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#1
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Non riesce a pagare il mutuo, si uccide in fabbricaUn operaio di 43 anni si è suicidato questa mattina nella fabbrica dove lavorava, la "Meloni" di Tolentino, in provincia di Macerata, impiccandosi con una corda al collo. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo, residente a Pollenza era in condizioni di depressione perché non riusciva più a pagare con il suo solo salario il mutuo della casa, dopo che la moglie era stata licenziata nei mesi scorsi dal suo impiego precario.
Mentre in precedenza, con due stipendi, le rate venivano pagate dalla coppia senza particolari difficoltà, dopo il taglio di uno dei due redditi familiari, la situazione si è fatta sempre pi difficile da affrontare, con le preoccupazioni che aumentavano di giorno in giorno. Fino al tragico epilogo di oggi, con l'operaio che si è impiccato nell'azienda dove lavorava, quasi in un tragico ma simbolico gesto di denuncia, oltre che di disperazione. L'uomo lascia la moglie e una figlia di sei anni. Con una corda sul colle freddo pendeva Michè, cantava De Andrè. Michè si era ucciso per amore, come il nostro operaio forse, amore per i propri familiari, i propri figli quando non riesci a dare a quello che più ami una vita dignitosa. Forse non sarà così, a noi piace pensarlo, l'aria a casa quando i conti non tornano non è per niente serena. Chi dirà a questa bimba che suo padre il realtà è l'uomo più coraggioso al mondo? Chi giorni fa si scandalizzava per la tassazzione delle rendite finanziarie oggi si scandalizzerà allo stesso modo? Ho sentito dire ma che facciamo togliamo ad un povero pensionato quella rendita che negli anni si è costruito? Intnato sto pensionato poi così povero non è? e oggi che diciamo a questa moglie e questa figlia??? Fonte |
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