MILANO — Come aiutare gli arbitri? Prima moltiplicandoli, poi con il microchip. Se sarà una buona idea lo si capirà presto, grazie ai test sperimentali al Mondiale per club in programma in Giappone dal 7 al 16 dicembre, cavie di lusso il Milan e gli argentini del Boca Juniors insieme a Pachuca (Messico), Waitakere United (Nuova Zelanda), i campioni di Giappone e i vincitori delle Champions di Africa e Asia.
Nelle sette partite del torneo, in aggiunta alla terna tradizionale, scenderanno in campo altri due arbitri che si piazzeranno ciascuno dietro una porta (o di fianco, lo si deciderà durante il torneo) come giudici di linea alla maniera dell'hockey su ghiaccio. Non solo: in Giappone continueranno i test con i cosiddetti palloni «intelligenti », gli «smartball» ideati dalla Adidas e forniti di un microchip in grado di determinare e segnalare all'arbitro quando superano la linea di porta. Nella prima sperimentazione ai Mondiali Under 17 del 2005 in Perù gli smartball furono bocciati poiché gli impulsi arrivavano sull'orologio dell'arbitro con 5 secondi di ritardo e non tutti i meccanismi erano stati collaudati. Ora, a due anni di distanza, è sperabile che quei problemi siano stati risolti.
La doppia proposta, fortemente sponsorizzata dal presidente della Uefa, Michel Platini, è stata approvata ieri durante la prima seduta della nuova Commissione per le strategie della Fifa, presieduta proprio da Platini, a Zurigo, e deriva direttamente dal via libera che a marzo l'International Board — l'unico organismo preposto alla revisione e alle eventuali modifiche al regolamento di gioco — aveva dato all'introduzione di tecnologie in grado di aiutare gli arbitri a decidere sui gol fantasma. Una svolta fondamentale, dopo le prime aperture avvenute nel 2006 con l'okay al progetto delle telecamere digitali ideato dall'Udinese in collaborazione con la Federcalcio, il Cnr e la Rai. In Giappone non ci saranno telecamere, ma l'accoppiata giudici di porta-microchip, dovesse funzionare e avere un seguito, sembra già un buon passo verso la necessaria modernizzazione delle tecniche di giudizio.
Dal progetto restano comunque fuori temi delicati come il fuorigioco e la moviola in campo. E — a ricordare ciò che un anno fa disse Sepp Blatter, presidente della Fifa e da sempre grande avversario dell'innovazione tecnologica nel calcio — lo resteranno ancora per molto: «Più in là non andremo mai. La moviola in campo? Se ne riparlerà fra 50 anni». Ne mancano ancora 49.
http://www.corriere.it/sport/07_ottobre_10/pasini.shtml