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2008, i beatles su internet


16/11/2007

McCartney: "Nel 2008 i Beatles su Internet"

In realtà ci sono già da parecchio tempo.

"Ci siamo quasi. Sono praticamente sicuro che avverrà il prossimo anno, nel 2008". Che cosa? Ma la distribuzione del catalogo dei Beatles su Internet, ovviamente. Sono parole di Paul McCartney, le trovate in questa Reuters pubblicata oggi. La vendita dei brani dei Beatles online è uno dei tormentoni più noiosi nella storia della musica digitale. Neanche Godot si era fatto aspettare così tanto. Adesso che anche i Led Zeppelin hanno preso la stairway to heaven di iTunes, i Fab Four sono praticamente gli unici big della musica pop internazionale a non aver ancora dato il via libera per la distribuzione (ufficiale) delle loro canzoni sul Web. Forse rimane anche Garth Brooks, ma quella è una faccenda che riguarda soprattutto gli americani del Midwest.
Dietro al ritardo ovviamente ci sono ragioni squisitamente economiche: Paul McCartney, Ringo Starr, le vedove di John Lennon e George Harrison, la Emi, la Apple Corporation (l'etichetta discografica dei Beatles), la Apple (quella di Steve Jobs), gli altri negozi online e chissà quante altre parti in causa non sono ancora riuscite a trovare l'accordo definitivo. Un accordo che viene cercato e sbandierato almeno da cinque anni.
Tutto questo vorrebbe dire che, ufficialmente e soprattutto legalmente, le canzoni dei Beatles non dovrebbero circolare online. Non fosse che il mondo va avanti, soprattutto quello di Internet. Trasferite dai cd originali, condivise sulle reti P2P, vendute su siti borderline come il russo AllofMp3, le varie Yesterday, Help! e Let It Be sono già entrate a far parte tranquillamente del corredo digitale degli appassionati di musica. Prima che i Radiohead si inventassero l'operazione In Rainbows, i Beatles erano di gran lunga gli artisti più ascoltati sui computer degli utenti della comunità Last.fm. Per scaricare Abbey Road da eMule si impiegano sì e no dieci minuti e se si potesse mai fare una ricerca credibile sulla band più gettonata sugli iPod di tutto il mondo probabilmente il quartetto di Liverpool sarebbe alla prima posizione.
Insomma, lo sanno tutti, anche i Rolling Stones: i Beatles su Internet ci sono già. E più passa il tempo, più le loro canzoni si moltiplicano, più persone le inseriscono nelle proprie collezioni digitali, più diminuisce l'impatto economico della loro tanto attesa distribuzione ufficiale nei negozi. Certo, nelle prime settimane di vendita ufficiale su iTunes, Amazon e Napster ci sarà il botto. Ma quanto durerà? Vale davvero tutto questo teatrino?

davvero, ma chi se ne frega, vero jwllives?


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