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tiolucas73 11-02-2007 08:42 PM

Enzo Biagi non è più tra noi
 
MILANO - Enzo Biagi, 87 anni, il grande giornalista e scrittore, è ricoverato in gravi condizioni in una clinica milanese del centro. Lo ha confermato la famiglia autorizzando la diffusione della notizia.

Biagi è ricoverato da una settimana. Stamattina - secondo quanto spiegato dalle figlie Carla e Bice - le condizioni si sono molto aggravate tanto che la situazione è "particolarmente critica".

"E' comunque lucidissimo, è sempre lui, capisce tutto" hanno aggiunto le figlie.

da repubblica.it


IN BOCCA AL LUPO GRANDE VECCHIO!!!

corso 11-03-2007 12:06 AM

Quote:
Originally Posted by tiolucas73
MILANO - Enzo Biagi, 87 anni, il grande giornalista e scrittore, è ricoverato in gravi condizioni in una clinica milanese del centro. Lo ha confermato la famiglia autorizzando la diffusione della notizia.

Biagi è ricoverato da una settimana. Stamattina - secondo quanto spiegato dalle figlie Carla e Bice - le condizioni si sono molto aggravate tanto che la situazione è "particolarmente critica".

"E' comunque lucidissimo, è sempre lui, capisce tutto" hanno aggiunto le figlie.

da repubblica.it


IN BOCCA AL LUPO GRANDE VECCHIO!!!



mi dispiace per la persona e davvero tanto. in quanto a scrittore non mi e`mai piaciuto. ma e`solo un`opinione.

alma 11-03-2007 12:14 AM

però come giornalista...averne!

corso 11-03-2007 12:16 AM

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Originally Posted by alma
però come giornalista...averne!

ti straquoto. uno degli ultimi veri della categoria. un signore.

ac171073 11-03-2007 12:44 AM

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Originally Posted by alma
però come giornalista...averne!


Come persona ovviamente dispiace (ci mancherebbe), come giornalista e' stato grande solo in passato... negli ultimi 10-15 anni era diventato una specie di Emilio Fede per Prodi (certe sue trasmissioni di "velata" propaganda elettorale per l'attuale presidente del Consiglio, ai tempi della sua prima candidatura una decina di anni fa, furono semplicemente scandalose).

alma 11-03-2007 12:48 AM

Forse aveva una visione ben chiara di chi avrebbe invece potuto andar su...non ti pare?

tiolucas73 11-03-2007 12:51 AM

Quote:
Originally Posted by ac171073
Come persona ovviamente dispiace (ci mancherebbe), come giornalista e' stato grande solo in passato... negli ultimi 10-15 anni era diventato una specie di Emilio Fede per Prodi (certe sue trasmissioni di "velata" propaganda elettorale per l'attuale presidente del Consiglio, ai tempi della sua prima candidatura una decina di anni fa, furono semplicemente scandalose).


a parte l'errore sui tempi (15 anni fa prodi non si sapeva nemmeno chi fosse e le polemiche riguardarono la campagna elettorale del 2001), il tuo paragone fa rabbrividire!! :( :(

ale24 11-03-2007 12:59 AM

Quote:
Originally Posted by ac171073
Come persona ovviamente dispiace (ci mancherebbe), come giornalista e' stato grande solo in passato... negli ultimi 10-15 anni era diventato una specie di Emilio Fede per Prodi (certe sue trasmissioni di "velata" propaganda elettorale per l'attuale presidente del Consiglio, ai tempi della sua prima candidatura una decina di anni fa, furono semplicemente scandalose).


Cioè fammi capire...Biagi faceva propaganda elettorale per Prodi? :eek:
E del vergognoso editto bulgaro di Berlusconi ne vogliamo discutere? E te mi parli di scandali :eek: muahahahaha...ma fammi il favore.

magikoMILAN1982 11-03-2007 03:16 AM

che sia di destra o di sinistra poco importa, io lo ricordo come un buon giornalista e mi dispiace per lui, speriamo non soffra molto

ac171073 11-03-2007 06:39 PM

Quote:
Originally Posted by tiolucas73
a parte l'errore sui tempi (15 anni fa prodi non si sapeva nemmeno chi fosse e le polemiche riguardarono la campagna elettorale del 2001), il tuo paragone fa rabbrividire!! :( :(


Il mio commento si riferiva alle elezioni politiche del 1996 (11 anni fa :rolleyes: ), per le quali Biagi uso' il suo programma sulla Rai in prima serata per "trainare", in tutti i modi possibili, la candidatura del suo amico fraterno Romano Prodi (che non era affatto uno sconosciuto, ma gia' da 2-3 anni era tenuto in grande considerazione negli ambienti della politica, tant'e' che addirittura, prima che si candidasse per l'Ulivo, qualcuno lo aveva proposto come possibile sostituto di Berlusconi come Presidente del Consiglio in un governo di centro-destra... :eek: )

Mi ricordo ancora il culmine di quella "campagna": una puntata del "Fatto" che avrebbe dovuto essere un'intervista imparziale al Prodi, ma che fu una vera e propria "santificazione" con domande e risposte pilotatissime e con chiusura che ricordo ancora adesso (Biagi concludeva sempre tutte le puntate della sua trasmissione con una frase lapidaria che riassumeva il succo della trasmissione). In quella puntata la chiusura fu (parole piu' o meno testuali):
"Cos' altro aggiungere? Per un'Italia migliore... per un'Italia piu' giusta."
:eek: :eek: :eek:
E poi mi venite a dire che il paragone con il buon Emilio fa rabbrividire?? Ma fatemi il favore...........

tiolucas73 11-03-2007 10:25 PM

Quote:
Originally Posted by ac171073
E poi mi venite a dire che il paragone con il buon Emilio fa rabbrividire?? Ma fatemi il favore...........


che favore vuoi che ti faccia? perchè comunque il paragone non reggerà mai...;)

dai un'occhiati na qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Biagi

ne estrapolo solo un pezzetto, sennò diventa noioso nei confronti di chi non è interessato:

Il Fatto

Anni di produzione: 1995 - 2002

Nel 1995 iniziò la trasmissione Il Fatto, un programma di approfondimento dopo il Tg1 sui principali fatti del giorno, di cui Biagi era autore e conduttore. Nel 2004 Il Fatto, che mediamente era seguito da oltre 6.000.000 di telespettatori, fu nominato da una giuria di giornalisti il miglior programma giornalistico realizzato nei cinquant'anni della Rai. Famose resteranno le interviste a Marcello Mastroianni, a Sofia Loren, a Indro Montanelli e le due realizzate a Roberto Benigni, l'ultima delle quali nel 2001, in piena campagna elettorale: il comico toscano, inevitabilmente, parlò di Silvio Berlusconi e della sua candidatura, commentando a modo suo il conflitto d'interessi e il contratto con gli italiani. L'intervista scatenò roventi polemiche contro Benigni e contro Biagi. Il deputato di Alleanza Nazionale e futuro ministro delle comunicazioni, Maurizio Gasparri, parlando ad un'emittente lombarda, auspicò l'allontanamento dalla Rai dello stesso Biagi.


In qualunque caso, per essere buoni giornalisti non bisogna essere a tutti i costi imparziali...per esempio, Ferrara è lontanissimo dalle mie idee, ma lo reputo un ottimo giornalista!

ac171073 11-04-2007 04:25 AM

Quote:
Originally Posted by tiolucas73
che favore vuoi che ti faccia? perchè comunque il paragone non reggerà mai...;)


Prima di tutto, una dichiarazione proprio di Ferrara, presa dal sito Wikipedia che hai postato:

"Sono un riconosciuto maestro di partigianeria: ma se avessi fatto a qualcuno quello che Biagi ha fatto a Berlusconi mi sarei guardato allo specchio e mi sarei sputato in faccia"

Poi...

Presi dal sito ufficiale de "Il fatto", i testi integrali di alcune delle trasmissioni di Enzo Biagi su Prodi (e peccato che ci sia solo il testo e non anche il filmato, perche' i toni di voce i gli ammiccamenti in camera rendevano le cose ancora piu' evidenti...)
Vi faccio una domanda (rispondetevi da soli, non mi interessa che rispondiate a me...): se vi capitasse di leggere il testo di una intervista di Fede a Berlusconi, con le stesse domande e gli stessi toni di quelle postate qui sotto, vi sembrerebbe una cosa normale? E c'e' una piccola differenza (non da poco, secondo me...): che le interviste di qui sotto sono state trasmesse dalla Rai, con i soldi pubblici di tutti gli italiani... quelle di Fede se le paga Berlusconi con i soldi del proprio portafoglio...

06 febbraio 1995 (prima intervista a Prodi, all'indomani della sua decisione di "scendere in campo")

Un nuovo avversario

Forse, in Italia, invece che le solite dieci-dodici liste che si presentano in campagna elettorale, ne avremo soltanto due, come in tanti Paesi del mondo: America ed Inghilterra, ad esempio.
C'e un nuovo personaggio sulla scena politica italiana che va ad affrontare il polo delle liberta e del buon governo: il professor Romano Prodi.


:: Perche questa decisione di entrare in politica?
Perche c'era cattiveria, tensione, la necessita, secondo me, di rappresentare buoni sentimenti.

:: Che pericoli corre il nostro Paese?
Il primo pericolo e quello finanziario, economico. Noi dobbiamo avere la consapevolezza che abbiamo accumulato un debito, anche per tener su certe situazioni difficili. Ma non possiamo piu reggere di fronte a questo aumento del debito.

:: Sinistra, destra. Oggi che significato ha?
C'e una fondamentale differenza che le distingue, e - secondo me - e nell'interpretazione della liberta e della solidarieta; cioe una societa di tipo tedesco, come vedo quella di centro-sinistra, molto piu legata, piu solidale, che tiene conto dei problemi di tanta gente; mentre questo americanismo, un po' strano, formale, della nuova destra mi lascia abbastanza freddo.

:: Ecco, chi e Berlusconi?
Berlusconi e uno che ha seminato molti sogni, simpatico, ma che forse non sa cos'e la tristezza di tanta gente, ecco.

:: E Fini?
Fini lo capisco meno, perche fa un discorso perfetto. Pero non ho ancora capito i contenuti di tale discorso.

:: Su di lui che peso ha il passato?
Dalla violenza con cui se ne vuol liberare ha un peso ancora forte.

:: Ha conosciuto D'Alema?
Si, l'ho conosciuto recentemente.

:: Che impressione?
L'impressione e che stia facendo la grande corsa per finire lo spostamento verso il centro della sinistra italiana, per renderla forza di governo.

:: Dicono che la Lega non reggera alle prossime elezioni. Se e cosi quei voti dove andranno a finire?
La Lega e un partito popolare. Quei voti spero proprio di prenderli io. Ma a parte questa speranza... Io ho visto nascere la Lega... poi sono arrivate queste tensioni, ma c'era l'idea di una grossa espressione dal basso.

:: Che proposte fate agli italiani? Lacrime e sangue?
No, la mia proposta e fondamentale, poi va articolata. E di uno Stato che coinvolga molto i cittadini e costruisca delle reti solidali, cioe bisogna rifare lo Stato, finirla con la burocrazia, liberare energie dei cittadini, far capire che un Paese non e un villaggio selvaggio.

:: Della vecchia Dc che cosa e rimasto?
Come blocco, proprio niente. Sono andati qua e la, e se Dio vuole, io ho scelto di andare dove non e andata la parte peggiore della vecchia DC.

:: E previsto dal Vangelo che un cristiano sia di sinistra, di destra o di centro?
No, questo no. L'ho letto molto bene e non c'e in nessuna parte. Pero c'e una cosa che serve, che il linguaggio sia si, si e no oppure no.

:: Chi vede tra i suoi possibili alleati?
Tra i possibili alleati vedo proprio tutta questa gente che mi incontra in questi giorni, che mi dice: "Abbiamo ricominciato a sperare. Vogliamo riesprimerci. Quindi cosa volete da quelli che hanno le partite Iva, da quelli che insegnano, dagli operai che sono in una situazione difficile? E per la disoccupazione e i salari bloccati? Cioe, il problema e proprio ridare la carica all'Italia. Questa e l'alleanza che io cerco.

Nel 1915 ci fu un poeta, oggi pressoche dimenticato, Giosue Borsi. Prima di partire per la guerra scrisse: "Vado a combattere per un'Italia piu buona". Si puo dire anche oggi: "Per un'Italia piu giusta, per un'Italia piu normale".



24 aprile 1996 (intervista a Prodi, all'indomani della sua vittoria alle elezioni)

:: Onorevole Prodi, quali sono state le tappe piu faticose del pullman per arrivare e scendere a Palazzo Chigi?
Il pullman non e mai faticoso, il contatto con la gente e bellissimo. Le tappe faticose sono state le manovre che i meccanici facevano nel pullman quando io scendevo. Quelle erano molto dure.

:: Lei e sempre sembrato sereno. Da cosa nasceva la certezza di farcela?
La serenita non nasceva dalla certezza di farcela, nasceva dal fatto che la battaglia era giusta. Io sarei stato sereno anche se avessi perso. Meno felice, ma sereno sempre.

:: Ricorda il momento in cui e scattata la decisione "entro in politica"?
Lo ricordo benissimo. Lo ricordo benissimo perche era gia maturata, ma avevo sempre una piccola riserva. Poi improvvisamente qualcuno ha buttato fuori la cosa, la notizia: non mi sono piu tirato indietro. Mi ricordo che ero in treno e via, dico: andiamo. Ho confermato.

:: Un viaggio fatale. Chi temeva di piu degli avversari?
Degli avversari non ho mai temuto nessuno specificatamente. Ho temuto molto, quello che io chiamavo, il loro potere di fuoco, cioe era veramente una organizzazione forte di mass media, di televisioni, di giornali, di soldi. Quando si ha contro un'organizzazione di questo tipo, ti senti sempre in difficolta.

:: Perche hanno perso?
Hanno perso perche hanno creduto che l'organizzazione e i soldi fossero tutto e quindi hanno fatto l'autogol, hanno perso perche hanno sottovalutato il fatto che noi parlavamo alla gente, che c'erano migliaia di ragazzi che lavoravano, che pensavano, che si scambiavano fax, lettere, che andavano alle riunioni. Hanno pensato che la politica fosse ancora quella dell'attimo di due anni fa.

:: Mi dica le tre cose piu urgenti che il suo governo deve fare.
Ce n'e una dominante, le altre vengono dopo: lavoro per i ragazzi nel sud. E' una specie di dramma, una cosa da fare subito. Le altre cose sono il completamento di questa e cioe, la scuola e il rientro in Europa per dare la sicurezza. Sono tutte tre tappe per la sicurezza del Paese.

:: Questo sara il suo programma per i primi cento giorni?
Spero di poter cominciare anche il grande progetto della riforma dello Stato, perche cosi non abbiamo una macchina capace di portare avanti le cose nuove, con queste macchine non si fanno le cose nuove.

:: C'e qualcuno a cui lei deve di piu?
Puo sembrare retorica, ma credo che mia moglie...

:: E' una bella prova di devozione.
E' proprio lei.

:: C'e stata una accusa, o un'offesa, che l'ha ferita?
No, non certo accuse specifiche. Non quando mi dicevano "mortadella" o cose di questo genere, prima di tutto perche sottolineavano la mia bolognesita e poi non mi ferivano. Era la tecnica di non prenderti sul serio cioe questa specie di gioco fatto da Berlusconi fino in fondo, nel non riconoscimento del tuo ruolo, in modo da lanciare indirettamente il messaggio alla gente che la tua parola valeva meno. E allora hanno ancora piu accentuato la mia spinta ad andare a parlare con la gente, saltando tutte queste intermediazioni. Questo e stato un cammino difficile.

:: Come si fa a dare ai giovani un lavoro e una speranza? Soprattutto una speranza, in questo grande grigiore...
La prima cosa e convincere i giovani che ce la possono fare, e quindi la speranza e innanzitutto iniezione di forza. Il Paese e un Paese ricco: se noi ci mettiamo insieme nell'indirizzare le ricchezze nelle direzioni giuste, con un minimo di rete di solidarieta, si puo fare davvero. Il ragazzo abbandonato si dispera, quello incoraggiato ce la fara.

:: Quando entrera da presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, a chi rivolgera un pensiero? A politici, a persone care, a qualcuno che l'ha aiutata nella vita, che ha segnato qualcosa nel suo carattere....
Penso che il compito sara cosi difficile che bisognera rivolgersi a Nostro Signore.

:: Cosa teme di piu?
Temo la caduta della speranza collettiva. Ripeto: se ci mettiamo insieme, ce la facciamo. Abbiamo avuto 54 governi in 50 anni, abbiamo la possibilita di avere un governo che dura 5 anni, in cui si possono mettere in cantiere le cose di oggi, di domani, di dopodomani, poter dire: ecco fino a quel momento ci sono. L'Italia non ha mai avuto un momento cosi.

:: Che cosa la incoraggia?
Mi incoraggia proprio il fatto che, nonostante tutto, ci siano stati 16 -17 milioni di italiani che hanno votato per l'Ulivo, cioe per un messaggio totalmente nuovo per il Paese; che hanno capito che era finito il momento delle divisioni, che c'era bisogno di un'azione di coraggio, che non si puo pensare al passato, ma al futuro.

:: A quest'ora le famiglie italiane sono riunite. Vuole augurare la buona notte e far loro, magari, una promessa per domani?
Ma, il mio augurio piu vero e che non guardino mai la televisione da soli, perche ormai ci sono queste famiglie che sono delle specie di pezzi staccati, che sono tristissimi. Io ho sempre fatto il discorso politico proprio partendo dallo stare assieme, anche perche ho paura di questa solitudine che hanno gli italiani, sempre di piu: quello che io voglio augurare e proprio di avere della compagnia.

:: La ringrazio.

zibibbo 11-04-2007 11:09 AM

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Originally Posted by ac171073
le interviste di qui sotto sono state trasmesse dalla Rai, con i soldi pubblici di tutti gli italiani... quelle di Fede se le paga Berlusconi con i soldi del proprio portafoglio...

e le trasmette illegalmente a livello nazionale :rolleyes: (per completezza)
... bella proprio la differenza :eek:
non sto a leggere tutte ste cose... ma davvero paragoni biagi a fede :confused:

tiolucas73 11-04-2007 11:38 AM

Quote:
Originally Posted by zibibbo
e le trasmette illegalmente a livello nazionale :rolleyes: (per completezza)
... bella proprio la differenza :eek:
non sto a leggere tutte ste cose... ma davvero paragoni biagi a fede :confused:


ma no, che dici? rete4 da lavoro ad un sacco di gente! vorrai mica che chiuda o si trasferisca sul satellite e lasci a casa un sacco di lavoratori???

Mi ripeto...chi ha detto mai che per essere un buon giornalista, bisogna per forza essere imparziali??
A questo punto, crofiggiamo pure il maestro INDRO!! ma suvvia....Fede....

breunzo 11-04-2007 02:04 PM

Il giornalista imparziale non esiste perchè non sarebbe un giornalista ma un semplice cronista, per il quale non occorre alcuna dote intellettuale. Il giornalista è colui che racconta la storia dal suo punto di vista mettendoci il suo marchio culturale. Che vuol dire imparziale? Puoi raccontare di tutto basta che non racconti ciò che può intaccare l'onore di qualcuno o che possa svegliare le coscienze in questo mare di disinformazione? Io certamente non gioisco se giornalisti vengono epurati, indipendentemente dal loro colore politico, reputo che ci sia spazio per tutti in una televisione pubblica e tutti hanno diritto di poter scegliere il programma che più aggrada. E che ci sia pluralismo anche nel settore privato che ormai è in mano ad un monopolio, violando di fatto la Costituzione e la sentenza della Corte costituzionale, nonchè il tanto conclamato liberismo. Dovrei e vorrei dimenticare le comparse televisive, prima delle elezioni, dell'ex presidente del consiglio in ognidove, da Biscardi ad Uno mattina, e nello stesso giorno per "La prova del Cuoco". Allora chi ha peccato scagli la prima pietra! L'abuso del mezzo televisivo deriva dal monopolio (pubblico e privato) esistente. Se tutti, in modo assoluto, avessero la possibilità di utilizzare, di denunciare, di informare senza censure, vivremmo certamente in un Paese migliore e democratico.


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