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![]() Peccato..uno dei luoghi piu' belli della nostra Italia...
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![]() e brucia, brucia, bruciaI vigili del fuoco sono stati impegnati in circa 1.000 interventi per lo spegnimento di incendi, quasi tutti di sterpaglie. Alle 17 erano ancora al lavoro oltre 600 vigili del fuoco e 6 elicotteri antincendio del Corpo. Ancora molto lavoro in Puglia, dove sono impegnati tutti i comandi provinciali. Gli interventi sono concentrati soprattutto nella provincia di Foggia, mentre e' sotto controllo un nuovo focolaio nel comune di Peschici.
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![]() Prevenzione incendi, Marsec e Università propongono nuova tecnologia
Benevento - E' stato presentato questa mattina, durante l'International Geoscience and Remote Sensing Symposium a Barcellona, in Spagna, un algoritmo per la rilevazione di incendi con dati satellitari, elaborato da Maurizio Di Bisceglie, Lilli Galdi e Silvia Ullo del gruppo di telecomunicazioni dell'Università degli Studi del Sannio in collaborazione con la Marsec, l'agenzia di telerilevamento satellitare di proprietà della Provincia. L'algoritmo consente di individuare automaticamente le anomalie termiche rilevate al suolo utilizzando i dati dei sensori Modis, inviati dei satelliti della Nasa "Terra ed Aqua" e ricevuti dalle antenne dell'agenzia beneventana. Il gruppo di telecomunicazioni dell'Università del Sannio sta anche studiando il modo di applicare questo algoritmo ai sensori MSG (Meteosat Second Generation) che acquisiscono dati ogni 5 minuti. In questo modo si ridurrebbero i tempi di rilevazione consentendo una individuazione tempestiva degli incendi. L'algoritmo - che può essere esteso all'analisi di tutta la superficie nazionale - può, inoltre, garantire il controllo dei falsi allarmi (anomalie termiche al suolo non riconducibili ad incendi). I risultati sono stati presentati alla conferenza - che si è tenuta dal 23 al 27 luglio - dopo la fase di testing portata avanti dall'ateneo sannita e dalla Marsec. L'algoritmo, ora, dovrà essere ingegnerizzato: solo allora potrà essere utilizzato con successo per rilevare per tempo gli incendi e allertare le autorità preposte. Fonte |
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![]() Credo che tutto questo non funzioni alla perfezione.Perche non dotare di sistemi automatici anti incendio tutti i posti a rischio??? heheh se no poi i boschi non bruciano piu...Sono nei negozi è obbligatorio la predisposizione di impianto antincendio??
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![]() Parchi in giudizio contro i piromaniI presidenti dei parchi italiani "in giudizio contro gli incediari" per ottenere "condanne esemplari contro chi distrugge il nostro patrimonio". Così il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che all'ANSA ha annunciato che domani, su suo mandato, partirà ufficialmente una circolare a tutti i responsabili delle aree protette.
Intanto la Regione Campania ha chiesto l'attivazione dello stato di emergenza e del comitato di sicurezza pubblica nelle province maggiormente colpite dagli incendi di queste ore. Secondo quanto si apprende dal Servizio Antincendio Boschivo della Regione, la situazione sarebbe sotto controllo, ma restano ancora attivi dei focolai. Pertanto, è stato chiesto di tenere in preallarme l'esercito, ove mai la situazione dovesse peggiorare. Roghi e incendi, molti dei quali di origine dolosa e alimentati da forti raffiche di vento, hanno funestato la prima domenica d' agosto: ad essere colpite maggiormente sono state le regioni meridionali, in particolare la Campania. C' è stata anche una vittima, una donna di 94 morta a Camogli mentre tentava di bruciare sterpaglie nella sua proprietà. Per tutta la giornata gli uomini del Corpo forestale dello Stato, dei vigili del fuoco, volontari e protezione civile con equipaggi di Canadair e elicotteri sono stati impegnati nell' opera di spegnimento. E' stato calcolato che i velivoli della flotta aerea dello Stato hanno scaricato complessivamente oltre tre milioni di litri di acqua e di liquido ritardante. Il bilancio del Corpo Forestale parla di 454 incendi divampati in tutta Italia (regioni a statuto autonomo escluse). La Centrale Operativa Nazionale del Corpo, che coordina le 15 **** operative regionali, ha ricevuto, dalla mezzanotte alle 17.30, 7.666 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato. Critica la situazione anche in Calabria con 65 incendi, tra cui uno nel parco nazionale del Pollino, nei pressi di Rotonda. Da stamattina si cerca di spegnerlo, a causa delle difficili condizioni sul campo. Le altre regioni più colpite sono risultate il Lazio con 56, la Puglia con 27 e la Toscana con 15, Le province più colpite dalle fiamme sono state ****rno con 133 incendi, Caserta con 61, Cosenza con 45, Napoli con 42. In Campania il superlavoro per vigili del Fuoco, Protezione Civile, volontari è cominciato già nella notte. A Ischia, nel Comune di Forio (località Panza), un incendio ha distrutto una zona di macchia mediterranea portando allo sgombero di tre famiglie; grave la situazione anche nel Cilento dove sono andate in fumo decine di ettari di vegetazione del Parco. Giuseppe Tarallo, commissario del Parco Nazionale, parla di "piano criminoso di vili sciacalli che hanno approfittato della notte e del vento per scatenare l' inferno". Altri incendi hanno toccato le pendici del Vesuvio - a Torre del Greco, nel Parco nazionale - per finire in vari tratti della costiera amalfitana, in particolare ad Amalfi e Tramoni, e lungo il viadotto Gatto che immette nel porto di ****rno. Il fuoco non ha dato tregua alla Puglia, dove il forte maestrale ha alimentato per tutta la giornata le fiamme divampate al confine tra le province di Taranto e Lecce, sulla costa dello Jonio. Un numero non quantificato di ettari di canneto e macchia mediterranea è andato distrutto nel territorio comunale di Manduria nelle località Torre Columena e Punta Prosciutto. Oltre a decine di uomini da terra, nello spegnimento sono stati utilizzati gli equipaggi di due elicotteri del Corpo forestale dello Stato e dei vigili del fuoco. Per precauzione è stato consigliato ai bagnanti di allontanarsi dalla spiaggia e ai proprietari di autoveicoli di allontanarli dalla zona. Nel Lazio l' incendio più serio ha riguardato il monte Soratte, tra le province di Roma e di Viterbo. Per precauzione sono state sgomberate alcune abitazioni sulle pendici del monte.Fiamme anche in Sardegna, Basilicata e Calabria richiedendo l'impiego di Canadair e elicotteri. Particolarmente gravosi sono risultati gli interventi per spegnere le fiamme in una vasta zona del parco nazionale del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria, divampate sin dalla notte. ansa.it |
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![]() sul fronte incendi ancora una giornata nera, anzi rossa
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![]() INCENDI: ESPERTO, ALMENO 60 ANNI PER RIAVERE BOSCHI / ANSA
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - ''Per far ricrescere boschi di pinete e di querce, come quelli che sono andati a fuoco negli ultimi tempi sul Gargano e in Calabria, occorrono non meno di 60 anni, e in alcuni casi si puo' arrivare fino a 100 anni''. Lo afferma il professor Giuseppe Scarascia Mugnozza, direttore dell' Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ibaf-Cnr), a Porano (Terni) e responsabile del Centro di Eccellenza ''Foreste e Clima'' all' Universita' della Tuscia di Viterbo. ''Naturalmente il tempo di ricrescita dipende dall'eta' e dalla struttura del bosco - prosegue Scarascia - ci sono anche boschi di alberi alti 3-4, massimo 5 metri, per i quali possono bastare tra i 10 e i 20 anni. Purtroppo pero' bastano davvero pochi attimi per distruggere boschi cresciuti in anni e anni, e di cui e' impossibile quantificare il valore. Possiamo monetizzare, ad esempio, solo il valore commerciale della legna, ma certo non possiamo fare lo stesso per la bellezza del paesaggio o per la biodiversita'''. Scarascia individua quattro funzioni fondamentali che rendono prezioso il ruolo dei boschi: ''Innanzitutto la bellezza paesaggistica; quindi, la protezione del suolo; la protezione della biodiversita' e, non ultima, la capacita' di proteggerci dai gas-serra''. ''Distruggere in questo modo i boschi - spiega il direttore dell'Ibaf -, oltre a comportare un pesante danno paesaggistico, accresce il rischio di alluvioni e di erosioni, per esempio in un territorio in pendenza come quello del Gargano, mettendo in forte pericolo anche abitazioni e infrastrutture. Inoltre, non dimentichiamo che boschi e foreste bruciate rilasciano centinaia di tonnellate di CO2, infestando l'aria di sostanze tossiche''. Cosa si puo' fare, quindi, per limitare i danni nelle aree colpite dalle fiamme? ''Naturalmente bisogna lasciare che la vegetazione ricresca - spiega Scarascia - facile a dirsi, ma molto piu' complicato a farsi perche', purtroppo, dove il fuoco e' gia' passato e' molto probabile che ci ritorni, dal momento che la crescita della vegetazione erbacea e la tendenza dell'erba a seccarsi con il caldo rende quel territorio facile preda delle fiamme''. ''Si parla tanto del rischio di desertificazione in Italia - conclude il professor Scarascia - un rischio che, purtroppo c'e' tutto, ma a differenza di quello che si e' sempre creduto abitualmente non e' la natura che fa il suo corso, bensi' e' la mano dell'uomo che, consapevolmente, distrugge boschi e foreste secolari, avviando questo Paese a un disastro ecologico, ma anche economico''. (ANSA). I27-GU Fonte |
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![]() Se vedete qualcono appiccare del fuoco anche di piccole dimensioni....PICCHIATELO perche non merita il rispetto di tutti noi
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