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Potrebbe esserci una novità clamorosa per il processo che ha avuto una forte eco internazionale negli ultimi giorni. Tomas Norstrom, uno dei giudici del tribunale di Stoccolma che ha condannato gli animatori di Pirate Bay (il portale svedese che agevola scambio di file tra gli utenti di Internet) a un anno di reclusione e al pagamento di 30 milioni di corone svedesi (2,68 milioni di euro), sarebbe in palese conflitto di interessi.

Secondo quanto detto da una radio svedese, il magistrato è membro di un’associazione svedese per la tutela del copyright. Associazione di cui peraltro fanno parte anche due persone che nel corso del processo rappresentavano gli interessi di imprese dell’intrattenimento. Ora gli avvocati di Pirate Bay colgono la palla al balzo: il processo, secondo i “pirati”, è da rifare. La conferma della notizia segnerebbe di certo un punto a favore dei pirati nella battaglia economica e culturale che si combatte intorno al file sharing e al copyright

fonte: blitzquotidiano.it