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![]() "Un onorevole su tre fa uso di droghe" Test delle Iene su 50 parlamentariDiversi deputati e senatori sono stati sottoposti, a loro insaputa, al "drug wipe" una prova quasi infallibile. Quattro positivi alla cocaina, 12 alla cannabis
"Un onorevole su tre fa uso di droghe" Test delle Iene su 50 parlamentari I risultati saranno presentati nella trasmissione in onda domani sera alle 21 ROMA - Droga in parlamento? Il test sui deputati effettuato, con uno stratagemma, dalle Iene, rischia di innescare una miccia politica. Con il radicale Daniele Capezzone che commenta caustico: "Io l'ho sempre detto..." e Alessandra Mussolini che pretende i nomi dei consumatori. Il test - eseguito su 50 deputati, a loro insaputa, e i cui risultati verranno presentati nella prima puntata della nuova serie del programma (domani sera alle 21 su Italia 1) potrebbe creare non poco imbarazzo nei palazzi della politica: un onorevole su tre fa uso di stupefacenti, prevalentemente cannabis, ma anche cocaina. Questo il dato: il 32% degli 'intervistati' è risultato positivo: di questo il 24% (12 persone) alla cannabis, e l'8% (4 persone) alla cocaina. L'esame è il drug wipe, un tampone frontale che, spiega Davide Parenti, capo autore delle Iene, "ha una percentuale di infallibilità del 100%". I deputati sono stati avvicinati con la scusa di un'intervista. poi, una finta truccatrice, si accorgeva che la fronte dell' intervistato era "troppo lucida" e tamponava. In realtà l'ignaro si era sottoposto, senza saperlo, al test che svela se si è fatto uso di stupefacenti nelle ultime 36 ore. "Il test - spiega sempre Parenti - è infallibile al 100% se si sono assunte sostanze stupefacenti nelle ultime 36 ore. Il che vuole dire che basta averne fatto uso più di due giorni prima per risultare negativi. L'errore, piuttosto, può essere fatto per difetto: può succedere che il test non rilevi chi ha fatto uso di cannabis coca o altro ma non che risulti positivo se qualcuno è pulito". Nel servizio-inchiesta non si riconosceranno i deputati sottoposti al test: "Noi stessi non sappiamo chi, dei 50 testati, sono i 'positivi'. Per noi la parte interessante non è la violazione, ma il dato percentuale". Ed è proprio sull'anonimato che punta il dito la battagliera Mussolini: "Vogliamo sapere chi tra i rappresentanti del popolo usa droga, come e da chi la compra ma soprattutto se la vende: ci manca solo l'onorevole 'pusher'". E tanto per far capire che non scherza la leader di Azione Sociale ha già attivato una petizione online sul sito del partito da presentare ai presidenti delle Camere. Più scanzonato Capezzone: "Leggo dello stratagemma usato da 'Le Iene', cui vanno i miei complimenti. Dal canto mio, ho sempre detto che, se un cane poliziotto entrasse in alcuni luoghi della 'politica ufficiale', prima gli andrebbe in tilt il naso e poi si arrenderebbe...". repubblica.it (9 ottobre 2006) http://www.iene.mediaset.it/ Last edited by breunzo : 10-09-2006 at 06:00 PM. |
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![]() veto sul servizio delle IeneDroga tra i politici, stop alle Iene
Il garante per la privacy vieta di mandare in onda il test condotto su 50 onorevoli: «È stata violata la privacy» ROMA - Bloccate le Iene. Niente servizio sull'uso di droga tra i parlamentari italiani. Lo stop alla trasmissione di Italia 1 è arrivato dal Garante per la privacy. E così il test effettuato su 50 onorevoli, secondo il quale uno su tre fa uso di sostanze stupefacenti, questa sera non andrà in onda. Immediata la protesta di Davide Parenti, papà e autore della trasmissione: «Andiamo in onda da dieci anni rispettando la privacy di tutti, perfino dei guaritori filippini e dei ladri di motorini, figuriamoci quella dei deputati». LE REAZIONI - Il servizio aveva provocato una serie di reazioni contrastanti. Il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, aveva parlato di «pessima trovata pubblicitaria». Il segretario dei Radicali Italiani, Daniele Capezzone, aveva fatto invece i complimenti alle 'Iene' e aveva accusato «i finti stupiti e i 'caduti dalle nuvole'». Daniela Santanché, di Alleanza Nazionale, aveva chiesto l'intervento di Fausto Bertinotti. Ironico era stato il commento del capogruppo vicario della Dc alla Camera dei deputati, Giampiero Catone: «Serve una legge antidoping per i provvedimenti importanti come la legge finanziaria». «NO ALLA CENSURA» - Nuova serie di reazioni dopo la decisione del Garante. «Siamo al regime. La censura su una inchiesta giornalistica è grave e la denuncerò al Parlamento europeo» dichiara Alessandra Mussolini, di Alternativa Sociale. «Rispetto molto il garante, ma chiedo di 'liberare' e 'dissequestrare' le Iene» afferma Capezzone, che aggiunge: «La privacy vale, ma la libertà di informazione vale anche di più. Dico no alla censura». Secondo il ministro per la Famiglia, Rosy Bindi, «alle Iene sono un po' imbroglioni, ma se i miei colleghi non facessero uso di droghe, non si vedrebbe». Italo Bocchino, di Alleanza Nazionale, afferma che «la decisione del Garante è in linea con la normativa vigente, ma gli effetti della sospensione della trasmissione rischiano di essere anche peggiori dell'incauta trovata delle Iene. A questo punto- aggiunge - è opportuno che i 50 interessati diano la loro liberatoria per mandare in onda le interviste. Io sono pronto a firmare». Fonte: corriere.it |
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![]() Vergognaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
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![]() Ce voleva il test delle iene per saperlo???
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![]() vedrete che presto girera' su youtube o simili
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