inter in rosso
l`inter per vincere sperpera milioni di milioni. :eek: :eek: :eek: :p
Senza le perdite della società di Moratti la serie A sarebbe in attivo I diritti tv rappresentano oltre il 50% delle entrate dei club maggiori Inter pecora nera dell'Azienda calcio con un "rosso" di 206 milioni Le altre big migliorano i conti e ridimensionano il monte-stipendi dei giocatori di ETTORE LIVINI la repubblica MILANO - L'Inter dei grandi numeri conferma anche nella Serie A dei bilanci la sua incapacità di essere normale. Schiacciasassi sul campo - dove nel 2007 hanno raccolto una media di 2,48 punti a partita, il massimo degli ultimi tre quarti di secolo - i nerazzurri sono riusciti a polverizzare un record decisamente meno glorioso anche sul fronte finanziario: quello delle perdite. Il bilancio 2006-2007 della squadra di Massimo Moratti si è chiuso con un passivo monstre di 206 milioni, obbligando il presidente a staccare l'ennesimo assegno da 105 milioni per tenere in piedi il club e interrompendo dopo tre anni di progressi il virtuoso recupero di redditività dei big del nostro campionato. I conti dei top team (Inter, Milan, Juventus, Roma e Lazio) sono andati infatti in archivio nell'ultimo esercizio con un passivo di 192 milioni, quasi il triplo dell'anno precedente. Senza il buco dei nerazzurri - gonfiato dai 146 milioni di ammortamenti contabilizzati per l'addio allo spalma-perdite - quest'anno le grandi del calcio tricolore avrebbero potuto festeggiare il loro primo risultato positivo (14 milioni di utili al netto dell'Inter) dagli anni bui delle plusvalenze gonfiate. I conti un po' abnormi della squadra allenata da Roberto Mancini nascondono però una realtà complessivamente meno grigia di quanto appaia. Con tutti i suoi difetti genetici - come l'abis**** differenza tra i conti dei grandi e quelli dei piccoli e la dipendenza ormai totale dal piccolo schermo - il calcio di casa nostra sta lentamente viaggiando verso una pseudo-normalità finanziaria. Cinque anni fa il mondo del pallone spendeva 1,8 euro per ogni euro che incassava. Oggi il rapporto per le cinque big si è ridimensionato a un più equilibrato uno a uno. Non solo. Il monte-stipendi, un passo alla volta, continua a ridursi. Nel 2003 le buste paga dei calciatori erano pari al 73,1% delle entrate. Oggi per le grandi della Serie A siamo scesi al 51%, valore che ci avvicina alla media del calcio europeo. E su questo fronte l'Inter, con i 151 milioni pagati alla sua rosa nel 2006-2007, ha strappato l'Oscar della generosità al Milan, sceso a 125 milioni. La radiografia dei conti del calcio tricolore conferma in cifre lo strapotere della tv negli stadi. I diritti per il piccolo schermo - Uefa più campionato - rappresentano ormai più della metà delle entrate (il 53,2%) dei big. Il fatturato garantito da Mediaset, Sky & C. è il quintuplo di quello generato vendendo i biglietti per le partite, un'attività ormai marginale per i club visto che rappresenta "solo" il 12% dei loro ricavi. Sparite le plusvalenze farlocche e ammortizzato l'addio allo spalma-perdite con la partita di giro delle vendite dei marchi - operazione che ha portato nelle casse dei big (Juve a suo onore esclusa) 597 milioni di guadagni "fittizi" - le cinque stelle del nostro campionato hanno imparato a usare la testa anche sul fronte del calciomercato. Qualcuno - leggi la Juventus, costretta a un anno di austerity per la retrocessione targata Calciopoli - l'ha dovuto fare per forza. Le entrate dei bianconeri si sono contratte l'anno scorso del 18% e il bilancio è stato fatto quadrare con le cessioni di Zlatan Ibrahimovic (15 milioni di guadagno) e Zambrotta (11). Ma persino Moratti - dopo gli anni da mangia-allenatori e da collezionista di campioni inutili - ha imparato a muoversi con più oculatezza (l'addio a Oba-Oba Martins ha garantito 14 milioni di guadagno) mentre il parsimonioso Claudio Lotito, costretto dai numeri un po' "bonsai" della Lazio a far le nozze con i fichi secchi, ha portato a casa 10,7 milioni girando Massimo Oddo al Milan. Questa volta però, contrariamente a quello che succedeva solo pochi anni fa, si tratta di soldi veri. E queste oculate campagne acquisti sommate ai milioni delle tv stanno riportando in linea di galleggiamento i bilanci dei top team della Serie A. La Roma, sostenuta pure dai 3 milioni di plusvalenze per la vendita dell'egiziano Mido, ha guadagnato nel 2006-2007 oltre 10 milioni. L'inedita "austerity" di Silvio Berlusconi - da qualche tempo più attento alle spese anche sul fronte rossonero - ha regalato un piccolo profitto persino al Milan, che in perenne attesa del (costosissimo) sogno di Ronaldinho ha archiviato i conti 2006 in nero grazie ai 42 milioni di plusvalenze incassati girando al Chelsea Andriy Shevchenko. E anche la Juve del dopo Moggi - malgrado la Cayenna della serie B - è riuscita a far quadrare il bilancio. All'appello del buon senso finanziario, insomma, manca solo l'Inter. Ma con la squadra in cima alla classifica, il primo derby della stagione in cassaforte e in attesa della sfida stellare con il Liverpool in Champions League, i 206 milioni di perdite, per Massimo Moratti e a maggior ragione per i tifosi nerazzurri, sono un particolare secondario. "Il presidente - riporta l'ultimo bilancio in profondo rosso - ha espresso la sua volontà di supportare anche in futuro, in caso di necessità, la società". |
Beh, comunque sempre Forza Inter..... ;-)
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non è una cosa del tutto nuova corso
è normale che a furia di comprare,i soldi finiscano ora come direbbero in capitale je tocca vennè sennò fa la fine della bella lazio di cragnotti |
Tanto paga Papà Moratti...
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...e tutti noi che abbiamo una macchina e mettiamo benzina :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: |
questa è l'inter! :rolleyes:
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il problema non è l'inter, sono le leggi inique di questo strano paese che permettono tali scempi! una ditta "normale" sarebbe già strafallita, venduta,regalata...invece l'inter vince...torneranno le vacche magre caro massimo....eh! se torneranno......ihihihihi
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è notizia di questi giorni che moratti ha fatto l'aumento di capitale dell'in:mad: per comprare a gennaio... altro che vendere caro shifty! :rolleyes: :cool:
la società in:mad: non dovrebbe esistere già da 4 anni a questa parte! :rolleyes: |
Non solo INTER!!
Negli ultimi 20 anni non solo l"Inter ma piu di mezzo campionato della serie A sarebbe stato dichiarato in fallimento,essendo che questo sport porta nelle casse dello Stato tanti soldi ,l "hanno chiusa a Tarallucci & vino e cosi vissero felici e contenti!! MEDITATE a non spendere piu un € per questa gentaglia! :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
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è vero solo che l'Inter (o l'In :mad: per scriverla alla sefiroth :D ) si è 'leggermente' distinta grazie alle spese folli del suo facoltoso presidente... ...e comunque preoccupati che gli Euro li cacciamo lo stesso noi! :mad: :mad: |
Non vedo lo scandalo in questa notizia...
Se poi un privato, Moratti, risana i debiti a fine anno, che problema c'è?!? :confused: Lo fà Berlusconi e và bene, se lo fà Moratti no, perchè? L'Inter ha venduto il proprio marchio alle banche e lo ha ricomprato per mettere in bilancio una immobilizzazione pluriennale. Dove stà il problema se è tutto lecito?!? (e lo è). Siamo in Italia!!! |
Caro Magiko!!!
Hai ragione! in fin dei conti i soldi li cacciamo noi,io meno di tutti.Moratti con la benzina, Berlusca con i prodotti che noi giornalmente facciamo uso(per la pubblicita fatta nelle sue reti).gli altri presidenti in un modo o nell"altro te li fanno pagare,alla fine e lo zoppo che ci rimise la gamba,in questo caso lo zoppo siamo NOI!!!
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Non solo sarebbe strafallita ecc..., ma tu ben sai che fine fa chi commette il REATO di bancarotta, ecc... AR GABBIO, come dicono a bolzano... |
Poi il caso abbastanza clamoroso degli impicci fatti dalle tre "big": scambi indecifrabili, chi capisce un pochino di calcio (ma proprio poco poco) capisce che lo scambio "alla pari" cannavaro (semplicemente miglior giocatore del mondiale e pallone d'oro) carini (sconosciuto portiere uruguaiano che non si sa che fine abbia fatto), oppure i vari intrecci tra le milanesi come coco, simic, seedorf, pirlo, guglielminpietro, e chi piu ne ha piu ne metta... Serviva a far quadrare i bilanci se non vado errato... Ossia si scambiavano la merce con le plusvalenze... ma si può fare?
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Sì si può fare... Supponiamo che 1 persona abbia 2 aziende. Una società X con una perdita di 50 ma che possiede un marchio e una società Y con un utile di 50. Perciò X= -50 e Y= +50 La società X vende alla società Y il marchio per 100 così da "coprire" la passività e alla fine scriverà in bilancio che è in attivo di 50. X= (-50+100) = +50 Dato che i marchi sono immobilizzazioni pluriennali ammortizzabili per 10 anni, la società Y paga il marchio per il primo anno 10 (100/10anni). Quindi nel suo bilancio di esercizio scriverà Y= (+50-10)= +40 Se osservi i due bilanci sono in attivo ma in realtà i soldi non sono realmente passati perchè sono già spariti prima dell'operazione. In Italia tutto ciò è lecito per via delle numerose falle legali, fiscali e burocratiche. D'altronde lo abbiamo letto tutti cosa è accaduto negli ultimi 10 anni in Italia... [edit] Nel caso di due società con proprietari differenti, se si mettono d'accordo, è ancora più facile... W il paradiso fiscale italiano! :D |
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