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Old 12-27-2007, 11:21 AM
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11/9, la cia ha ingannato


la cia ha distrutto documenti importanti relativi agli interrogatori di terroristi pre 11 settembre.

La Cia non diede alla commissione indipendente di inchiesta sull’11 settembre tutti i documenti che possedeva sull’attacco terroristico che causò quasi tremila vittime. Ad affermarlo è Thomas Kean, co-presidente con Lee Hamilton della commissione sull’11 settembre che concluse i lavori nell’estate 2004, secondo il quale «fu errata» la decisione della Cia di non consegnare i video relativi a centinaia di ore di interrogatori di Abu Zubaydah e Abd al Rahim al-Nashiri, due membri di Al Qaeda catturati nel 2002.

L’avvenuta distruzione di queste registrazioni è al centro di un braccio di ferro fra il Congresso di Washington e il governo federale per via del fatto che alcuni leader democratici sospettano la Cia di aver voluto far sparire i nastri in quanto mostravano l’uso ricorrente della tecnica di interrogatorio nota come «waterboarding» - annegamento simulato - a loro avviso equiparabile alla tortura, in violazione della Convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. Tanto la Cia che il vicepresidente Cheney (io lo odio questo ) negano tale equiparazione mentre il presidente George W. Bush (e questo ) ha detto in ripetute occasioni di non volersi pronunciare sul caso dei nastri scomparsi - o distrutti - «fino a quando sarà in corso l’inchiesta».

Adesso la novità sta nel fatto che nel contenzioso entra Phipil Zelikow, ex direttore esecutivo della commissione di inchiesta sull’11 settembre, firmando un memorandum nel quale si chiedono «ulteriori accertamenti» per verificare se la Cia abbia «violato le leggi federali« non rendendo pubblica l’esistenza dei video. La tesi di Zelikow si basa sul fatto che la commissione indipendente domandò alla Cia di consegnare «documenti», «rapporti» e «informazioni» frutto degli interrogatori sui detenuti di Al Qaeda e dunque anche i video dei due terroristi rientravano nella richiesta. La Cia invece sostiene che poiché la commissione non chiese mai specificatamente i nastri video sugli interrogatori dei due non vi fu violazione delle leggi federali.

«Che il comportamento della Cia sia stato illegale o meno, è stato sicuramente errato» ribattono Kean e Hamilton. Il memorandum di Zelikow, di cui ha svelato l’esistenza il New York Times, è destinato a riproporre le richieste di quel gruppo di famigliari delle vittime degli attacchi dell’11 settembre 2001 che da tempo chiedono una riapertura dell’inchiesta considerando «incompleto» il rapporto del 2004 per via delle lacune su molti aspetti, come ad esempio la carenza di informazioni su come riuscirono i 19 kamikaze a muoversi con facilità sul territorio degli Stati Uniti nei giorni e nelle settimane precedenti al sequestro dei quattro aerei che sarebbero poi stati trasformati in missili.

Le polemiche sull’operato della Cia nella vicenda dei nastri si sovrappongono ai crescenti malumori per le indiscrezioni sul nuovo progetto di banca dati destinata ad essere creata dall’Fbi: sarà stanziato almeno un miliardo di dollari per la realizzazione di un imponente archivio con le informazioni biometriche di cittadini americani e stranieri per consentire il più veloce svolgimento delle indagini.

Per l’Unione per le libertà civili «la banca dati mondiale consentirà di rafforzare capacità di sorvegliare la società, indipendentemente dalla nazionalità degli individui». L’Fbi da parte sua ha affidato ai portavoce il compito di respingere tali accuse, spiegando che la «banca dati globale» sarà frutto della somma delle informazioni biometriche raccolte nell’ambito delle indagini sul terrorismo svolte in tutto il mondo dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 come anche di quelle ottenute negli ultimi anni da oltre 1,5 milioni di cittadini iracheni ed afghani, schedati dalle forze americane a fini di sicurezza. Restano tuttavia da sciogliere alcuni interrogativi, a cominciare dall’uso dei dati dei visitatori europei in arrivo e in transito negli Stati Uniti, che possono al momento essere adoperati dalle agenzie per la sicurezza americane sono nel rispetto di rigidi parametri concordati con le parigrado istituzioni europee nell’ambito di un protocollo di intesa del quale al momento non sono previste revisioni.

si sa che io non sono anti usa a scatola chiusa. ma queste vicende mi fanno inorridire. meditiamo gente, meditiamo.

Last edited by corso : 12-27-2007 at 11:24 AM.


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