Online le dichiarazione dei debiti degli italiani del 2005
ROMA - Da oggi tutti potranno vedere le dichiarazioni dei redditi di tutti, dal vicino di casa al vip. L'Agenzia delle Entrate ha messo sul suo sito le dichiarazioni dei redditi 2005 di tutti contribuenti italiani. E' la prima volta che accade, poiché fino ad ora le dichiarazioni potevano essere consultate soltanto presso i comuni. E subito si scatena la polemica. Visco: "Non vedo problemi", i consumatori: "Violata la privacy".
E si apre un piccolo giallo. Alle Entrate sostengono che si tratta di un provvedimento a norma di legge autorizzato dal garante che però smentisce: "L'iniziativa non è mai stata sottoposta all'attenzione del garante della privacy. Il collegio è convocato per il pomeriggio di oggi per esaminare la questione". Le dichiarazioni dei redditi. Per scoprire quanto hanno guadagnato basta andare sulla homepage del sito dell'Agenzia, cliccare su Uffici, poi su elenco uffici e su elenchi nominativi dei contribuenti. Infine su consultazioni elenchi dichiarazioni. Bisogna conoscere la regione della persona che si sta cercando, la provincia e il comune e il gioco è fatto. Si arriva così a scoprire che nel 2005 l'industriale Luciano Benetton dichiarava un reddito imponibile di 1.635.722 euro, mentre il comico Beppe Grillo 4.272.591 e 3.580.995 Roberto Benigni. Tra i volti celebri anche Sabrina Ferilli e Luciana Littizzetto: l'attrice romana nel 2005 dichiarava un reddito di 423.829 euro, mentre la comica torinese 1.824.084. Ovviamente nell'elenco ci siamo tutti, compresi i protagonisti di vicende di cronaca. Scopriamo allora che Olindo Romano, accusato della strage di Erba, dichiarava 18.809 euro. Polemiche. Ma la cosa ha provocato aspre polemiche. L'associazione dei consumatori Adoc, afferma di essere tempestata da telefonate di cittadini preoccupati e impauriti. "E' una palese violazione della legge sulla privacy, la 196/2003, e un pericolo per l'aumento della criminalità e della violenza, dato che sono stati pubblicati dati sensibili sui redditi, ghiotta fonte d'informazione per i criminali", commenta Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc. "E' la dimostrazione palese che la libertà dal regime di sinistra è stato il vero motivo che ha spinto i cittadini italiani e poi di Roma a votare Berlusconi ed Alemanno", accusa un'associazione del Pdl (Popolo della Vita corrente dei Valori). "La Privacy - continua l'associazione - è stata violata a norma di legge". "E' una cosa che non mi sorprende", commenta Matteo Colaninno, esponente del Partito Democratico. "Sono abituato - prosegue - visto che è da anni che vedo le dichiarazioni mie e della mia famiglia pubblicate regolarmente sui giornali. Siamo gli imprenditori più radiografati. Certo - aggiunge - le norme sulla privacy funzionano davvero molto poco ma se il fine è quello di scoraggiare l'evasione allora ben venga". "E' un fatto di trasparenza, di democrazia, non vedo problemi: c'è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm americano", dice il vice ministro dell'Economia Vincenzo Visco. "Era già pronto per gennaio - spiega -, ma per evitare le polemiche in campagna elettorale ho chiesto di pubblicarle più tardi". Dello stesso parere anche il leader radicale Marco Pannella: "E' necessario far prevalere il diritto di sapere piuttosto che quello di essere ignorati". (30 aprile 2008) fonte www.repubblica.it |
Ok il pizzo è giusto!
Bravissimi!!
Veramente intelligenti. Così la 'Ndrangheta, o l'anonima sarda, o i rapinatori albanesi delle ville, o i poveracci rapitori fai-da-te de noialtri, possono andare a colpo sicuro senza dovere sbattersi per cercare chi sicuramente può pagare il riscatto!! Ecchec*****, internet ha favorito tutti, mica volevate che restassero fuori i rapitori e mariuoli no? Mica volete che compare U'zuccu si faccia il culo a spiare il futuro rapito! E quelli che chiedono il pizzo? Che ***** vuol dire che devono sempre chiedere il pizzo senza mai la certezza di chiedere il pizzo giusto? Magari a uno chiedono troppo, a uno troppo poco, dove minchia stà la proverbiale giustizia della mafia? Così non sbagliano più, per Dio! Mica vorrete che una mamma buona come la mafia sia ingiusta con i suoi figli?? Così basta che pigliano il reddito, tolte le detrazioni, le spese bla bla bla, applicano l'aliquota che decide il capo locale, e i picciotti vanno a prelevare! Anzi, altro che Lega Lombarda, magari decidono a livello di cosca provinciale, e il federalisamo fiscale lo hanno bello che fatto! |
cmq le hanno tolte da circa 1 ora.
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Questa e' una delle piu' grandi p.orcate che io abbia mai visto in Italia negli ultimi 15 anni... ma viviamo o non viviamo in un paese libero? Ma il diritto alla privacy di tutti i comuni cittadini che fine ha fatto? E quel grand'uomo di Visco che ci viene a dire che "e' un fatto di democrazia"... altro che democrazia, questo e' regime!!!!! E tra l'altro ci ha fatto questo meraviglioso regalo in un periodo in cui il suo Governo avrebbe dovuto solo sbrigare le faccende di ordinaria amministrazione...
Di fronte ad assurdita' come questa, ESULTO che Berlusconi abbia vinto le elezioni... 'sta gente e' meglio che sia tenuta il piu' lontano possibile dalle stanze del potere, altrimenti chissa' quanti altri guai potrebbe combinare... almeno Berlusconi fa le leggi "ad personam"... questi pazzi scatenati fanno le leggi "contro la persona"... anzi, contro i cittadini della "classe media"!! Perche' sono loro che risentono (per mille motivi!) della pubblicazione "urbi et orbi" di tutte le dichiarazioni dei redditi, non certo i ricconi di cui si sa bene che hanno un sacco di soldi (milione piu' milione meno...) Vergogna!! :mad: :mad: :mad: |
Ac!ripassati le conoscenze di Diritto che hai...
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guaido,un mito una leggenda ;) ;) |
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Per mia fortuna, non ho conoscenze di diritto... so solo che uno Stato che prende le mie informazioni private e le sbatte al pubblico ludibrio, e' uno Stato in cui non mi riconosco!! Lo Stato, le forze dell'ordine, la Finanza hanno tutto il diritto (ed il dovere) di sbirciare nella mia vita privata e scoprire se evado le tasse, se vado contro la legge e se faccio il cattivo bambino... ma NON ne hanno nessun diritto i miei vicini di casa, i miei amici (e nemici), e TUTTE le persone DI QUESTO MONDO che possono collegarsi a internet!! Ma stiamo scherzando??? Vuoi che ti spieghi, uno per uno, i circa 1,000,000 di motivi per cui una cosa del genere e' pericolosissima e profondamente ingiusta?? Ma caspita, quanto guadagno sono fatti miei!! Scommetto che neanche nella Cina di Mao hanno mai fatto una cosa del genere!!! |
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grande ac!!!!!!!!!!!!!! |
uhauhuha....un aiuto alla MAFIA??
cioè...la mafia E' lo stato e le serviva questo per conoscere chi colpire?? questa poi!!!! giusto colpire chi nasconde! SORPRESA! molti la pensano come me, non come voi!! http://www.lastampa.it/sondaggi/cmsGrafico.asp http://www.repubblica.it/speciale/p..._risultato.html http://www.corriere.it/appsSondaggi...dSondaggio=2520 una volta io li leggevo su IL CITTADINO, giornale locale molto noto in brianza...dov'è lo scandalo??? avete qualcche scheletruccio nell'armadio?? :D :D :D :D :D :D :D :D :D |
E' ancor più semplice tio,-ac non intendevo esser scortese-in tutti gli uffici fiscali ci sno i ruoli accessibili a chiunque.E guai non fosse così...questo è facile da comprendere?
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hai ragione, anche in comune si può andare a visionare le dichiarazioni dei redditi...ma la gente parla (scrive...) parla (scrive...) parla (scrive...) :rolleyes: :rolleyes: |
Personalmente penso sia un problema di privacy. Tra l'altro in America o in altri stati non e' assolutamente possibile consultare online i redditi , al massimo vengono pubblicate le liste degli evasori.
A mio giudizio e' stato l'ultimo colpo di coda di un governo morto, che si e voluto vendicare. Tra l'altro una pubblicazione su web, implica che i redditi siano visibile da chiunque in ogni parte del globo... il che puo' sollevare molti quesiti. |
Comunque questa è la-provvisoria?-conclusione:
- http://www.ansa.it/opencms/export/s...l_70560589.html |
All'estero dati fiscali protetti dalla privacy
In Gran Bretagna e Usa sono sempre salvaguardati, in Irlanda la «gogna» su internet è riservata agli evasori ROMA - I redditi degli italiani sono rimasti online poche ore, prima dello stop del Garante della Privacy. Ma cosa succede in altri Paesi? In Gran Bretagna e Stati Uniti le denunce fiscali sono sempre salvaguardate dal diritto alla privacy, mentre in Irlanda la «gogna» su internet è riservata solo agli evasori. USA, DICHIARAZIONI PRIVATE - Le denunce dei redditi sono strettamente private negli Stati Unti e non sono mai rese pubbliche dall'IRS, il fisco americano. «Negli Stati Uniti tutte le informazioni personali riguardanti il contribuente sono protette dalla Federal Tax Law - ha spiegato all'Ansa il portavoce dell'IRS, Andrew DeSouza -. Nessuna informazione privata, come nome, numero sicurezza sociale, indirizzo, numero di telefono, reddito può essere reso pubblico. Noi rendiamo accessibili al pubblico, sul nostro sito Internet, solo dati statistici generali, senza alcun riferimento comunque a informazioni di tipo personale». GB, SERVE LA LIBERATORIA - In Gran Bretagna le dichiarazioni sono coperte dal diritto alla privacy. Nessuno può quindi, tanto meno via internet, accedere a file privati senza avere una liberatoria. Sono ovviamente esclusi i commercialisti, che lavorano in delega ai propri assistiti, e gli agenti del fisco. L'unico caso in cui i dati fiscali di singoli cittadini possono divenire di dominio pubblico è quando vengono dischiusi, sotto richiesta di un giudice, in un processo che avviene a porte aperte. Gli impiegati della HM Revenue & Customs, l'agenzia delle entrate britannica, non possono in alcun caso dare accesso a membri del pubblico, compresi i giornalisti, pena la perdita del posto di lavoro. IRLANDA, ONLINE GLI EVASORI - Sono oltre 120 i nomi dei contribuenti irlandesi che compaiono negli elenchi pubblicati dall'Amministrazione fiscale e che riportano, oltre ai nomi e ai cognomi, anche la tipologia dell'imposta o del tributo non versati e l'ammontare complessivo, inclusi interessi e sanzioni, pagati per siglare la pace con il fisco e per fare il reingresso tra la platea dei contribuenti fiscalmente corretti. GERMANIA, NIENTE ELENCHI - Anche in Germania non è possibile per il fisco tedesco rendere pubbliche le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti a causa delle rigorose regole sulla privacy. fonte: www.corriere.it |
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