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tiolucas73 10-25-2007 01:12 PM

alla faccia della TAV....
 
Intercity più lenti di vent'anni fa
Milano-Roma, quasi un'ora in più. In ritardo un treno su due, Bari e Torino guidano la classifica

MILANO — Simona si presenta al telefono: «Sono un'impiegata che dal 1985 pendola tra Torino e Milano. Mi sapete dire come mai negli anni il costo del mio abbonamento è aumentato (e di tanto) ma la durata del viaggio (in Intercity) non è diminuita? Anzi, è cresciuta di un buon quarto d'ora, quando va bene...». Roberto invece scrive: «Sulla Roma- Napoli quasi tutti i normali Eurostar sono stati deviati sulla nuova linea e promossi a Tav, il biglietto di seconda classe è passato da 25 a 33 euro: rimpiangiamo gli Intercity di pochi anni fa che ci mettevano un'ora e 50 minuti senza fermate mentre ora ci mettono due ore e 40 con quattro fermate ». Le storie da pendolari di Simona e Roberto sono solo alcune di quelle dietro le quali di nasconde la sintesi dell'ultima inchiesta di Altroconsumo sulle carrozze di serie B: «Quelle che una volta su due arrivano in ritardo a destinazione, che una su tre (o poco meno) hanno una porta che non si apre. Ma soprattutto: che quando sono classificate sotto la voce Intercity, viaggiano più lente di vent'anni fa».

L'INDAGINE —E' stata condotta tra giugno e luglio nelle principali stazioni di Roma e Milano, Torino e Bologna, Napoli e Bari. Due settimane di prove sul campo. Mille e 180 treni finiti sotto la lente. Cinque materie d'esame: puntualità, sicurezza, macchinette obliteratrici, sportelli e biglietterie self service. Decine e decine di orari di ieri e oggi messi a confronto. Come quelli degli Intercity: «Nel 1987 l'Ic 531 ci impiegava cinque ore e cinque minuti per andare da Milano a Roma, oggi l'Ic 595 ne impiega ben cinque e 56: in vent'anni il tempo di percorrenza sulla stessa tratta è aumentato di circa cinquanta minuti», afferma Maurizio Amerelli, giurista della rivista Soldi&Diritti di Altroconsumo che ha pubblicato l'indagine. Certo: «Gli Intercity di ieri sono gli Eurostar di oggi nella gerarchia della flotta, ma spesso i primi continuano a essere i più utilizzati dai pendolari che devono sobbarcarsi supplementi per viaggiare su treni declassati a regionali in tutto e per tutto». «Soltanto dal 2001 le tariffe sono aumentate anche del 24%» spiega il responsabile ricerche di mercato dell'associazione Michele Cavuoti. E il portavoce dei pendolari della Torino Milano Cesare Carbonari aggiunge: «Considerando poi che la maggior parte degli Intercity fisicamente sono gli stessi di vent'anni fa "restaurati", che la precedenza sulla linea è sempre data agli Eurostar e che i passeggeri occasionali hanno diritto a rimborsi più limitati (sui regionali nulli), beh, viene da dire: oltre al danno la beffa».

PUNTUALITÀ E SICUREZZA — Non sorprende se poi i treni considerati di serie B sono anche quelli che accumulano più ritardi: «Uno su due non è puntuale, uno su cinque ha un ritardo che supera i quindici minuti », dicono da Altroconsumo. Napoli e Torino sono le città con i convogli più lumaca (solo il 33% rispetta gli orari), Milano invece è la stazione dove le carrozze arrivano più puntuali (68%). L'indagine di Altroconsumo ha messo in evidenza anche un altro aspetto contestato dai pendolari, quello dell'efficienza dei convogli: «Su 48 treni ispezionati, 38 presentavano almeno una porta guasta, e tra questi 23 l'hanno avuta fuori uso per più giorni ». Le stazioni peggiori sono risultate essere Bari e Torino Porta Nuova, la migliore Bologna. «Al di là delle questioni legate alla sicurezza (cosa succede se i passeggeri devono abbandonare rapidamente il treno?), questo aspetto causa anche ritardi».

L'ODISSEA PER UN BIGLIETTO — In un Paese dove la media di chilometri di rotaie per abitante è inferiore a quella Ue, dove l'Alta velocità è ben lontana dall'essere completata e il traffico passeggeri continua a crescere (più 4,8% nel 2006 sul 2005), anche comprare un biglietto può essere un problema. «Le macchinette automatiche sono ben distribuite, quelli che mancano sono gli sportelli con personale — denuncia l'associazione — . Nelle fasce di punta solo il 60% di questi erano aperti, Milano e Napoli le stazioni peggiori». E il biglietto online? «Tutto bene fino a quando non si impongono cambi di orario, rimborsi o co-acquisti con reti internazionali: le denunce non si contano ». Ci si sorprende quindi, si chiede l'associazione dei consumatori, se il treno è al penultimo posto (seguito solo da bus e tram cittadini) quanto a livello di soddisfazione dei passeggeri?

Alessandra Mangiarotti
25 ottobre 2007

fonte corsera, studio di altroconsumo

sheol77 10-25-2007 02:48 PM

Viva le mozzarelle a 300km/h!!!!!!

corso 10-25-2007 04:45 PM

il primo che posta "quando c'era lui....." lo riempio di insulti. :p :D :D

ABNormal 10-25-2007 06:04 PM

Quote:
Originally Posted by corso
il primo che posta "quando c'era lui....." lo riempio di insulti. :p :D :D

quando c'era lui.....
scusami, non ho resistito! :D :D :D

Malcom1875 10-25-2007 07:19 PM

Quote:
Originally Posted by tiolucas73
Intercity più lenti di vent'anni fa
Milano-Roma, quasi un'ora in più. In ritardo un treno su due, Bari e Torino guidano la classifica

MILANO — Simona si presenta al telefono: «Sono un'impiegata che dal 1985 pendola tra Torino e Milano. Mi sapete dire come mai negli anni il costo del mio abbonamento è aumentato (e di tanto) ma la durata del viaggio (in Intercity) non è diminuita? Anzi, è cresciuta di un buon quarto d'ora, quando va bene...». Roberto invece scrive: «Sulla Roma- Napoli quasi tutti i normali Eurostar sono stati deviati sulla nuova linea e promossi a Tav, il biglietto di seconda classe è passato da 25 a 33 euro: rimpiangiamo gli Intercity di pochi anni fa che ci mettevano un'ora e 50 minuti senza fermate mentre ora ci mettono due ore e 40 con quattro fermate ». Le storie da pendolari di Simona e Roberto sono solo alcune di quelle dietro le quali di nasconde la sintesi dell'ultima inchiesta di Altroconsumo sulle carrozze di serie B: «Quelle che una volta su due arrivano in ritardo a destinazione, che una su tre (o poco meno) hanno una porta che non si apre. Ma soprattutto: che quando sono classificate sotto la voce Intercity, viaggiano più lente di vent'anni fa».

L'INDAGINE —E' stata condotta tra giugno e luglio nelle principali stazioni di Roma e Milano, Torino e Bologna, Napoli e Bari. Due settimane di prove sul campo. Mille e 180 treni finiti sotto la lente. Cinque materie d'esame: puntualità, sicurezza, macchinette obliteratrici, sportelli e biglietterie self service. Decine e decine di orari di ieri e oggi messi a confronto. Come quelli degli Intercity: «Nel 1987 l'Ic 531 ci impiegava cinque ore e cinque minuti per andare da Milano a Roma, oggi l'Ic 595 ne impiega ben cinque e 56: in vent'anni il tempo di percorrenza sulla stessa tratta è aumentato di circa cinquanta minuti», afferma Maurizio Amerelli, giurista della rivista Soldi&Diritti di Altroconsumo che ha pubblicato l'indagine. Certo: «Gli Intercity di ieri sono gli Eurostar di oggi nella gerarchia della flotta, ma spesso i primi continuano a essere i più utilizzati dai pendolari che devono sobbarcarsi supplementi per viaggiare su treni declassati a regionali in tutto e per tutto». «Soltanto dal 2001 le tariffe sono aumentate anche del 24%» spiega il responsabile ricerche di mercato dell'associazione Michele Cavuoti. E il portavoce dei pendolari della Torino Milano Cesare Carbonari aggiunge: «Considerando poi che la maggior parte degli Intercity fisicamente sono gli stessi di vent'anni fa "restaurati", che la precedenza sulla linea è sempre data agli Eurostar e che i passeggeri occasionali hanno diritto a rimborsi più limitati (sui regionali nulli), beh, viene da dire: oltre al danno la beffa».

PUNTUALITÀ E SICUREZZA — Non sorprende se poi i treni considerati di serie B sono anche quelli che accumulano più ritardi: «Uno su due non è puntuale, uno su cinque ha un ritardo che supera i quindici minuti », dicono da Altroconsumo. Napoli e Torino sono le città con i convogli più lumaca (solo il 33% rispetta gli orari), Milano invece è la stazione dove le carrozze arrivano più puntuali (68%). L'indagine di Altroconsumo ha messo in evidenza anche un altro aspetto contestato dai pendolari, quello dell'efficienza dei convogli: «Su 48 treni ispezionati, 38 presentavano almeno una porta guasta, e tra questi 23 l'hanno avuta fuori uso per più giorni ». Le stazioni peggiori sono risultate essere Bari e Torino Porta Nuova, la migliore Bologna. «Al di là delle questioni legate alla sicurezza (cosa succede se i passeggeri devono abbandonare rapidamente il treno?), questo aspetto causa anche ritardi».

L'ODISSEA PER UN BIGLIETTO — In un Paese dove la media di chilometri di rotaie per abitante è inferiore a quella Ue, dove l'Alta velocità è ben lontana dall'essere completata e il traffico passeggeri continua a crescere (più 4,8% nel 2006 sul 2005), anche comprare un biglietto può essere un problema. «Le macchinette automatiche sono ben distribuite, quelli che mancano sono gli sportelli con personale — denuncia l'associazione — . Nelle fasce di punta solo il 60% di questi erano aperti, Milano e Napoli le stazioni peggiori». E il biglietto online? «Tutto bene fino a quando non si impongono cambi di orario, rimborsi o co-acquisti con reti internazionali: le denunce non si contano ». Ci si sorprende quindi, si chiede l'associazione dei consumatori, se il treno è al penultimo posto (seguito solo da bus e tram cittadini) quanto a livello di soddisfazione dei passeggeri?

Alessandra Mangiarotti
25 ottobre 2007

fonte corsera, studio di altroconsumo



Sicurmante Trenitalie e ancor di più RFI hanno le lror responsabilità,come ne ha la politica degli utimi 20 anni che non le ha finanziate a dovere, maanche Altroconsuno,Adiconsum ed altre associazioni di consumetori e pendolari non ne sono esenti. Le fermate in più per IC ed ES* le han volute loro e fortemente!!!
Approfondirò l'argomento nel mio blog!
certo che se continuiamo ad osteggiare la TAV la situazione non potrà che peggiorare! Ma quali mozzarelle a 300km/h: Grillo non ha capito nulla della TAV.

ELJ 10-25-2007 07:55 PM

Quote:
Originally Posted by Malcom1875
Sicurmante Trenitalie e ancor di più RFI hanno le lror responsabilità,come ne ha la politica degli utimi 20 anni che non le ha finanziate a dovere, maanche Altroconsuno,Adiconsum ed altre associazioni di consumetori e pendolari non ne sono esenti. Le fermate in più per IC ed ES* le han volute loro e fortemente!!!
Approfondirò l'argomento nel mio blog!
certo che se continuiamo ad osteggiare la TAV la situazione non potrà che peggiorare! Ma quali mozzarelle a 300km/h: Grillo non ha capito nulla della TAV.


....NOI in VALLE DI SUSA......continueremo a dire che..........SARA' DURA......................
...IL TAV NON LO VOGLIAMO.......

magikoMILAN1982 10-25-2007 08:10 PM

ci sei anche tu quà in mezzo?? :D :D



e qui i motivi:


corso 10-25-2007 11:09 PM

Quote:
Originally Posted by ABNormal
quando c'era lui.....
scusami, non ho resistito! :D :D :D



:D :D :D :D :D :D

caneca80 10-26-2007 09:07 PM

Per magikoMILAN1982 & C.
 
Lui forse no ma io si.
La TAV o Tac che dir si voglia e una emerita presa per il cool che serve solo a qualcuno per arriccirsi sempre di più.

Ricordate che in Val Susa abbiamo fatto casino per tutta Italia ( quella che paga le tasse) non solo per noi, avremmo potutto accontentarci di prenderci una bella somma sotto forma di indennizzi, anche se "tangente" che è il termine più appropriato, e non credo proprio che lo faremo mai.

A SARA DURA!

NO TAV PER SEMPRE!

Malcom1875 10-26-2007 09:10 PM

Quote:
Originally Posted by ELJ
....NOI in VALLE DI SUSA......continueremo a dire che..........SARA' DURA......................
...IL TAV NON LO VOGLIAMO.......


Visto che abito a Torino la prox volta che protestate vengo su in valle e rompervi il cool :D a tutti! Scherzo! Però una controprotesta la faccio stavolta!!! :D Siete solo degli egoisti che pensano solo a se stessi (tra l'altro la valle non ha nulla da guadagnare a dire no!) e se ne fregano della nazione: se potessi vi espellerei dall'Italia!


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