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![]() Il Gargano brucia ancora: 4mila sfollatiLa situazione ora sembra sotto controllo. Emergenza in Sicilia
Il Gargano brucia ancora: 4mila sfollati L'incendio, che martedì ha provocato due morti, paura e distruzione, si è spostato nella zona di Vieste PESCHICI - Hanno continuato a bruciare per tutta la notte i boschi del Gargano tra Peschici e Vieste, anche se, secondo quanto riferito dal coordinamento regionale del Corpo forestale dello Stato, la situazione è sotto controllo. Sono oltre 4.000 i turisti evacuati da campeggi e villaggi vacanza. Ci sono ancora difficoltà per i collegamenti stradali nel Gargano. La Polizia stradale comunica che è chiusa la litoranea Peschici-Mattinata. La statale 89 garganica più interna tra Peschici e Vieste è parzialmente aperta. Aperto invece il tratto della stessa statale tra Vieste e Mattinata L'incendio, che ieri aveva provocato due morti, paura e distruzione, soprattutto in territorio di Peschici, si è spostato nella zona di Vieste, dove vengono segnalati stamani numerosi focolai; altri focolai più piccoli sono in atto a Cagnano Varano, dove l'opera di spegnimento è resa difficile dalle condizioni impervie della zona, a Sant'Agata di Puglia e a San Marco in Lamis. Anche a Vieste, così come era avvenuto a Peschici, le fiamme hanno danneggiato numerosi campeggi e strutture turistiche, raggiungendo in alcuni punti la spiaggia del lungomare. Circa 1.800 turisti di Vieste, con l'aiuto del Comune, del 118 e della Protezione civile, hanno trascorso la notte nelle cinque scuole e negli asili nido del Paese. In 700 erano stati trasferiti invece ieri sera in alberghi a Sa Giovanni Rotondo insieme a circa 1.500 turisti che si trovavano a Peschici. Sempre a Peschici, in 200 hanno dormito nella scuola media, adibita ieri per tutto il giorno a centro di accoglienza per gli sfollati. Stamani si tenterà di spegnere definitivamente i focolai rimasti sul Gargano. Dipenderà anche dal vento che ieri, soffiando forte e cambiando spesso direzione, ha creato molte difficoltà a Forestale e Vigili del Fuoco. SICILIA - Prosegue l'emergenza incendi in Sicilia, dove già dalle prime ore del mattino i mezzi aerei sono al lavoro su otto roghi. Molti incendi nell'isola divampano ormai da cinque giorni a causa di nuovi focolai appiccati dolosamente. Continua l'emergenza a Messina, dove al vastissimo incendio che brucia ormai tre giorni e che ha devastato la zona collinare a Casazze si è aggiunto anche un altro esteso rogo che interessa una zona residenziale. Fiamme anche a Lipari, in località Monte Rosa. Anche nel catanese proseguono gli incendi: domato quello in località Santo Pietro, gli elicotteri della Forestale stanno intervenendo su Licodia Eubea e a Giarre in località Timpa di Macchie. 25 luglio 2007 http://www.corriere.it/ Last edited by calog33 : 07-25-2007 at 11:26 AM. |
#2
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![]() La situazione è davvero molto grave ... ogni anno la situazione è drammatica ... migliaia e migliaia di ettari di bosco andati in fumo ... e per i vigili del fuoco e la forestale il lavoro è diventato estremo ... per non parlare delle vittime ... una situazione davvero assurda difficile da controllare.
La natura si ribella ... ed i piromani non cessano il loro operato ... ![]() |
#3
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![]() scommettiamo che se affidano il rimboschimento tramite una gara di appalto europeo o internazionale (magari che preveda l'esclusione di aziende locali) tutti questi piromani guariscono?
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«Fino a quando il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre la guerra.» Bob Marley |
#4
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![]() Mi sa che hai centrato il problema ...
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#5
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![]() non lo avete centrato.....L'i' in quella zona ci sono nato e so cosa significa quello che è accaduto ieri...Gente che ha fatto tanti sacrifici in una vita e poi si sono ritrovati senza in un giro di un paio di ore.La cosa che mette in dubbio è che dopo le fiamme che hanno bruciato tutti gli alberi, la vegetazione li in quei posti, tornera se tutto andasse bene dopo almeno 7-8 anni e quindi ci saranno molte persono che speculeranno per accaparrarsi il territorio per costruire altre strutture NUOVE con l'aiuto dello stato e delle assicurazioni....
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#6
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![]() Quote:
o se aumentano i soldi ai forestali non avremo piu queste migliaia di incendi? ![]() ![]() ![]() |
#7
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![]() Quote:
ma non vorreste mica insinuare che sono i forestali ad appiccare gli incendi? ![]() ![]() ![]() e poi, non per sollevare una polemica, perchè la maggior parte dei questi incendi è spesso al Sud Italia?? forse il buon landtools che è della zona ha scritto veramente la triste realtà ![]() |
#8
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![]() Quote:
io posso dire che sono proprio i forestai per che qui in sicilia in altri anni le anno preso proprio sul fatto e lo ripeto sono loro per che cosi fanno assunzioni per piantare nuovi alberi ciao calog33 |
#9
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![]() Quote:
bravo calog ![]() |
#10
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![]() Stato di calamitàIl Consiglio dei ministri proclamerà domani lo stato di calamità nazionale per le regioni del Mezzogiorno e la Sardegna devastate dagli incendi. Lo ha reso noto, uscendo da palazzo Chigi, il presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, aggiungendo che il governo ha assicurato massicci stanziamenti.
Una delle zone del Parco Nazionale del Pollino che fino a sabato scorso appariva come un angolo di paradiso, in cinque giorni, per effetto degli incendi, si è trasformata in un paesaggio lunare. Le fiamme che hanno devastato la zona tra Morano Calabro e Castrovillari, nel Cosentino, hanno infatti provocato un disastro ambientale con danni incalcolabili. Ma chi può avere avuto interesse a danneggiare una delle aree protette più estese d'Italia? La Procura della Repubblica di Castrovillari, che coordina le indagini del personale del Corpo Forestale dello Stato, ritiene che si tratti di "un disegno preordinato e sistematico attuato da una organizzazione di più persone". Gli inquirenti, inoltre, non escludono anche il coinvolgimento della criminalità organizzata. In Puglia, intanto, il procuratore della Repubblica di Lucera (Foggia), Massimo Lucianetti, stamani ha partecipato ad una riunione con i rappresentanti delle forze dell'ordine ed ha chiesto che le indagini sull'incendio di Peschici si svolgano con la "massima sollecitudine". Il rogo divampato nel Gargano ha provocato due morti ed ingenti danni a boschi e strutture balneari. Nell'area del Parco del Pollino gli incendi hanno distrutto oltre duemila ettari di terreno di cui il dieci per cento erano boschi. Stamani hanno lavorato due aerei canadair ed un elicottero che hanno effettuato numerosi lanci di acqua e liquido ritardante. Tra Morano e Castrovillari sono stati dislocati anche cinquanta militari dell'esercito che hanno svolto una intensa attività in collaborazione con le squadre del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco. Nella zona di Morano Calabro ieri è stato trovato un rudimentale ordigno incendiario ed una decina di inneschi già utilizzati sui quali saranno eseguiti una serie di accertamenti finalizzati ad individuare delle tracce investigative che possano consentire l'identificazione di coloro che hanno provocato gli incendi. A lanciare il grido d'allarme sui danni provocati dagli incendi è il presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, secondo il quale "dal punto di vista ambientale c'é stato un vero e proprio disastro. Quando gli incendi saranno spenti definitivamente avvieremo la fase della quantificazione dei danni che a prima vista sembrano veramente molto ingenti. Il nucleo del Niab del Corpo Forestale sta effettuando già una serie di perizie e di rilievi che sicuramente ci aiuteranno a capire meglio l'entità dei danni". In Calabria oggi è giunto il sottosegretario di Stato con delega alla Protezione Civile, Ettore Rosato, il quale, dopo aver partecipato alla riunione del Centro Coordinamento Soccorsi istituito nella Prefettura di Catanzaro, ha annunciato che "la fase dell'emergenza è superata". Rosato si è anche soffermato sulle pene per i coloro che provocano gli incendi sostenendo che "questo reato forse non è punito in modo adeguato. E' per questo che serve inasprire le pene e spero lo si faccia con un provvedimento condiviso da tutte le forze politiche". |