, occorresse la maggioranza qualificata dei due terzi dell’assemblea, invece è passata la maggioranza semplice. Anche così, comunque, sembrava scontato che io venissi inserito nel consiglio per la serie A dopo essere stato consigliere per la B. Ma poi ho scoperto che c’era un’altra candidatura (Ghirardi del Parma, ndr) e questa ha preso più voti. È stata una decisione pienamente democratica, contro la quale non ho nulla da dire".
- Legittima, dunque. Ma anche motivata?
"Certamente legittima per via del voto. Motivata no, perché noi abbiamo sempre dato ampia dimostrazione di voler operare in gruppo. Pensavamo di poter dare un contributo, invece così è stata tolta ai rappresentanti delle grandi squadre la possibilità di partecipare al dibattito. Si è rotto quel gruppo compatto attraverso il quale lavorare alle grandi sfide che ci attendono".
- La più urgente delle quali riguarda la spartizione dei diritti televisivi: la sua mancata elezione è dipesa da questo?
"Non c’è dubbio che dietro ci sia la questione dei diritti e dei criteri di spartizione. Credo che alla fine una soluzione si troverà, ma adesso è certamente più difficile".
- Anche perché il voto di martedì aumenta la frattura fra grandi e piccole: è stata ventilata addirittura la possibilità di un’azione legale...
"Indubbiamente ora c’è un po’ di tensione. Galliani ha parlato di avvocati perché in certi casi vanno considerati anche gli aspetti legali. E l’84% dell’audience costituita dai tifosi di Milan, Juventus, Inter, Roma e Napoli è certamente un argomento di cui tener conto".
- È per questo che l’ha definita una vittoria di Masaniello?
"Mi è stato chiesto se era la vittoria di Davide contro Golia e ho risposto di no perché Golia era brutto, grosso e cattivo, e noi non siamo né brutti né grossi né cattivi, così come i piccoli club non sono tutti dei santi come Davide. Trovo che sia più calzante Masaniello, che era il capo di una rivolta popolare".
- Masaniello è Cairo?
"No, Cairo è solo una testa che ha votato. Semmai Cellino: l’intelligenza che ha gestito tutta la vicenda è stata la sua".
- Una vendetta per i tre punti che domenica la Juve ha portato via al Cagliari?
"Non credo, anche perché per tutta la scorsa settimana e domenica stessa ho cercato ripetutamente Cellino, invano. Non sono riuscito a incontrarlo neanche allo stadio, né prima né dopo la partita. Ne ho desunto che non aveva voglia di vedermi e due giorni dopo ho capito perché".
- Ora cosa accadrà?
"A breve dovremo vederci con le altre quattro società per definire una linea comune. Abbiamo il diritto di decidere come muoverci insieme non per prevaricare o minacciare nessuno, ma per una equa e corretta, e sottolineo tre volte corretta, spartizione dei diritti tv".
- Uscirete da questa Lega con le altre grandi?
"Per carità, nessuna minaccia. Non c’è nulla di precluso né di pensato, è tutto prematuro. Possiamo farci venire qualsiasi tipo di idea, ma la realtà è che al momento attuale non abbiamo deciso ancora nulla".

gazzetta.it

mimmo-44 09-07-2007 09:27 AM

X Pietrosanero!!
 
Il Napoli,e come il palermo sono considerate (GRANDI)per l utenza non per risultati sportivi ottenuti ,visto che i risultati alla fine sono quasi tutti prescritti prima di iniziare,questo e quello che riguarda la precedente condotta messo in atto dalla lega ,spero che nella nuova conduzione cambia qualcosa,ma aime stento a crederci!!! :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

sefirothmorpheus 09-07-2007 09:38 AM

Quote:
Originally Posted by djvezz82
Il presidente del Parma e` stato scelto al posto dell`altro candidato Giovanni Cobolli Gigli


:D
giusto per sottolineare quanto contiamo ormai nel calcio :rolleyes: :p :mad:

magikoMILAN1982 10-10-2007 07:47 PM

La frattura è ricomposta. A poco meno di un mese dall'ammutinamento delle società medio-piccole, che avevano defenestrato il presidente della Juve, Giovanni Cobolli Gigli preferendogli come consigliere il numero uno del Parma, Tommaso Ghirardi, la situazione all'interno della Lega sembra essere tornata tranquilla. A rimettere insieme grandi, piccole e pure la serie B la possibilità di aumentare il valore del prodotto calcio, oggi stimato sui 730 milioni di euro (esclusi i diritti televisivi di Coppa Italia e serie B, ancora invenduti). "La famiglia si è ricomposta - ha detto alla fine della riunione del Consiglio il presidente di Lega, Antonio Matarrese - e i lavori proseguono con la grande volontà di arrivare al più presto a ridefinire il quadro finanziario delle nostre risorse. L'obiettivo comune è quello di ottenere il massimo dalla vendita del nostro prodotto".
L'ADVISOR
- Ed è proprio per questo motivo che la Lega Calcio sta pensando di ricorrere a un "advisor internazionale per confezionare i vari pacchetti da vendere", per massimizzare i proventi già dal 2010. "Dobbiamo avere ben chiare quali sono il valore e le modalità per vendere al meglio il nostro prodotto - ha proseguito Matarrese -. Se il Governo ci pone dei vincoli e non ci consente di mettere in concorrenza le reti televisive, allora l'immagine del mondo del calcio precipita e non possiamo vendere al massimo del guadagno. I nodi da sciogliere sono la situazione degli stadi e il principio di esclusiva. Se quest'ultimo venisse applicato, i nostri guadagni potrebbero aumentare e si ragionerebbe per piattaforme".
I DIRITTI TV DELLA B - Nessuna novità per quanto concerne i diritti televisivi di serie B, anche se la posizione di Matarrese è sempre più dura: "Domani avrò un incontro con il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, per cercare di trovare una soluzione - annuncia il presidente -. Fino a oggi siamo stati molto corretti: abbiamo aiutato la Rai quando non eravamo tenuti a farlo e ci siamo indebitati simpaticamente con la Uefa . A questo punto la pazienza ha un limite. Io non consentirò nè a Rai nè a Sky di tergiversare su questo tema. Se non si troverà una soluzione, cambieremo politica. Abbiamo dato e adesso vogliamo avere. Quando i grandi club se ne sono andati sbattendo la porta ho subìto molte amarezza. Ora che la famiglia si è ricomposta non vogliamo più essere usati".
CAIRO - Prima dell'inizio del Consiglio, a tenere banco l'accordo sui diritti tv. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha detto che è necessario salvaguardare il prodotto serie B, ma ha anche tirato le orecchie ai colleghi dei club cadetti: "Il campionato di serie B va evidentemente tutelato, anche se potevano pensarci prima - aveva dichiarato Cairo all'ingresso in Lega -. Si sarebbe potuto pensare di stipulare un contratto con Sky lungo tre anni, anziché uno solo, soltanto accettando di non prendere 38 milioni di euro subito. Abbassando le pretese del primo anno, avrebbero potuto fare un contratto più lungo". Ovviamente non solo serie B, si è parlato anche della massima categoria.
UNA A PIU' INTERESSANTE - "Bisogna fare in modo - ha detto Cairo - che il campionato di serie A sia più avvincente e abbia almeno 7-8 squadre che possano competere per il primato. Per questo serve una miglior distribuzione delle risorse". Matarrese a fine Consiglio ha parlato di fratture sanate e famiglia ricomposta, trovando il consenso del presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, che al termine del Consiglio aveva spiegato: "Oggi non abbiamo parlato di ripartizione dei diritti tv, ci siamo confrontati su temi più importanti. Dobbiamo cercare magari di aumentare il gruzzolo da dividerci così eviteremo magari di fare delle polemiche. Di serie B abbiamo parlato, ma si tratta di un campionato in grossa difficoltà. Anche la Rai dovrebbe contribuire. Un aiuto dalla serie A? Siamo disponibili ad analizzare le varie soluzioni".

gasport


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