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![]() Il Paese dove chiunque governi non decide mai nullaun commento controcorrente:
Il Paese dove chiunque governi non decide mai nulla La benzina è finita, i generi alimentari scarseggiano, milioni di automobilisti sono intrappolati in giganteschi ingorghi, e Prodi che fa? Sussurra: "Questo sciopero ha la mia totale riprovazione". Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. La rivolta dei Tir mette in ginocchio l'Italia, la benzina è finita, i generi alimentari scarseggiano, milioni di automobilisti sono intrappolati in giganteschi ingorghi, centinaia di milioni di euro di danni di ogni ordine e grado e Prodi che fa? Dopo un'ora, un'ora sola di abbozzo di discussione, il suo ministro dei Trasporti, lo stesso che per mesi ha snobbato i camionisti infischiandosene delle loro richieste, fa saltare la trattativa e il premier sussurra: "Questo sciopero ha la mia totale riprovazione". Tutto qui? Tutto qui. E stendiamo un velo penoso sulla cosiddetta commissione di garanzia che fa la voce grossa e vigliacco se si rimuove un solo blocco. Tanto, chissenefrega se sia impossibile garantire il rifornimento persino per i mezzi di soccorso e per le ambulanze, fare la spesa o, più semplicemente circolare. Chi sta dentro il Palazzo gira con la scorta e il lampeggiante, mica sta in fila davanti alla pompa di carburante o alla cassa di un supermercato, mica si mangia il fegato perchè non può andare a lavorare o accompagnare i figli a scuola. La verità è che non c'è niente da fare: questo governo fa pena come faceva pena il precedente, il precedente del precedente, il precedente del precedente del precedente. La questione non è più di centro, destra o sinistra: la questione è l'incapacità di decidere che caratterizza qualunque esecutivo di qualunque schieramento si alterni al timone del Paese. Certo, per essere un gabinetto di centrosinistra, questo ha battuto un record mondiale: nessuno, forse manco Berlusconi, aveva fatto arrabbiare tanto i sindacati di ogni foggia e dimensione, scatenandone l'ira, spesso sacrosanta (il protocollo d'intesa con i camionisti è stato firmato nove mesi fa e mai attuato: durante tutto questo tempo dove caspita si sono imboscati Prodi e Bianchi, sotto un tir?). Vogliamo parlare degli infortuni sul lavoro? Ci voleva l'orrenda strage di Torino per indurre il ministro del Lavoro a presentarsi in Parlamento e affermare che intende "promuovere un'azione di accelerazione dei decreti attuativi dell'ultima legge in materia". Ci voleva il massacro di Giovana Reggiani per varare il presunto pacchetto sicurezza, presunto perchè è come dare un'aspirina ad un malato terminale. Questo è un Paese dove chi deve governare non governa. Parla. Promette. Annuncia. Tassa. E basta. Attenti, perchè la rabbia della gente è sempre più grande e la sua pazienza è sempre più piccola. di XAVIER JACOBELLI http://qn.quotidiano.net/2007/12/11...ide_nulla.shtml |