Moggi verso le dimissioni
Dopo le pesanti accuse e le inchieste si spacca il fronte dirigenziale della Juve. Nel cda della Ifil in programma nel pomeriggio verranno chieste spiegazioni alla Triade, ma non uscirà niente di ufficiale. Moggi rassegnerà le dimissioni domenica, dopo il probabile 29° scudetto. Poi toccherà a Bettega. Più articolata la posizione di Giraudo, che possiede il 3,6% del pacchetto azionario: l'ad vuole 16 milioni di buonuscita.
E' il giorno della resa dei conti in casa Juve. Un capitolo lungo 12 anni, quanto ha "governato" la Triade, si sta per chiudere definitivamente. Nel cda odierno della Ifil la Triade dovrà dare una spiegazione alla famiglia Agnelli, ma la rivoluzione verrà solo ufficializzata dopo la probabile conquista del 29° scudetto. Scontato l'addio di Moggi, che annuncerà domenica le sue dimissioni, lotterà fino alla fine e difenderà il suo operato Antonio Giraudo, il cui allontamento costerà alla proprietà circa 16 milioni di euro. L'attuale ad potrebbe restare fino a giugno, quando scade il suo mandato, come tutor del suo successore, che è già stato individuato: si tratta di Carlo Sant'Albano, attuale ad dell'Ifil, l'uomo che gestisce il patrimonio Agnelli e conosce cinque lingue. Laureato ad Harward, il 42enne dirigente non vive in Italia ma è un grande tifoso della Vecchia Signora. Nell'opera di ristrutturazione avrà un ruolo importante anche Jean Claude Blanc, che sostituirà Romy Gay nell'area Commerciale. Per il ruolo che è stato di Luciano Moggi, invece, sembra esserci un candidato unico: Franco Baldini, ex ds della Roma. Rimane sempre in bilico la posizione di Fabio Capello, attratto da un triennale offertogli da Massimo Moratti e dall'ennesima sfida della carriera: far tornare il sorriso sui volti dei tifosi dell'Inter, vincendo lo scudetto.
fonte Tgcom
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