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Old 09-10-2007, 05:14 PM
romans romans is offline
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Intervista di Beppe Grillo


"QUESTA SINISTRA PEGGIO DELLA DESTRA"

Intervista a Beppe Grillo: «Non sono Nanni Moretti, lui era pompato dalle tv poi è sparito»

Abbiamo visto Pippo Baudo denunciare i limiti del Pd, possiamo sorprenderci se un comico s’inventa politico, bacchetta la Politica, fa frou frou con l’antipolitica? La differenza è che lo seguono. «Ma quale antipolitica, quale deriva populista, va là, tutti professoroni... Cacciari faccia a botte con altri...», grida Beppe Grillo, anche il giorno dopo il V-Day, ora che è in auto. Si va da Bologna a Sabaudia, «stasera faccio una marchettina per recuperare tutti i soldi spesi ieri...», dice, sorridendo della sua proverbiale tacchagneria. L’autoironia, fortuna, lo tiene al di qua della soglia salvifica. Di là, c’è un ignoto Uomo della provvidenza.

Certo è serissimo - lo ammette anche il manifesto, che pure non ama manifestazioni così - portare tutta quella gente in piazza, senza grande pubblicità.

«Ma no, erano pochi, solo 60-70 mila. E’ un effetto della Rete, il vero successo non è tutta quella gente in piazza Maggiore, è avere tremila persone in coda a Villanova di Bagnacavallo, provincia di Ravenna, e in tanti altri posti così».

Che gente è, questa? Odiano la Casta, sì, ma in chi credono?

«Credono in se stessi, prima avevano rinunciato anche a quello. Erano assopiti, senza speranza. Non vogliono cancellare la politica, ne vogliono un’altra».

E’, anche, gente un po’ di sinistra?

«Forse lo erano; o almeno molti, i più grandi. Hanno smesso di esserlo vedendo questa sinistra, Prodi-Valium che quando sono andato a trovarlo per suggerirgli delle nostre proposte dopo un po’ dormiva; dalla destra non hanno mai sperato nulla, ma sono doppiamente delusi da questa sinistra. E lasciate stare le frasi infelici su Biagi che tutti, ieri, rispettavano, anche chi lo critica».

Siete qualunquisti di sinistra, dicono.

«E saremo qualunquisti, lasciatelo scrivere alla Repubblica. Poi ci sarà da riflettere anche su questo, come mai tra i giornali del passato soprattutto Repubblica ci fa questo genere di attacco...».

Dove si riverseranno, infine? Aspetteranno un Unto del signore?

«Dove andremo a finire non lo so. Abbiamo tracciato una via, una roba che finora non c’era, indicato una possibilità».

Parla come Neo, l’eletto di Matrix.

«Beh, con la Rete abbiamo qualcosa in comune».

Per Michele Serra la via che avete tracciato è l’ammicco becero, scrive che «vaffanculo, satiricamente, è roba da Bagaglino, non da Beppe Grillo».

«Sì, sì... vuole sapere perché questi intellettuali se la prendono con noi? Perché indichiamo non solo un altro modo di fare politica, ma abbiamo anche già realizzato un altro modo di fare informazione, e dunque andiamo a incidere sulle loro ben pagate professioni di commentatori. Non io, io sono solo il detonatore; i 50 mila ragazzi dei comitati-Grillo, che costituiscono piccoli gruppi sul territorio, usano la mia faccia sulle t-shirt, usano me, ma come semplice passepartout».

E’ l’annuncio del partito-Grillo ancor prima di discutere se lei si candida o meno, altro che i circoli della Brambilla. Quando Berlusconi entrò in politica prima di dirlo lo negò a lungo, e intanto con Publitalia si stava facendo le truppe.

Grillo ride. «Ahhhhh, lo psiconano!! No, io non mi candiderò, non sono capace, faccio solo da catalizzatore. Però bisogna uscire da questa logica, destra, sinistra, se li fustigo tutti sono antipolitico... La politica sta cambiando. Quando sono andato da Prodi e gli ho suggerito di fare un blog mi si è presentato un certo Santagata, pensavo fosse un cantautore, mi hanno spiegato che è il ministro (Grillo scandisce) dell’Effettuazione del programma. Questo Effettuazione mi ha risposto: "Ma noi non c’abbiamo il tempo di rispondere a tutti sul blog...". Capite?!? Non c’hanno il tempo. Hanno computer di 80 chili, pagano milioni di diritti a Bill Gates, e non sanno cos’è l’open source». Criticate i politici, criticate gli imprenditori, chi volete, Grillo?

«Certo gli imprenditori non sono meglio dei politici. A Bologna avevamo previsto dei collegamenti con Skype, non ne ha funzionato nessuno; ho detto "anche Skype usa Telecom, signori, e questa è la Telecom". In Italia abbiamo imprenditori liberi e belli con le finanziarie in Svizzera, libero mercato ma sovvenzioni statali, una Borsa fatta di consiglieri d’amministrazioni che lo sono in 9 società diverse, oltretutto concorrenti tra loro...».

Preferireste la democrazia diretta, «dal basso»,«partecipativa»? Grillo come Chomsky e Toni Negri?

Esita un istante. «... loro sono intellettuali, fanno le loro analisi, non hanno tanta dimestichezza con la realtà. Noi pensiamo che l’alternativa si fa, non si proclama. Nuova politica esiste già, è la società civile: i ragazzi che a Napoli hanno bloccato la privatizzazione dell’acqua; Laura Puppato, sindaco di Montebelluna, 35 mila abitanti, che con la raccolta differenziata ha eliminato l’inceneritore e abbassato le tasse sui rifiuti. O la lotta per il Wi-Max, un’antenna che, in 80 chilometri, ti fa connettere a Internet col telefonino».

Dei politici nessuno può interloquire su questi temi? Veltroni?

«Figurarsi! Dice tutto e il contrario. Vuole l’alta velocità ecosostenibile e non sa che l’80 per cento dei biglietti di treno sono per spostamenti entro i cinque chilometri di piccoli pendolari. Non sanno nulla, della gente».

I girotondi dicevano cose analoghe, sono stati una fiammata.

«Ma noi non siamo di sinistra; magari le proteste sono le stesse, il fenomeno però è diverso. Moretti era pompato da giornali e tv, e dunque d’incanto finì: finito l’assedio televisivo, finito il movimento. Noi nasciamo dalla Rete. Quando è stato mandato via lo psiconano ci si aspettava il meno peggio, una legge sul conflitto d’interessi, sugli inquisiti in aula, sui grandi temi del lavoro. Nulla. Questa gente ha capito che la sinistra è ancora peggio della destra».

Grillo, lei ci andrà a votare? Pensa che serva?

Esita a lungo. «Non lo so. Però penso che la funzione della mediazione politica resisterà, il deputato ci sarà ancora. Ma un deputato eletto direttamente, che poi, come negli Stati Uniti, va e risponde di una serie di cose concrete che ha promesso ai suoi elettori».

JACOPO IACOBONI
Fonte: www.lastampa.it

Last edited by romans : 09-10-2007 at 05:27 PM.


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