09-04-2007, 06:33 PM
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Mondiali di rugby
Ultimo giorno di allenamenti per la nazionale italiana alla Borghesiana. Il sole ha lasciato spazio a grossi nuvoloni sotto i quali gli azzurri hanno sostenuto una doppia seduta di allenamento. Domani mattina riunione tecnica, poi tutti a Fiumicino, dove alle 15 l’Italia si imbarcherà per Marsiglia.
ALL BLACKS - Giovedì il c.t. Berbizier annuncerà la formazione che sabato affronterà gli All Blacks, privi dell'infortunata seconda linea Keith Robinson, nella partita d’esordio al Mondiale. Dovrebbero essere della partita i due fratelli Bergamasco, con Mirco che ormai non avverte più dolore per i colpi subiti nell’ultimo test match contro l’Irlanda. Anche Bortolussi ha recuperato ed è in corsa per un posto da titolare nel ruolo di estremo. In attesa di notizie c’è Marko Stanojevic, esploso nei test match di novembre, costretto a saltare il Sei Nazioni per un infortunio e ora al suo primo Mondiale a 27 anni, sulla scorta di 8 mete in azzurro.
GUAGLIO' - "Verranno a tifare per me la mia fidanzata Jessica, sangue metà inglese e metà irlandese, e mia mamma Bruna. Ma soprattutto c’è tutta la mia famiglia di Valle Agricola, in provincia di Caserta, che ha preparato un viaggio in gruppo. Aspettano solo di sapere se giocherò per partire e sistemarsi in tribuna: 'Fa ‘o bravo' mi ripetono al telefono. E io gli ho chiesto di portarmi un po’ di pomodori e mozzarella di bufala". Scherza, Marko, per esorcizzare il pensiero alla Nuova Zelanda che ormai occupa le menti di tutti i nostri.
PRONOSTICI - E‘ scattata la giusta tensione agonistica: si notava negli occhi di tutta la squadra. Stanojevic: “Loro erano già forti, grossi e veloci. Ora lo sono anche di più. Hanno tutto e soprattutto un gruppo di giocatori con le caratteristiche fisiche adatte a ogni avversario. Si completano e mentalmente sono abituati a essere favoriti e a gestire l’enorme pressione mediatica del Mondiale. Per noi sarà più dura perché loro vorranno lasciare un segno al debutto e lanciare un avvertimento a tutti su loro stato di salute. Se dovessi giocare farò il possibile per sfruttare i loro spazi e fa valere il mio scatto nella breve distanza. Berbizier non ci ha ancora detto chi giocherà, ma per tutti noi sarà un onore affrontarli e lo faremo con un’Italia compatta, che scende in campo non in 15, ma in 22, con la grande voglia di meritarsi il rispetto guadagnato sul campo. Sarà fondamentale questa coesione di gruppo quattro giorni dopo gli All Blacks, quando dovremo fare il nostro dovere con la Romania con una battaglia di questa portata alle spalle”.
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