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Rinaudo: “Sono ancora rammaricato”


“Ho un po’ smaltito la rabbia, ma sono ancora rammaricato. L’unica cosa da fare adesso è guardare avanti, ringrazio Guidolin che mi ha dato questa possibilità e spero che me ne conceda altre”. Quarantott’ore dopo la gara con la Roma, Leandro Rinaudo è ancora arrabbiato per il cartellino rosso mostratogli immeritatamente da Brighi. “Mi ha dato fastidio tutto, principalmente aver lasciato i compagni in dieci nel nostro miglior momento e credo che se fossimo rimasti in parità numerica non sarebbero mai riusciti a farci gol. Mi è dispiaciuto moltissimo perchè non è stato un fallo cattivo e fino a quel momento avevo fatto abbastanza bene, pur tornando in campo dopo tanto tempo. Dopo aver commesso l’irregolarità stavo chiedendo scusa al giocatore giallorosso, ma l’arbitro mi ha espulso e questo provvedimento mi è sembrato esagerato e anche Ferrari ha confermato la mia impressione. Putroppo il direttore di gara ha usato due metri di giudizio diverso, nel primo tempo avrebbe dovuto ammonire Pizarro per simulazione quando si è buttato in area, come prescrive il regolamento, mentre nella ripresa avrebbe dovuto estrarre il secondo cartellino giallo a Cassetti quando ha fermato irregolarmente Caserta. È chiaro che c’è difformità a causa della sudditanza nei confronti delle grandi squadre, sabato ho visto Totti e i giocatori romanisti rivolgersi in modo minaccioso a Brighi che non ha adottato alcun provvedimento. Penso che se si fosse comportato così qualcuno del Palermo non avrebbe esitato a mandarlo fuori: già giocare contro la Roma è difficile, ma lo è ancor di più se gli arbitri si comportano in questo modo”. Il difensore palermitano approva la scelta della società che ha presentato reclamo perché il raccattapalle giallorosso, in occasione dell’azione del gol, ha oltrepassato i cartelloni pubblicitari. “Se esistono delle regole è giusto che queste vengano rispettate, è anche arrivato il momento che ciò in Italia avvenga. Visto come vanno le cose, però, non credo che ci diano la vittoria a tavolino o ci facciano ripetere la partita, è più facile che regalino un gol alla Roma. Al di là di tutto la rete è stata causata da una disattenzione di tutta la squadra e non credo che con me in campo le cose sarebbero cambiate. L’allenatore ci aveva messo in guardia dai pericoli di questo schema, avremmo dovuto stare più concentrati”. Rinaudo infine mette a tacere le voci di mercato. “Sapevo che qualche squadra si era interessata a me, ma Zamparini, Foschi e Guidolin vogliono che rimanga qui e io sono felice di farlo”.

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Calcio: respinto il reclamo del Palermo
Per il caso del raccattapalle «veloce» della Roma nella partita di sabato scorso all'Olimpico

Il portiere del Palermo, Fontana, protesta dopo il gol di Mancini (Ap)
ROMA - Il giudice sportivo della Lega Calcio ha omologato il risultato di 1-0 di Roma-Palermo respingendo il reclamo presentato dal club siciliano. Il Palermo aveva chiesto la vittoria a tavolino o, in via subordinata, la ripetizione della gara poiché un raccattapalle dello stadio Olimpico aveva disposto il pallone nell’area del calcio d’angolo in occasione del corner da cui era nato il gol del romanista Mancini, decisivo ai fini del risultato finale.

REGOLARE - Poiché l'arbitro e i suoi assistenti non hanno rilevato alcuna irregolarità né nella battuta del calcio d'angolo né in quanto accaduto nella prosecuzione del gioco, convalidando la successiva segnatura, il giudice ha ritenuto che esuli dalla sua competenza ogni ulteriore disamina sulla «regolarità della svolgimento della gara».

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Respinto il ricorso del Palermo Zamparini: «Vincono i furbi»
Il giudice Tosel omologa l'1-0 di Roma-Palermo: «Tocca all'arbitro valutare». I siciliani chiedevano lo 0-3 a tavolino. Reazione furiosa del presidente rosanero: «Nella nostra Repubblica delle banane vincono le furbate»



MILANO, 29 gennaio - È stato respinto dal giudice sportivo il reclamo del Palermo ed è stato quindi omologato il risultato di 1-0 con cui si è chiusa la partita dell'Olimpico contro la Roma. Il caso è quello di Roma-Palermo di sabato scorso, partita vinta 1-0 dai giallorossi con un gol di Mancini. Arrivato infrangendo le regole, secondo Zamparini. Il club rosanero aveva chiesto la ripetizione della partita per errore tecnico, in quanto la rete, arrivata da azione d'angolo, era stata segnata, secondo il Palermo, con la "complicità" di un raccattapalle, che aveva scavalcato i cartelloni pubblicitari e depositato il pallone all'altezza della bandierina del calcio d'angolo in modo da far riprendere con maggiore velocità il gioco alla Roma.

LA SENTENZA - Nella sentenza, il giudice Gianpaolo Tosel ricorda che l'articolo 29 del codice di giustizia sportiva esclude la competenza del giudice da quei fatti che "investano decisioni di natura tecnica o disciplinare adottate in campo dall'arbitro o che siano devoluti all' esclusiva discrezionalità tecnica di questi ai sensi della regola 5 del Regolamento di Gioco". E la regola 5 "attribuisce esplicitamente alla 'discrezionalità tecnicà dell'arbitro la valutazione sulla regolarità o meno della 'ripresà del gioco dopo una qualsiasi 'interruzionè". Visto che nella circostanza del gol di Mancini, il direttore di gara e i suoi assistenti non hanno rilevato "alcuna irregolarità nè nella battuta del calcio d'angolo nè in quanto accaduto nella prosecuzione del gioco, convalidando la successiva segnatura, questo giudice ritiene che esuli dalla sua competenza ogni ulteriore disamina sulla 'regolarità dello svolgimento della gara". Il reclamo "non può quindi essere accolto" e toccherà al Procuratore federale, a cui è stata invitata copia del reclamo, fare accertamenti "in merito al lamentato comportamento dei raccattapalle (nonchè al loro numero nel recinto di gioco) per eventuali provvedimenti sanzionatori nei confronti della società ospitante".

FURIA ZAMPARINI - «È normale che il giudice abbia respinto il nostro ricorso, mi sarei scandalizzato del contrario. In Italia vincono le furbate e questa è l'ennesima dimostrazione». Lo ha detto il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, commentando la decisione del giudice sportivo. «Almeno - ha detto Zamparini - abbiamo fatto capire alla gente come funzionano le cose, è una magra consolazione ma ci abbiamo provato». All'agenzia Dire il numero uno rosanero ha poi aggiunto: «È normale, normalissimo. Perchè nella nostra Repubblica delle banane funziona esattamente così. Cosa faremo adesso? Nulla, mi basta questo. Provate a fermare dieci persone in mezzo alla strada e chiedete loro cosa pensano. A me interessa la loro risposta, non altro».

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Migliaccio: “Speriamo di tornare presto alla vittoria”


In maglia rosanero è arrivato con l’etichetta di “pupillo” di Colantuono. Ma ben presto Giulio Migliaccio ha dimostrato il suo valore facendosi apprezzare anche da Francesco Guidolin e conquistandosi sempre più spazio. “Essere stato riconfermato titolare anche dal mister Guidolin mi ha fatto piacere così come sono stato molto contento delle sue parole. Credo molto nel lavoro e il fatto che il mister punti su di me mi ripaga dei sacrifici che faccio giornalmente. Sono soddisfatto ma vorrei esserlo anche per la squadra, ed è per questo motivo che adesso la cosa che più conta è tornare a quella vittoria che ormai manca da troppo tempo. Sabato affrontiamo un Livorno che sta attraversando un buonissimo periodo ma noi prima di tutto dobbiamo preoccuparci di noi stessi. Dovremo cercare di vivere questi giorni nel modo più sereno possibile per affrontare la partita con la giusta determinazione che ci permetta di centrare l’appuntamento con i tre punti

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Oggi pomeriggio tecnico-tattico e partitella


Prosegue la preparazione del Palermo al ‘Tenente Onorato’ in vista della sfida casalinga di sabato pomeriggio con il Livorno. Questo pomeriggio, la squadra ha svolto lavoro tecnico-tattico e disputato una partitella a ranghi misti alla quale hanno preso parte tutti i giocatori. I rosanero si ritroveranno nell’impianto di Boccadifalco domani alle 15.30. Alle 14.45 si terrà invece la conferenza stampa dell’attaccante Carvalho De Oliveira Amauri.

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Cavani e Zaccardo domani al ‘Barbera’ con gli studenti del “Marco Polo”

Proseguono gli incontri fra gli studenti delle scuole di Palermo e provincia e i giocatori rosanero. Domani, giovedi 31 gennaio alle 10.30, una delegazione composta da un centinaio di studenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” di Palermo incontrerà, allo stadio “Renzo Barbera”, l’attaccante Edinson Cavani e il difensore Cristian Zaccardo. L’iniziativa è promossa dalla Provincia nell’ambito dell’accordo di sponsorizzazione della società di viale del Fante.

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Amauri: “Stiamo attraversando un periodo sfortunato”


“In questo momento mi interessa soltanto disputare un buon girone di ritorno con il Palermo, al resto penserò più avanti”. Non vuole sentir parlare di mercato, Carvalho De Oliveira Amauri. Nonostante le tante voci che lo riguardano, infatti, l’attaccante ha un solo obiettivo: dare il massimo con la maglia rosanero per scacciare le voci di crisi. “Avevo già detto tempo fa che non sarei andato via a gennaio, vedremo a giugno quel che succederà. Adesso il mio unico pensiero è cercare di riprenderci per arrivare più in alto possibile e io credo che ci siano il tempo e le possibilità. Del resto la scorsa stagione la Lazio era più o meno nella stessa nostra posizione al termine del girone d’andata ed è poi riuscita a centrare la qualificazione in Champions League. Putroppo stiamo attraversando un periodo sfortunato, dal quale possiamo venir fuori soltanto lavorando sodo e rimanendo sereni, e non sono d’accordo con chi dice che a questa squadra manca il carattere: è facile parlare così dopo quattro sconfitte, mancano ancora diciotto partite al termine del campionato e abbiamo tutto il tempo per dimostrare che ciò non è vero. Noi avremmo voluto ripartire bene già dalla gara di sabato scorso a Roma, all’Olimpico abbiamo disputato un’ottima gara e siamo riusciti a contenere i giallorossi tanto da renderli quasi inoffensivi ma con l’espulsione di Rinaudo tutto si è complicato e poco dopo abbiamo subito quel gol-beffa. Cercheremo di dare la svolta al nostro campionato nella gara di dopodomani contro il Livorno al ‘Barbera’, anche grazie all’aiuto del nostro pubblico che potrà essere il nostro uomo in più. Gli amaranto stanno bene e sono reduci da una serie di risultati positivi, ma noi non ci possiamo permettere di sbagliare e dobbiamo assolutamente fare risultato”.ù

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Cavani e Zaccardo con gli studenti dell’ITT ‘Marco Polo’

Numerosi i temi che gli alunni dell’Istituto Tecnico per il Turismo ‘Marco Polo’ hanno affrontato con Cristian Zaccardo e Edinson Cavani nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato il presidente della commissione provinciale allo Sport, Marcello Tricoli, e il presidente del Comitato di Palermo della FIGC - Settore Giovanile e Scolastico Lega Nazionale Dilettanti, Stefano Saitta (che ha moderato il dibattito), che rientra fra quelli organizzati nell’ambito della convenzione siglata dal Presidente della Provincia di Palermo Francesco Musotto e da quello del Palermo, Maurizio Zamparini.
Cavani parla poco, per ovvi motivi di lingua, ma è d’accordo sul fatto che “i comportamenti in campo possono influire su quelli dei tifosi, dovremmo tutti fare più attenzione ai nostri gesti”.
La moviola e il terzo tempo sono gli argomenti più gettonati. “Potrebbe essere utile iniziare a utilizzare i sensori sulla riga di porta - dice Zaccardo -, per verificare quando la palla sia effettivamente in rete. La moviola in campo invece è difficile da applicare: spesso ci sono situazioni di dubbia interpretazione. Il terzo tempo? L’Italia non è pronta, deve prima cambiare la cultura dello sport”. E a un anno dal tragico derby di Catania, durante il quale perse la vita l’ispettore Filippo Raciti, Zaccardo ha aggiunto: “Ero in campo quella sera, è stata dura. Servono provvedimenti, affinché le famiglie possano andare allo stadio, come accade in tanti altri Paesi”.
Sul doping, Cavani dice “giusto incrementare i controlli, lo sport deve essere pulito”. E la nazionale? “Per me - ha detto Cavani - il calcio non è solo un lavoro ma una passione. Sono stato per tanti anni nelle giovanili dell’Uruguay ed è motivo d’orgoglio indossare quella maglia. Aspetto con ansia di entrare nella nazionale maggiore”. Il campione del mondo Zaccardo aggiunge: “la nazionale credo sia il sogno di ogni giocatore, per me vivere l’esperienza dei mondiali è stato la sua realizzazione”.

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Squadra nuovamente in campo questo pomeriggio

Palermo nuovamente in campo, questo pomeriggio al ‘Tenente Onorato’, in vista della sfida casalinga di sabato pomeriggio con il Livorno. La squadra ha svolto una seduta tecnico-tattica alla quale hanno preso parte tutti i giocatori. I rosanero torneranno nell’impianto di Boccadifalco domani alle 15.30 per la rifinitura prepartita a porte chiuse. La consueta conferenza stampa si terrà, invece, alle 15 sempre nel centro sportivo di via De Marco: ad incontrare i giornalisti sarà l’allenatore Francesco Guidolin.

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Chiude il calciomercato, ultimi movimenti per il Palermo


Ultime operazioni di mercato per il Palermo prima della chiusura della sessione invernale della campagna trasferimenti, che è avvenuta oggi alle 19. La società rosanero ha ceduto a titolo definitivo al Brescia l’attaccante Andrea Caracciolo, finora in comproprietà con la Sampdoria, e acquisito in compartecipazione dal Pescara l’attaccante Edgar Çani, nato a Tirana (Albania) il 22 luglio 1989, e il centrocampista Luca Di Matteo, nato a Pescara il 25 febbraio 1988, dando in prestito ai biancazzurri il centrocampista Francesco Mirko Velardi. Il sodalizio di viale del Fante ha inoltre acquistato a titolo definitivo dal Varese l’attaccante Marco Giovio, nato a Como il 5 luglio 1990, che però rimarrà fino a giugno nella squadra biancorossa, e girato al club lombardo il centrocampista Noel Casisa a titolo definitivo. Lascia la Sicilia anche il centrocampista Nicola Ficano, che dopo essere rientrato dalla Sambenedettese è stato girato in prestito al Martina.

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