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![]() Palermo - Genoa 2-3Palermo - Genoa 2-3
Terza sconfitta consecutiva per il Palermo, che capitola in casa contro il Genoa, vittorioso con il risultato di 3-2, frutto delle reti di Amauri su rigore, Figueroa, Milanetto, Konko e ancora Amauri. Un destino in 90 minuti. Il Palermo arriva alla vigilia di Pasqua nel momento più delicato della stagione con una partita, quella contro il Genoa, crocevia fondamentale per squadra e tecnico. E la gara, che sa di battaglia sul filo dei nervi, si gioca in un ‘Barbera’ diviso tra la diffidenza e la passione. Giocare senza paura l’imperativo da seguire, vincere l’obiettivo da raggiungere in una gara dai punti pesantissimi. E l’importanza della partita contro il Genoa si concretizza in un blocco tattico nei primi minuti del match. L’undici di Guidolin parte un po’ contratto, lasciando le prime iniziative ai rossoblu, che si rendono pericolosi al 4’ con un corner di Leon e al 7’ con una conclusione ravvicinata di Sculli, entrambi netutralizzati da Fontana. Dopo una fase di studio, nel quale le due squadre lottano a centrocampo senza mai affondare il colpo, è il Palermo a farsi avanti con una girata dal limite di Amauri su cross da destra di Zaccardo, che termina fuori misura. Al 22’ arriva la svolta della gara: Cavani scappa sulla destra ed entra in area, Santos in ritardo lo stende e Tagliavento assegna il rigore per il Palermo. Sul dischetto si porta Amauri, che batte Scarpi con un preciso rasoterra e va, insieme ai compagni, ad abbracciare Guidolin. Acquisito il vantaggio, si pensa che i padroni di casa possano giocare con più scioltezza, ma vengono penalizzati dall’infortunio di Cavani, che dopo essersi fatto male nell’azione del calcio di rigore è costretto ad abbandonare il campo sostituito da Jankovic, e dall’immediata reazione del Genoa che, dopo appena cinque minuti, conquista il pari: Leon salta Zaccardo e parte in contropiede, quindi serve sulla destra Figueroa che di sinistro tira a girare, la palla sbatte sul palo e si insacca. Con le squadre di nuovo in parità, il ritmo cala e si registrano solo due occasioni importanti: una botta su punizione di Jankovic da quaranta metri al 35’, alla quale Scarpi si oppone con i pugni, e una conclusione ravvicinata di Figueroa al 47’ che Fontana respinge. La prima frazione di gioco si chiude quindi sul risultato di 1-1. Nella ripresa sembra entrare in campo un Palermo ben più voglioso e determinato rispetto alla prima frazione di gioco e le conseguenze di vedono già al 2’, quando Scarpi deve bloccare una conclusione dal limite di Bresciano, quindi al 4’, quando l’estremo rossoblu deve allungare in corner una tiro di Guana dal limite, deviato nel mucchio. Ma l’euforia dei rosa dura poco, perché al primo affondo gli ospiti si portano in vantaggio con Milanetto che, solo al centro dell’area piccola, deposita in rete un cross basso dalla sinistra di Figueroa. La gara si mette improvvisamente in salita per gli uomini di Guidolin che, inaspettatamente, sono costretti a rincorrere, ma non si perdono d’animo e provano in ogni modo a riagguantare il pari. Ci tentano Jankovic, che al 7’ timbra la traversa con un siluro al volo dal limite destro e al 14’ sfiora il palo con un diagonale dalla destra, e Bresciano, che impegna Scarpi con un rasoterra dal limite, ma poichè il destino è beffardo alla prima occasione gli ospiti siglano il tris: minuto 16, su un corner calciato dalla sinistra Konko salta più in alto di tutti e devia alle spalle di Fontana. Sotto di due gol, il Palermo perde entusisamo, condizionato anche dalla disapprovazione del pubblico del ‘Barbera’, ma tenta comunque una timida reazione facendosi vedere dalle parti di Scarpi al 25’ con una conclusione di Balzaretti che, dopo la respinta dall’estremo genoano, termina sulla testa di Zaccardo, il quale non riesce ad inquadrare la porta. I rosa si fanno ancora vedere in avanti al 32’ con Tedesco che, servito da Simplicio in rovesciata, manda alto di testa da pochi passi, e continuano a spingere nel vano tentativo di riaprire la gara, complice un Genoa che ormai sta tutto chiuso in difesa, pronto a ripartire in contropiede. Gli ultimi minuti di gioco vedono ancora il Palermo protagonista di qualche sterile sortita in attacco, anzi è il Genoa che, al 45’, sfiora la quarta marcatura con Rossi, il cui colpo di testa da distanza ravvicinata viene prodigiosamente respinto da Fontana, mentre, proprio allo scadere, arriva l’ormai tardiva rete del 2-3, siglata da Amauri che batte Scarpi con un bel tiro dal limite dell’area al termine di un’azione di contropiede. Finisce dunque 3-2 per il Genoa, un ko pesantissimo per i rosa, che rimangono inchiodati a quota 36 punti e restano da soli in dodicesima posizione in classifica. www.ilpalermocalcio.it |
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![]() mamma mia. e` crisi profonda. il palermo invece di guidolin dovrebbe cambiare il presidente.
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![]() Tedesco: "Abbiamo lottato fino alla fine"Tedesco: "Abbiamo lottato fino alla fine"
"Ho un solo rammarico: di non essere riusciti a riaprire la partita. Io ho avuto due o tre occasioni importanti, una Simplicio, Jankovic e Bresciano sono stati due leoni, poi ci si son messi pure pali e traverse". Giovanni Tedesco analizza la partita contro il Genoa costata la sconfitta alla compagine rosanero, ferma a 36 punti in classifica. "Purtroppo dobbiamo commentare una sconfitta, il Genoa ha meritato di vincere. Abbiamo da capire una cosa: il Genoa scendeva in porta e segnava un gol, noi prima di buttarla in rete dovevamo fare dieci tiri. Vuol dire che c'è qualcosa che non va, non è solo colpa della difesa, semmai di tutti. La squadra ha lottato fino alla fine e la gente se ne è accorta, ci è stata vicina e deve continuare a farlo. La Serie A è un patrimonio comune: nostro e del nostro pubblico. Siamo in una zona della classifica che ancora non costituisce un pericolo, ma il calcio riserva tante sorprese e dobbiamo lottare per il nostro campionato www.ilpalermocalcio.it |
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![]() Balzaretti: “Tocca a noi tirarci fuori da questa situazione”Balzaretti: “Tocca a noi tirarci fuori da questa situazione”
“Sicuramente non stiamo attraversando un periodo fortunato perché come è vero che a Parma avevamo giocato davvero male lo stesso non si può dire oggi”. Federico Balzaretti non cerca alibi ma fa una disanima lucida dell’attuale momento del Palermo. “Gli episodi ci sono stati tutti contro e senza sapere come ci siamo trovati sotto per 3-1. Ci gira tutto male ma tocca a noi cercare di tirarci fuori da questa situazione e per farlo bisognerà ripartire dallo spirito dimostrato nel secondo tempo. Dovremo mettercela tutta sino alla fine e sono sicuro che riusciremo a salvarci, del resto stagioni così possono capitare. Clima impossibile? Nella maniera più assoluta non do alcuna colpa all’ambiente. In campo andiamo noi e se la situazione è questa è perché magari in alcune circostanze abbiamo deluso i nostri tifosi”. www.ilpalermocalcio.it |
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![]() Per Cavani trauma contusivo-distorivo
Trauma contusivo-distorsivo all’articolazione tibio-tarsica sinistra. È questa la diagnosi dell’infortunio occorso al 22’ del primo tempo all’attaccante del Palermo, Edinson Cavani. L’esame radiografico ha comunque escluso lesioni ossee e le sue condizioni verranno rivalutate alla ripresa degli allenamenti quando verrà deciso se effettuare ulteriori indagini strumentali. www.ilpalermocalcio.it |
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![]() occhio che la quota salvezza si stà alzando
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![]() ancora due vittorie ed il palermo e` tranquillo. 42 punti, come dice picchio de sisti, e` il minimo della salvezza.
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![]() ciao a tutti voi io penso che il palermo questanno va in serie b se perde ancora due partite e con questo il nostro presidende si deve fare le sue valigie e andare via da palermo per che e corpa sua se scendiamo di categoria non del nostro guidolin e per che non compra giocatori che vanno non questa schifeza che abbiamo fontana deve andare via non vede che fa dele papere nella nostra porta per me sarebe bene metere agliardi in porta e poi la nostra difesa tutta da cambiare visto che fa aqua da tutte le parti per non parlare dei nostri attacanti calog33
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![]() Uova, fischi e querele per Guidolin finisce quiUova, fischi e querele
per Guidolin finisce qui <B>Uova, fischi e querele<br>per Guidolin finisce qui</B> ![]() I giocatori abbracciano Guidolin dopo il gol PALERMO - Prima della partita, le uova contro il bus della squadra. Al gol del Palermo, i giocatori che vanno ad abbracciare Guidolin. Alla fine, i fischi di un pubblico critico per tutto il match. In serata, le accuse del tecnico alla società: "La contestazione è stata organizzata, abbiamo giocato in un clima infernale". Controreplica del presidente Zamparini: "Ha detto il falso, lo querelo". Dopo un sabato del genere, non poteva finire bene. E così l'allenatore è di nuovo vicino all'esonero, e rischia di prendersi anche la querela di un gruppo di tifosi. Nel giorno di Pasqua, il club ha rilasciato un duro comunicato: "Il Palermo si dissocia completamente dalle affermazioni di Guidolin, denunciandone la assoluta gravità. Le stesse dichiarazioni hanno, infatti, offerto alla intera platea televisiva un quadro fuorviante e ingeneroso nei confronti di quel pubblico che - nonostante l'andamento deludente della stagione - ha continuato ad incitare, al di là di sporadiche e civili manifestazioni di dissenso, anche oggi a risultato già compromesso. Inoltre, il riferimento ad una presunta premeditazione e/o organizzazione di tali manifestazioni di dissenso, favorisce il sospetto di una regia occulta che danneggia irrimediabilmente l'immagine della intera tifoseria palermitana - se riferita ai tifosi - o quella della Società - se riferita a quest'ultima". Segue minaccia di querela e una frase finale indicativa: "La società si riserva, alla luce della gravità dei fatti sopra descritti, ogni decisione in merito alla conduzione tecnica della squadra". A margine, dichiarazioni bellicose dei tifosi sui siti specializzati. "Stiamo valutando l'ipotesi di chiedere i danni morali e di immagine verso una tifoseria esemplare". Uova escluse, naturalmente. A questo punto, Guidolin chiama l'Ansa per chiarire: "Non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di premeditato. Ho detto solo che non è facile giocare in un clima non ideale". E i giocatori sono evidentemente d'accordo con lui. In ogni caso, è pronto Colantuono, che fu cacciato da Zamparini dopo il 5-0 con la Juve. L'addio di Guidolin è sicuro a fine anno, molto probabile alla ripresa degli allenamenti, martedì. www.repubblica.it |