Go Back   Forum > OT-Forum > OT - Forum

LOGIN

Register FAQ Live Now! Rules Live TV Arcade Search Today's Posts Mark Forums Read






× Notice: This forum is read-only.The content of the community may not be verified or updated. More info
Reply
 
Thread Tools Search this Thread Display Modes Translate
  #1  
Old 09-23-2007, 07:39 PM
calog33 calog33 is offline
Senior Member
 
calog33's Avatar
 

Join Date: Jun 2005
Posts: 5,509
calog33 is on a distinguished road
Default

Afghanistan, scomparsi due italiani sono militari di cui non si ha notizia


Afghanistan, scomparsi due italiani
Sono militari di cui non si ha notizia

La polizia afghana ha annunciato che sono in corso ricerche per trovare due italiani, che sarebbero stati rapiti nell'ovest del Paese. Si tratta di due militari, che mancano all'appello da sabato sera. In un primo momento le forze dell'ordine locali avevano detto che erano giornalisti, ma la Farnesina ha subito smentito questa ipotesi, confermando che si sono perse le tracce di due sottufficiali dell'Esercito.

I due, che avevano il compito di mantenere rapporti con le istituzioni locali, sono scomparsi mentre viaggiavano sulla strada principale del distretto di Shindand, nella provincia di Herat al confine con l'Iran. Si tratta di una zona nota per la presenza di milizie armate e bande criminali.

Secondo quanto appreso, erano in attività di pattuglia, ma non è chiaro se isolati o insieme ad altre unità del contingente. Dopo alcune ore si sono persi i contatti con loro. Subito avvertite le famiglie. Sarebbero spariti anche un autista e un interprete afghano.

Un comunicato della stessa Farnesina ha precisato che il presidente del consiglio, Romano Prodi, ha informato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, e il ministro della Difesa, Giuseppe Pisanu, che stanno seguendo con la massima attenzione l'evolversi della situazione.

Non risulta invece alcun giornalista italiano accreditato presso il comando del contingente militare italiano ad Herat di cui siano perdute le tracce. Lo confermano fonti militari in relazione alla scomparsa di due italiani, forse giornalisti, che sarebbero stati rapiti. L'unico giornalista e scrittore italiano accreditato presso il comando di Herat e che si trova attualmente nell'area, secondo le stesse fonti, è già stato visto in zona.

La polizia afghana, invece, aveva inizialmente annunciato che poteva trattarsi di due giornalisti. ''Abbiamo ricevuto informazioni dai servizi di sicurezza secondo i quali due italiani sono stati rapiti nel distretto di Shindand. Secondo le prime informazioni si tratta di giornalisti. Stiamo facendo un'inchiesta su questa vicenda'', aveva detto il capo degli investigatori per la regione, Ali Khan Husseinzada.

Lo scorso marzo sempre in Afghanistan, nella provincia meridionale di Helmand, fu sequestrato dai talebani l'inviato de la Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, poi rilasciato in cambio ddella liberazione di cinque capi guerriglieri detenuti; i due accompagnatori locali di Mastrogiacomo, rapiti insime a lui, furono però trucidati come spie dai carcerieri.

Agenzia Pajhwok:"Sono in mano ai talebani"
Secondo l'agenzia di stampa indipendente afghana Pajhwok, i due militari italiani scomparsi sono stati rapiti e consegnati a un comandante talebano della zona. L'agenzia cita fonti anonime della polizia. I due, secondo le fonti, sono stati consegnati al comandante Maulvi Abdul Hamid Ishaqzai, che li ha portati nel distretto di Anardara nella provincia di Farah.

Talebani:"Non ne sappiamo niente"
Il portavoce dei talebani in Afghanistan, Qari Mohammad Yussef Ahmadi, ha detto di non avere nessuna informazione sul rapimento dei due militari italiani (insieme ai loro due accompagnatori) nella provincia occidentale di Herat. "Non ne sappiamo niente", ha spiegato da Kabul.

www.tgcom.it


Reply With Quote
  #2  
Old 09-24-2007, 12:47 AM
torex78 torex78 is offline
Senior Member
 

Join Date: Apr 2007
Location: Barletta (BT, Italy)
Posts: 198
torex78 is on a distinguished road
Send a message via MSN to torex78
Post

Un mio amico arruolato in aereonautica è tornato un mese fa da una missione durata 5 mesi nella zona di Herat e mi ha confidato che molti sono stati i casi in cui hanno rischiato la pelle. Ma allo stesso tempo ha trovato molta gente che ha accolto a braccia aperte i soldati italiani.
Ma alla fine gli si leggeva negli occhi che era felice di essere tornato in Italia, dove finalmente ha ritrovato la tranquillita'.
Certo che le missioni non sono terminate e si aspetta che da un giorno all'altro debba ritornare in qualche altro luogo di guerra.

Ecco! Era da molto tempo che non si sentiva parlare per la sorte dei nostri soldati lasciati in giro per il mondo.
Ma purtroppo la preoccupazione è tornata a farsi risentire.
Questi fatti succedono ogni giorno e basta vedere i TG o leggere i giornali per rendersi conto che le cose non vanno bene.
Non vedo il motivo per cui i soldati italiani (come tanti di altre nazioni) debbano essere utilizzati tuttora in queste localita' di guerra. Che cosa ci guadagnamo? Qual'è lo scopo di tutto cio'? Perchè non li fanno rientrare?
BASTA!!!


Reply With Quote
  #3  
Old 09-24-2007, 12:53 PM
calog33 calog33 is offline
Senior Member
 
calog33's Avatar
 

Join Date: Jun 2005
Posts: 5,509
calog33 is on a distinguished road
Default

Liberati con un blitz i due soldati rapiti


Nell'operazione sono stati uccisi anche 7 rapitori
Liberati con un blitz i due soldati rapiti
I militari italiani sono però rimasti feriti durante l'azione delle forze speciali dell'Isaf: uno di loro sarebbe in gravi condizioni





KABUL (Afghanistan) - Il sequestro dei militari rapiti in Afghanistani è finito: i due soldati italiani che erano stati sequestrati sabato sono infatti stati liberati a seguito di un blitz condotto nelle prime ore di lunedì mattina da uomini delle forze speciali britanniche, i leggendari Sas, forse con la collaborazione di militari italiani. I due sono stati liberati nella provincia di Farah, la stessa in cui si erano perse le loro tracce. Nel corso dell’azione i due militari sono rimasti feriti, uno in modo serio. I due militari, secondo quanto rende noto il Ministero della Difesa, Arturo Parisi, «sono attualmente trattati presso una struttura ospedaliera di Isaf», la forza della Nato in Afghanistan. Le famiglie sono state informate della avvenuta liberazione dei loro congiunti.
IL BLITZ - Nello scontro avvenuto a seguito del blitz sette rapitori sono rimasti uccisi. Soddisfatto per la liberazione, Parisi ha parlato al Tg1 di «apprezzamento per chi si è impegnato in queste ore per ottenere il risultato» e di «trepidazione e vicinanza ai militari che sono purtroppo rimasti feriti e alle loro famiglie». Il ministro ha confermato che i due militari sono attualmente ricoverati e che uno «è ferito in forma lieve, l'altro non lieve. Attendiamo ulteriori informazioni».
LA SPARATORIA - Secondo alcune notizie trapelate da ambienti del ministero e poi confermate dal presidente della commissione Difesa del Senato, Sergio De Gregorio, sarebbero stati i rapitori a sparare ai due italiani subito dopo l'inizio del blitz militare delle forze Isaf. Uno dei due, quello in condizioni più gravi, sarebbe stato colpito alla testa e al torace. «I nostri connazionali erano tenuti in catene - ha spiegato De Gregorio -. Appena i criminali si sono accorti del blitz in atto, non hanno esitato a sparare a freddo contro gli ostaggi». Il senatore ha anche detto che i due sequestrati erano in procinto di essere consegnati «a chi comanda davvero», vale a dire ad un gruppo talebano. Nel corso della sparatoria seguita all'irruzione dei soldati nel luogo dove erano tenuti prigionieri i sequestrati, sarebbero rimasti uccisi 7 rapitori. A parte i due ostaggi, nessun militare della Nato sarebbe invece rimasto ferito.
IL RAPIMENTO - Secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa locali, i soldati italiani sarebbero stati rapiti da una tribù locale che aveva poi intenzione di consegnarli ad un commando talebano, che li avrebbe potuti utilizzare come «merce di scambio». La vicenda aveva creato anche alcuni imbarazzi all'interno dell'esecutivo per la fuga di notizie, diramate da fonti afghane, che aveva impedito la gestione dell'emergenza da un punto di vista puramente militare e di intelligence. Lo stesso ministro della Difesa, Arturo Parisi, aveva chiamato il premier Prodi, in viaggio ufficiale all'estero, per lamentarsi delle procedure adottate.

www.corriere.it


Reply With Quote
Reply







Thread Tools Search this Thread
Search this Thread:

Advanced Search
Display Modes

Posting Rules
You may not post new threads
You may not post replies
You may not post attachments
You may not edit your posts

vB code is On
Smilies are On
[IMG] code is On
HTML code is Off
Forum Jump


All times are GMT +2. The time now is 05:40 PM.


Powered by: vBulletin Copyright ©2000 - 2023, Jelsoft Enterprises Ltd.
Search Engine Friendly URLs by vBSEO 3.1.0 ©2007, Crawlability, Inc.