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La7 licenzia Daniele LuttazziMILANO — Questa volta il martire della censura ha fatto un clamoroso autogol. Perché quando la satira diventa offesa, volgarità, insulto irriferibile, la libertà non c'entra più nulla. «La direzione de La 7 — si legge in una nota dell'emittente — ha deciso di sospendere la messa in onda dello spettacolo di satira Decameron di cui è protagonista Daniele Luttazzi». La nuova puntata sarebbe dovuta andare in onda stasera, come avviene da tre settimane, ma gli insulti pesantissimi rivolti dal comico, una settimana fa, a Giuliano Ferrara, storico collaboratore della rete, hanno fatto sì che la situazione precipitasse. «Con Daniele Luttazzi — spiega la nota de La 7, arrivata ieri in tarda serata — è stato stipulato un contratto che garantiva la sua più totale libertà creativa, come dimostrato dalle puntate fin qui andate in onda.
Di questa libertà era necessario fare un uso responsabile, cosa che non è avvenuta. Infatti nella puntata di sabato scorso, replicata giovedì, Daniele Luttazzi ha gravemente insultato e offeso Giuliano Ferrara, che con la stessa La 7 collabora da anni come co-conduttore di Otto e mezzo. Le espressioni usate sono palesemente in contrasto con la satira e si configurano come una provocazione alla dignità e all'onore personale di un nostro collaboratore. La 7 si riserva anche di considerare la questione sotto il profilo legale per i possibili danni di immagine, trattandosi di una emittente fondata sul binomio inscindibile di libertà e responsabilità verso le persone così come verso il pubblico». Era del tutto impossibile sorvolare su un episodio di tale gravità, tanto che la frase testuale non è pubblicabile. Luttazzi, nella puntata di sabato scorso, stava parlando di Berlusconi in questi termini: «Ha avuto il coraggio di dire che lui, in fondo, era contrario alla guerra in Iraq». Si è allora chiesto il comico: «Come si fa a sopportare una cosa del genere? ». E si è dato una risposta lieve e ironica... Ha spiegato di avere «un proprio sistema »: pensare «a Giuliano Ferrara dentro la vasca da bagno », mentre su di lui compiono atti volgari, Berlusconi, Dell'Utri, Previti e pure la Santanché sul finale in versione sadomaso. Così dopo tre puntate dove il linguaggio di Luttazzi non ha mai lasciato nulla all'immaginazione, sono scesi in campo i vertici dell'emittente per tutelare la dignità di uno dei volti più noti de La 7 e per salvaguardare l'immagine della stessa televisione. E dire che tutto era cominciato sotto i migliori auspici: il direttore di La 7 e Mtv, Antonio Campo Dall'Orto, poco prima dell'estate annunciava: «Sono più che mai felice del suo ritorno in tv, avvenuto fin troppo tardi, anche perché ormai la satira è assente dal piccolo schermo». Campo Dall'Orto nella conferenza stampa di presentazione di Decameron aveva ribadito di aver garantito al comico totale libertà e carta bianca. «Farà un programma di satira simile al suo ultimo "Barracuda"». Maria Volpe corriere.it Ecco la frase che ha fatto infuriare i vertici de La7: "Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema, penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli p... addosso, Previti che gli c... in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti". repubblica.it mi dispiace,a me luttazzi piace,ma questa volta ha usato parole forti |
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