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romans 09-27-2007 05:57 PM

Birmania: spari su folla, caccia ai reporter
 
Ecco cosa fa una "dittatura" :(

Scontri in piazza, ucciso un fotografo giapponese e un giornalista tedesco

Perquisiti gli alberghi di Rangoon. Nella notte la polizia fa irruzione nei monasteri: centinaia di arresti tra i monaci


RANGOON (MYANMAR) - Dopo le minacce e le intimidazioni, gli spari: i militari birmani, dopo i blitz notturni nei monasteri e l'arresto di decine di monaci, stamattina hanno aperto il fuoco contro la folla scesa in piazza a Rangoon per il decimo giorno consecutivo, uccidendo diverse persone (nove riferiscono i media del regime). Tra le vittime un fotografo giapponese (Kenji Nagai, 50 anni, dell'agenzia di stampa France Press) e un giornalista tedesco (la morte di quest'ultimo però non è stata confermata dalle autorità). I due reporter sono stati colpiti dagli spari dei militari vicino alla pagoda di Sule, dove manifestavano oltre diecimila persone. Nella città è infatti in corso una vera e propria caccia ai giornalisti stranieri che stanno portando in tutto il mondo le notizie della protesta. Soldati birmani sono entrati nel Traders ***el, albergo nel centro di Rangoon vicino la pagoda di Sule, e hanno cominciato a perquisirlo stanza per stanza alla ricerca di reporter stranieri entrati nel Paese con visto turistico.

SPARI CONTRO LA FOLLA - All’indomani dei primi scontri tra forze dell’ordine e manifestanti che hanno causato diverse vittime (almeno una e diversi feriti dicono le autorità, almeno 8 invece secondo i dissidenti presenti all’estero), in 70mila hanno aderito oggi alla protesta contro la giunta militare. I manifestanti si sono diretti verso la pagoda Sule, cantando l’inno nazionale e inneggiando al generale Aung San, eroe dell’indipendenza e padre della leader della Lega nazionale per la democrazia, Aung San Suu Kyi, da anni agli arresti domiciliari. «Dateci la libertà, dateci la libertà» hanno urlato alcuni dimostranti, arrabbiati per i raid condotti la scorsa notte nei monasteri, in cui i religiosi sono stati picchiati e arrestati in modo di poter iniziare la repressione le strade svuotate dai monaci ( ■ ascolta l'inviato). I militari hanno prima intimato ai manifestanti di disperdersi, quindi hanno usato gas lacrimogeni e colpi di avvertimento, infine hanno aperto il fuoco contro la folla.

RAID NOTTURNI - La scorsa notte, le forze di sicurezza birmane hanno assaltato due monasteri di Rangoon, picchiando e arrestando oltre 100 monaci. Nei giorni scorsi, i religiosi avevano di fatto assunto la guida delle proteste in corso nel paese dalla metà di agosto, per il rincaro del prezzo del carburante. Secondo le testimonianze citate dalla Kyodo, almeno 70 monaci sono stati «arrestati con violenza», vale a dire picchiati e malmenati nei soli monasteri di Moe Kaung e di Ngwe Kyar Yan, nella parte nord occidentale di Yangon. Sempre nella notte di ieri, la polizia ha arrestato il portavoce della leader della Lega nazionale per la democrazia, Aung San Suu Kyi, e un membro dello stesso partito: Myint Thein e Hla Pe. Fermato anche un ex parlamentare, esponente della minoranza Chin, Pu Yin Shin.

Intanto testimoni oculari dalla Birmania hanno raccontato che nei raid militari della scorsa notte, i monaci sono stati picchiati e trascinati a forza urlanti fuori dai monasteri. In molti alloggi dei monaci sono visibili tracce di sangue.

RIVOLTE- Contemporaneamente un migliaio di abitanti del villaggio di Okkalapa sud, alla periferia di Rangoon, ha attaccato un camion carico di militari a colpi di pietra. I soldati sono riusciti a farsi largo solo dopo aver sparato dieci candelotti lacrimogeni. La folla ha aggredito i militari sull'onda dello sdegno del raid delle prime ore dell'alba contro il monastero locale di Ngwe Kyar Yan, dove i soldati hanno arrestato i monaci e duramente picchiato l'abate, un leader religioso riverito dagli abitanti di Okkalapa.

fonte: corriere.it

travis bickle 09-27-2007 07:04 PM

Foto sconvolgenti

caneca80 09-27-2007 07:16 PM

Ma perchè gli americani non esportano un po' della democrazia anche lì?

corso 09-27-2007 07:28 PM

gli stati amati dagli italiani, per la loro democrazia :D :D :D (cina e russia), non vogliono.

romans 09-27-2007 07:30 PM

Quote:
Originally Posted by corso
gli stati amati dagli italiani, per la loro democrazia :D :D :D (cina e russia), non vogliono.


Perchè altrimenti... :rolleyes:

ac171073 09-27-2007 07:44 PM

Quote:
Originally Posted by caneca80
Ma perchè gli americani non esportano un po' della democrazia anche lì?


Perche' la Birmania/Myanmar e' sotto la sfera di influenza della Cina, e se gli americani provano a ficcare il naso in questa faccenda faranno incavolare qualcuno di molto grosso e molto cattivo...

ac171073 09-27-2007 07:46 PM

Quote:
Originally Posted by corso
gli stati amati dagli italiani, per la loro democrazia :D :D :D (cina e russia), non vogliono.


Ma che dici? La vera democrazia ce l'hanno i cinesi e i venezuelani, mica quegli imperialisti degli americani... :D :D :D

romans 09-27-2007 07:48 PM

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Originally Posted by ac171073
Ma che dici? La vera democrazia ce l'hanno i cinesi e i venezuelani, mica quegli imperialisti degli americani... :D :D :D


Toc toc, c'è qualcuno che ha parlato di cinesi? :rolleyes:

tiolucas73 09-27-2007 07:51 PM

Quote:
Originally Posted by ac171073
Ma che dici? La vera democrazia ce l'hanno i cinesi e i venezuelani, mica quegli imperialisti degli americani... :D :D :D


a me non importa un fico secco di quello che fanno a CASA LORO cinesi e venezuelani...mica hanno bombe atomiche sul suolo italiano, LORO....ecco perchè la parola IMPERIALISTI calza a pennello.....

tiolucas73 09-27-2007 07:53 PM

Quote:
Originally Posted by ac171073
Perche' la Birmania/Myanmar e' sotto la sfera di influenza della Cina, e se gli americani provano a ficcare il naso in questa faccenda faranno incavolare qualcuno di molto grosso e molto cattivo...



più che altro, perchè se gli americani provano a ficcare il naso in questa faccenda, temo che finisca come in iraq, vietnam etc etc etc......cioè...peggio di come va ora! vabbè, ho sbagliato....MOLTO PEGGIO... :cool:

romans 09-27-2007 08:00 PM

Imperialismo americano?

travis bickle 09-27-2007 08:47 PM

Quote:
Originally Posted by romans


caneca80 09-27-2007 09:21 PM

Io pensavo pero ha una risposta più semplice..... non c'è pertrolio.

romans 09-27-2007 10:06 PM

Quote:
Originally Posted by caneca80
Io pensavo pero ha una risposta più semplice..... non c'è pertrolio.


No è che di petrolio ce n'è pure, e che sono arrivati prima Russi e Cinesi ma senza accampar scuse di esportare democrazie o fandonie simili. ;)

cicciototti 09-27-2007 11:56 PM

«Tutti in maglietta rossa per la Birmania»
L'invito per domani, venerdì 28, circola su Internet e via sms sui cellulari di tutto il mondo

Una maglietta rossa da indossare domani, venerdì 28, per testimoniare solidarietà «ai coraggiosi amici» della Birmania. È l'invito che sta girando in queste ore freneticamente sui cellulari di tutto il mondo, Italia compresa. Il testo dell'sms («In support of our incredibly brave friends in Burma: May all people around the world wear red shirt on Friday 28. Please forward!») ricalca un analogo messaggio che si può leggere anche su molti blog in Internet.

IN CAMPIDOGLIO - Il pugno di ferro levato negli ultimi due giorni dal regime contro le proteste pacifiche guidate dai monaci buddisti ha scatenato nel mondo dimostrazioni di solidarietà nei confronti del popolo birmano. In Italia, dopo quella di lunedì, giovedì si è svolta un'altra manifestazione in Campidoglio. Promossa dal sindaco Veltroni ha avuto un coinvolgimento bipartisan. Sullo scalone del Palazzo senatorio campeggiava la gigantografia di Aung San Suu Kyi, la leader dell'opposizione birmana, ancora agli arresti domiciliari.

SIT-IN - Venerdì in programma due sit-in, uno a Roma e uno a Milano, e un appello on line in favore di un gruppo di parlamentari, monaci e artisti arrestati nella ex Birmania, iniziative promosse dalla sezione italiana di Amnesty International per «mobilitare opinione pubblica e governi della comunità internazionale per fermare la violenta repressione.
27 settembre 2007


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