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![]() Fini contro Sanremo:«Non mi piace»Fini contro Sanremo:«Non mi piace»
Il presidente della Camera ha risposto alle domande dei cittadini in videochat: «Non giudico, ma ho altri gusti» ![]() Gianfranco Fini (Emmevì) ROMA - La domanda la fa Fiorella da Pisa: «Presidente, stasera guarderà Sanremo?». Gianfranco Fini risponde in tutta sincerità, senza concessioni al "monumento" dell'Italia nazional-popolare: «Non lo guarderò, non mi piace. Non lo giudico, ma ho altri gusti». Fine. Con una frase ha smontato le fibrillazioni della vigilia. Lo ha fatto durante una videochat sul sito della Camera, rispondendo alle domande dei cittadini. Fiorella da Pisa è uscita dal seminato della politica, almeno quella con la P maiuscola (anche se a ben vedere tutto è politica in Italia) e ha posto la domanda da 100 milioni, probabilmente convinta di sentire un sì, magari perplesso, ma un sì. Anche a noi comuni mortali, quando ci chiedono "guardi Sanremo?", vien quasi da rispondere sì in ogni caso. E invece lui no, ha detto proprio no, che non lo guarda. Quindi possiamo sentirci tutti liberi di dire che stasera andiamo al cinema, a un concerto, a fare una passeggiata, a cena dalla nonna (ma lì poi magari si guarda). Con buona pace di Fabrizio Del Noce, che poche ore prima - al question time in sala stampa - aveva detto: «Guardate Sanremo come lo avete guardato per 59 anni pensando magari che era musica popolare, per anziani. Ma se Sanremo non ci fosse più vi dispiacerebbe. Aiutateci a tenerlo in piedi e non ve ne pentirete». 17 febbraio 2009 www.corriere.it |
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![]() Benigni, firma in extremis ma in Rai è bufera sul casoBenigni, firma in extremis
ma in Rai è bufera sul caso L'appuntamento coincide con il rinnovo del Cda e tutto diventa un frullato di politica e spettacolo ![]() Roberto Benigni (Ansa) ROMA — Tardo pomeriggio di ieri, settimo piano di viale Mazzini. Il contratto tra la Rai e Benigni per Sanremo viene concluso e firmato solo poco prima di sera. «Benigni ci sarà », assicurano alla direzione generale. Ed è un segnale non solo per lo show ma anche di governo aziendale. Il Festival coincide col rinnovo del Consiglio di amministrazione Rai (domani, mercoledì, si riunisce la commissione di Vigilanza sotto la presidenza di Sergio Zavoli) e tutto diventa un frullato di politica, spettacolo, compensi milionari, poltrone in bilico, nomine da varare. L'esempio più clamoroso del mix è la lettera che alle 15 raggiunge il direttore generale Claudio Cappon, gli Affari legali e la direzione Pianificazione e controllo, appena lasciata da Agostino Saccà andato in pensione. Carlo Nardello, area centrodestra, amministratore delegato di Rai Trade, il marchio che commercializza il prodotto Rai avverte i vertici: l'accordo con Benigni per 350 mila euro in cambio dell'accesso e dell'uso dei suoi «materiali storici» realizzati per la Rai può rivelarsi un danno per l'azienda. Dice Nardello che se a Benigni sono stati ceduti 500 minuti, il valore di mercato al quale potrebbe acquistarli un editore per un dvd sarebbe di 1.100.000 euro, se i minuti fossero 1000 si arriverebbe a 2.200.000 euro. Per Nardello (che ricorda di aver suggerito «una licenza non in esclusiva e per cinque anni», ma l'accordo non sarebbe mai stato firmato) «la concessione del master in esclusiva alla Melampo, la società di Benigni, porterebbe un domani ad avere solo Melampo come interlocutore per l'uso dei materiali, cosa che indebolirebbe la Rai dal punto di vista strategico e operativo». La lettera di Nardello raggiunge due scopi. Corrobora le proteste del centrodestra contro la direzione generale considerata di radice prodiana (Maurizio Gasparri, Pdl: «Invece di fare regali a Benigni, la Rai paghi il giusto e ascolti Rai Trade che diffida Cappon da una cessione non motivata di diritti al valore vigente, sappia il direttore generale che siamo pronti a chiamarlo a rispondere legalmente dei danni patrimoniali»). E scuote una Rai attraversata, a causa di Benigni e del milione di euro a Bonolis, da tempeste politiche. Non solo dal centrodestra. Giorgio Merlo, vicepresidente Pd della Vigilanza, annuncia che la commissione si occuperà presto «dei compensi milionari». L'Udc Roberto Rao chiede che si discuta «del cachet di Bonolis e di Annozero». Dalla direzione generale arriva una risposta netta. Benigni frutterà alla Rai una cifra prossima ai 4 milioni di euro, a tanto è stata venduta dalla Sipra, la concessionaria della pubblicità, la serata con Roberto. E Cappon mercoledì al Consiglio di amministrazione ha spiegato che qualsiasi cifra sullo sfruttamento home video dei materiali di Benigni sarebbe virtuale perché la Rai, nel caso volesse utilizzarli per cederli, dovrebbe trattare non solo con Benigni - e quindi pagare altri diritti - ma anche con i diversi personaggi che appaiono nelle vecchie trasmissioni dell'attore, per esempio Renzo Arbore. Quindi il valore si abbatterebbe. Bisognerebbe aggiungere i costi. E così i 350 mila euro di Benigni, almeno secondo la direzione generale, sarebbe cifra equilibrata. Un'altra risposta arriva a chi contesta alla Rai la politica della cessione dei diritti. Ma se nel bilancio della Bbc la voce «sfruttamento dei diritti» incide per il 19%! E in quanto a Benigni, la videoteca di viale Mazzini rimane intatta perché i diritti di riproduzione Tv rimangono di proprietà Rai che può mandarli in onda quando vuole. Nel corridoio tra presidenza e direzione generale si ascoltano molti sfoghi. Il milione a Bonolis? È il mercato. Ma cosa si vuole dalla Rai? Quando Fiorello va a Sky ci sfottono perché ce lo lasciamo sfuggire, quando Bonolis lavora per noi guadagna troppo... E alla fine, coi ricavi pubblicitari, la Rai guadagnerà molto più di quei compensi. Ma sono, appunto, sfoghi assai meno spettacolari di quel milione di euro a Bonolis mentre l'Italia affronta la recessione. Ahi, Sanremo, Sanremo, moltissime croci e così scarse delizie. Ultimo sfogo: qui tentiamo di rimettere in sesto un appuntamento non solo canoro ma legato anche al costume nazionale. Se sarà ancora crisi, nessuno ci obbliga a imporlo nei futuri palinsesti. Un'Italia senza festival della canzone? Sembrava impossibile fare a meno della Dc, e invece... 17 febbraio 2009 www.corriere |
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![]() Cantanti griffati, Armani il più gettonatoCantanti griffati, Armani il più gettonato
"Re Giorgio" veste Alexia, Renga, la Vanoni e Dalla. Albano sceglie Pignatelli. Dolcenera in Cavalli ![]() Albano Carrisi con Carlo Pignatelli E siamo arrivati al numero 59 di questa edizione del Festival di Sanremo che, come ogni anno, si preannuncia, diverso tempo prima, con polemiche e bagarre. Nessuno scontro invece tra gli stilisti, molti, che partecipano alla gara canora con i loro abiti. Se un tempo il palcoscenico dell’Ariston era noto anche per la sfarzosità dei vestiti, oggi le cose sono molto cambiate e il minimalismo ha colpito pure lì. Invece di fare del Festival una vera e propria vetrina del made in Italy, troppo spesso è diventata una passerella del nulla, fatta di sciatteria e look casual che nulla hanno a che vedere con il prestigio di un appuntamento televisivo che fa il giro del globo. I grandi couturier, quando hanno potuto, non si sono lasciati sfuggire l’occasione e, questa volta, sono diversi i cantanti “griffati” che si esibiranno da stasera al 21 febbraio, serata conclusiva. I cantanti Giorgio Armani fa il botto: da Alexia che ritorna sul palco di Sanremo insieme a Mario Lavezzi, a Francesco Renga a Ornella Vanoni a Lucio Dalla, re Giorgio li veste tutti sbizzarrendosi tra uno smoking di Giorgio Armani e abiti da sera di Emporio. Dolcenera, in concorso nella categoria Artisti con il brano «Il mio amore unico», ha scelto di indossare in esclusiva abiti e accessori Just Cavalli mentre Francesco Tricarico canterà la sua nuova canzone «Il bosco delle fragole» con un abito di Moschino. Un black total in giochi di contrasto tra toni lucici e opachi, appositamente disegnato da Carlo Pignatelli, sarà il look di Albano Carrisi. «Sono legato ad Albano – afferma lo stilista di origini pugliesi - da un rapporto d’amicizia e stima reciproca». Pignatelli, da sempre legato ai look dei più celebri cantanti del Festival, oltre ad Albano veste anche Povia e Paolo Belli. Stile urbano con jeans spalmati, maglia oversize e giacca da smoking per il primo. Capi "made to measure", ovvero su misura, per il secondo che gioca con i chiaro-scuri adeguandosi al tema della canzone, l’integrazione razziale. Marco Carta, giovane promessa della musica pop e vincitore della scorsa edizione di Amici, debutta al Festival con un total look Dsquared² . Il cantante cagliaritano, che si presenta con il brano dal titolo «La forza mia», ha deciso di affidare la propria immagine a Dean e Dan Caten che per lui hanno scelto completi tuxedo con giacche dai colli a scialle in sete pregiate, quasi da cravatteria, e tessuto pied de poule, camicie classiche bianche e papillon neri per evocare l’allure degli anni d’oro della musica italiana, in cui nacque la kermesse. La giovanissima cantante Chiara Canzian, figlia d’arte -suo padre è Red Canzian dei Pooh - per la sua performance sul palco dell’Ariston con il pezzo «Prova a dire il mio nome>, indosserà per tutte le serate alcuni modelli di scarpe dei Fratelli Rossetti. E sempre la Canzian e Riccardo Cocciante saranno illuminati da gioielli firmati Montblanc. Personaggi e vallette Teo Teocoli e Giorgio Pasotti, saranno vestiti da Giorgio Armani come Gabriella Pession, che affiancherà Paolo Bonolis nella serata di giovedì, in rappresentanza delle attrici italiane, vestirà Armani. Scartata all'ultimo secondo la candidatura della bellissima Chiara Baschetti, il ruolo di valletta e quindi di star del prossimo Festival di Sanremo finisce nelle mani della 24enne veneta Alessia Piovan che indosserà creazioni di Renè Cavilla. Gli indossatori Il presentatore più pagato della storia televisiva italiana non avrà solo donne accanto ma pure cinque modelli. Farà da apripista, martedì sera, il modello Paul Sculford che salirà sul palco con un abito di Moschino. La sera del 18 sarà la volta dell’israeliano Nir Lavi, vestito da Ermanno Scervino. Previsti tre cambi di doppio petto e smoking in organza double e seta tecnica. «Finalmente si è dato spazio alla bellezza e all’eleganza maschile. Amo quella mediterranea e Nir la interpreta al meglio«, ha sottolineato Scervino Un altro indossatore è firmato Roberto Cavalli. Ivan Olita, modello italiano già testimonial di Cavalli rappresenterà lo stilista fiorentino con tre abiti della collezione del prossimo inverno. «Trovo la figura del modello alquanto limitante. Io, ho sempre preferito i caratteri. Ivan di sicuro lo è. È un ragazzo speciale, pieno di talento, che merita il meglio». 17 febbraio 2009 www.corriere.it |
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![]() Meno amore, più impegno (e parolacce)Meno amore, più impegno (e parolacce)
Ma i favoriti sono i «romantici»: Dolcenera e Renga classico-pop ![]() Bonolis e Del Noce alla presentazione del festival (Ansa) SANREMO — Se amate le scommesse più delle canzoni, puntate sull'amore o sul bel canto, non su brani di contenuto o scatenatori di polemiche. Questi ultimi fanno parlare, fanno audience, ma non vincono quasi mai. Gli allibratori della SNAI, nelle ultime quotazioni «al buio», cioè senza aver ascoltato nulla, danno per favorite Dolcenera con «Il mio amore unico » e «Un uomo senza età» di Francesco Renga. Quella di Dolcenera è velocetta, ballabile e sentimentale con lei che gioca a fare la pantera sexy; quella di Renga è una performance alla Bocelli, ricca d'enfasi melodrammatica pop-pucciniana al cento per cento. Il festival di Sanremo numero 59 che si apre oggi sfata una consuetudine della manifestazione, quella di avere il 90 per cento di canzoni dedicate all'amore. Stavolta Bonolis Mazzi hanno deciso di dare oltre metà del festival a canzoni in grado di far riflettere o discutere. Tanto per cominciare non cesseranno le polemiche intorno al brano di Povia «Luca era gay». Musicalmente meno bella di successi precedenti come «I bambini fanno oh» e «Vorrei avere il becco», offre versi provocatori come: «Un uomo grande mi fece tremare il cuore e lì che ho scoperto di essere omosessuale»; o «Con uomo grande ho scoperto che cercavo negli uomini chi era mio padre e andavo con gli uomini per non tradire mia madre». Non piaceranno a molti. Il padre viene descritto come alcolista e puttaniere, oltre che assente e quindi la canzone sostiene che Luca è diventato omosessuale per sbaglio, per condizionamenti familiari e ambientali. Ma le canzoni di contenuto sono tante altre. Con accenti molto forti in «Il paese è reale» la band degli Afterhours sostiene che: «Adesso fa qualcosa che serva/ che è anche per te se il tuo paese è una merda»; i Gemelli Diversi in «Vivi per un miracolo», un rap serrato, affrontano temi quali alcool, droga, prostituzione, sfruttamento («per chi è umiliato e al suo padrone grida vaffanculo »), mentre Masini torna al genere invettiva. «È un paese di ragazze stuprate» canta in «L'Italia». Non ci sono le mediazioni poetiche di De Gregori. Masini va al sodo: «Nelle notti estasiate nelle vite svuotate dalla fame dei nuovi padroni/ È un paese l'Italia che ci ha rotto i ********». Ma contenuti insoliti intensi e profondi arrivano in questo Festival anche da chi meno ce lo aspetteremmo: da Fausto Leali e Iva Zanicchi. Leali propone «Una piccola parte di te» con ragionamenti, scontati ma efficaci, sul rapporto con la prole: «Quando crescono i figli non ti danno più retta, hanno sempre ragione vanno troppo di fretta. Sanno dirti soltanto "Buonanotte o Buongiorno" e ti accorgi che è meglio...se ti levi di torno». È però consolatorio sapere che «anche se poi se ne vanno, sai che c'è sempre una piccola parte di te». Amore non fa rima con cuore (ma con sesso) nella canzone di Iva Zanicchi «Ti voglio senza amore» nella quale la signora reclama una storia puramente fisica, finalizzata solo al piacere. Testo audace: «Ti voglio senza niente, sentirti fino in fondo per non averti in mente... ti voglio senza amore perché mi fa più effetto averti dentro un letto... però ti tengo stretto finché non mi fai gridare "sì,sì"». Più leggera, orecchiabile, umoristico- trasgressiva «Biancaneve» del duo Alexia-Lavezzi sull'amore di un uomo maturo per una scatenata giovinetta (parole di Mogol). Ma un pizzico di impegno buonista-multirazziale sarà anche offerto da trio Pupo Paolo Belli Youssou N'Dour («vivremo l'esser diversi come un'opportunità, benvenuto amico e anche a chi non ha una casa nè un paese, ma solo le offese»). Queste sono le canzoni più vistose da un punto di vista del testo. Non necessariamente belle, ma in qualche modo legate al costume e all'attualità. Gli amorosi puri come Al Bano, Sal Da Vinci e Marco Carta, stavolta sono in minoranza. 17 febbraio 2009 www.corriere.it |
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![]() La Scaletta Della Prima SerataLA SCALETTA DELLA PRIMA SERATA
'Nessun dorma' ed un video con la splendida tigre di Cremona, Mina, mentre si trova nello studio di registrazione. Saranno questi i primi istanti della prima serata di questa 59^ edizione del Festival di Sanremo. E subito dopo comparirà sul palco dell'ariston Paolo Bonolis che dopo le cerimonie di rito introdurrà gli artisti che si alterneranno sul palco della prima serata: Dolcenera - Il mio amore unico Fausto Leali - Una piccola parte. (seguirà l'ingresso di Luca Laurenti) Tricarico - Il bosco delle fragole Poi, il primo ospite della serata, Alessia Piovan (ospite) Marco Carta - La forza mia Patty Pravo - E io verrò un giorno là Miguel D'Escoto, presidente dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in collegamento da New York Marco Masini - L'Italia Francesco Renga - Uomo senza età Pupo, Paolo belli e Youssou N'Dour - L'opportunità Gemelli Diversi - Vivi per un miracolo Afterhours - Il paese e' reale Iva Zanicchi - Ti voglio senza amore Nicky Nicolai con Stefano Di Battista - Più sole Povia - Luca era gay Sal Da Vinci - Non riesco a farti innamorare Alessia con Mario Lavezzi - Biancaneve Katy Perry (ospite) Proposte: Malika Ayane - Come foglie Irene - Spiove il sole Simona Molinari - Egocentrica Filippo Perbellini - Cuore senza cuore. A questo punto la serata terminerà con la comunicazione di Paolo Bonolis sui nomi dei tre big che saranno esclusi. www.sanremonline.tv |
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![]() «Silvio, diventa un mito e fa' come Mina: sparisci»«Silvio, diventa un mito
e fa' come Mina: sparisci» Battute a raffica, Berlusconi nel mirino. E Gasparri annuncia azioni legali contro la Rai SANREMO - «Non voglio parlare di politica e non voglio parlare di Berlusconi». Roberto Benigni naturalmente parla (quasi) solo di Berlusconi e di politica nel suo intervento da 350 mila euro al Festival di Sanremo. Per il resto parla di «trombare» e di «sesso», prendendo spunto dal titolo della canzone presentata dall'eurodeputato del Pdl Iva Zanicchi («Ti voglio senza amore») e spera di non vedere mai Orietta Berti «con un coniglietto sulle poppe e sulla patonza» affinché non gli cada «l'ultimo mito». Infine chiude difendendo l'amore omosessuale leggendo una lettera di Oscar Wilde e ottiene un grande applauso finale che si trasforma ben presto in una vera e propria standing ovation e riceve anche i ringraziamenti dell'Arcigay. CORSICA - Benigni accenna anche alla crisi del Pd e alle dimissioni di Walter Veltroni, senza però mai affondare i colpi, anzi esorta l'ex segretario coniando un nuovo slogan: «Rialzati Walter». E d'altra parte, sottolinea, come si fa a «massacrare di battute Veltroni? Più battuto di così...». Poi rende noto che in verità al presidente del Consiglio non interessa la Sardegna, bensì «la Corsica, dove ha tutti i parenti, che discendono da Napoleone». «SPARISCI» - Poi dà un consiglio a Berlusconi per diventare un vero mito. Come la cantante ha lasciato l'Italia e invia solo video e dischi ogni tanto, il comico toscano suggerisce al Cavaliere di sparire dall'Italia, di andare in un'isola lontanissima insieme ad Apicella, e inviare solo dischi e video. «Mina e Osama Bin Laden sono gli unici due al mondo che non si fanno mai vedere e inviano solo video». AMORI GAY - Benigni sugli omosessuali afferma: «È una storia incredibile che va avanti da millenni. Gli omosessuali non sono fuori dal piano di Dio. Di peccati c'è solo la sutpidità. Per rendere l'idea dell'assurdità e ridicolaggine, ricordo che gli omosessuali sono stati seviziati e morti nei campi di concentramento perché amavano un'altra persona. Mettiamo che un eterosessuale si innamori focosamente di una persona dell'altro sesso, e a un certo punto lo prendono, lo torturano e lo uccidono perché si è innamorato. Tanti omosessuali sono stati torturati perché amavano un'altra persona, lasciate stare il sesso. È un'assurdità. È incredibile che si parli ancora degli omosessuali così, con questa incredibile rozzezza. Sono persone che si amano, non è che per colpa loro finisce la razza, come dice qualcuno. Nella storia dell'umanità ci hanno fatto doni enormi, ed è il sentimento dell'amore che caratterizza gli omosessuali. E quando c'è l'amore tutto diventa grande. Nemmeno la fede rassicura, l'unica cosa che rassicura è l'amore». Benigni ha poi ricordato Oscar Wilde, «messo ai lavori forzati per la sua omosessualità. In prigione ha scritto una lettera alla persona per la quale era stato condannato». E, prima di lasciare il teatro, tra gli applausi, ha letto la lettera di Wilde. DIRITTI - Intanto il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, conferma l’intenzione di avviare azioni legali contro il direttore generale della Rai, Claudio Cappon, che «sottoscrivendo il contratto con Benigni che prevede la cessione di 750 minuti di materiale del proprio archivio relativo all’artista in cambio della sua presenza a Sanremo ha compiuto un gravissimo danno economico all’azienda. È come se la Rai pagasse la presenza di Benigni circa 1,5 milioni di euro». La Rai in una nota ha precisato che non c`è stata alcuna «cessione dei diritti tv. L`operazione riguarda i diritti d`uso a tempo determinato di alcuni materiali e "segmenti di diritti" non tutti direttamente e liberamente utilizzabili da Rai (homevideo) perché soggetti a negoziazioni con parti terze». 17 febbraio 2009(ultima modifica: 18 febbraio 2009) www.corriere.it |
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![]() Prima serata - la direttaPrima serata - la diretta
Scritto da: Germano Antonucci alle 20:47 (aggiorna la pagina per seguire la diretta) - Le quattro proposte: Malika Ayane, Irene, Simona Molinari, Filippo Perbellini. Poi l'annuncio degli esclusi.... si sforerà l'una di notte. - Bonolis legge il brano di Alda Merini: "Caro Sanremo - Arriva l'ospite straniero: Katy Perry. Arriva dal fondo della sala e canta "Hot 'n cold". In sala stampa circolano i nomi dei probabili esclusi tra i big, ma per ora sono "top secret"... Katy, dopo aver mostrato il completino nerazzurro che nascondeva sotto il vestito di scena, bacia Laurenti - Alexia e Lavezzi chiudono la gara. Ma la fine della serata non è ancora vicina... - Sal Da Vinci, il penultimo in gara stasera: "Non riesco a farti innamorare". - E ora l'esibizione di Povia: "Luca era gay". Dopo l'esplicita presa di posizione di Benigni. Subito dopo la canzone, interviene Grillini, presidente Arcigay. Legge un messaggio che gli è arrivato e attacca Povia: "Impara cos'è la felicità". Polemiche in sala... Bonolis: "Ha solo cantato una canzone". - Ultimi quattro Artisti in gara: ecco Nicolai-Di Battista, "Più sole". Pezzo scritto in collaborazione con Jovanotti. - Terzo cambio per Alessia Piovan. Tocca a Iva Zanicchi, "Ti voglio senza amore", la canzone sulla quale Benigni ha costruito parte del suo monologo. - Il rock degli Afterhours sul palco dell'Ariston: una presenza sicuramente significativa. Cantano "Il paese è reale". Applausi di Bonolis - Al Bano scalda la voce sul palco. Alessia Piovan, con qualche altro impaccio, presenta il brano: "L'amore è sempre amore" - Ed ecco i Gemelli Diversi con "Vivi per un miracolo". Qualche problema tecnico. Bonolis cerca di prendere tempo... - Sono le 23 e 10 e siamo ancora a metà gara (e mancano anche le quattro proposte). Sarà per questo che Bonolis parla ancor più a mitraglietta... - Cambio d'abito per Alessia Piovan. Pupo-Belli-Youssou N'Dour cantano "L'opportunità" sul tema dell'immigrazione. - Ovazione per Benigni: battute a raffica su Berlusconi, Veltroni, la Zanicchi. E poi la presa di posizione sulle polemiche legate al brano di Povia ("Luca era gay") e al tema dell'omosessualità: "L'unico peccato è la stupidità", dice il comico toscano. (leggi il pezzo sulla esibizione di Benigni). - Si riprende con la gara, Francesco Renga, tra i favoriti, canta "Uomo senza età". Il pubblico, al suo ingresso, intona "Angelo" (che vinse nel 2005). Bella voce, al solito, ma il pezzo non sembra suonare molto "radiofonico" - Tocca al modello Paul Sculfor. E' il fidanzato di Cameron Diaz. Gag con Bonolis e Laurenti. - Marco Masini, "L'Italia". Il pezzo inizia con spezzoni di cronaca italiana. Brano in perfetto stile Masini, con parolaccia inclus... - Collegamento da New York con Miguel D'Escoto, presidente dell'Assemblea generale Onu. - Dopo Marco Carta, ecco Patty Pravo: "E io verrò un giorno là". Non è sembrata in formissima.... - Entra la madrina d'onore: Alessia Piovan. "Bella e ariosa come una romanza" dice Bonolis. Abito rosso, che s'impiglia sulle scale: per un istante mostra generosamente le gambe... Deve presentare Marco Carta, ma s'impappina subito.... Ah, l'emozione www.corriere.it |
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![]() Prime proteste contro PoviaPrime proteste contro Povia
Tags: gay, luca era gay, manifestazione, povia SANREMO - "I diritti non si barattano per quattro soldi: venduto". "L'unico malato sei tu". "Benigni, coraggio: schierati contro l'omofobia". A sollevare i primi cartelloni anti-Povia davanti all'ingresso dell'Ariston, a poche ore dall'inizio del festival di Sanremo, sono alcuni rappresentanti della federazione giovanile dei Comunisti italiani. L'avevano promesso, e hanno mantenuto l'impegno: hanno conquistato un po' di spazio tra le centinaia di appassionati assiepati sulle transenne e hanno intonato cori contro l'artista. Il motivo è noto: la canzone "Luca era gay" (la storia di un omosessuale che diventa eterosessuale). La protesta contro Povia andrà avanti per tutto il festival: il "Comitato di liberazione da Povia" si è dato appuntamento per le 20.30. Sabato, poi, sarà la volta della manifestazione dell'Arcigay. Video 1 - Guarda le proteste davanti all'Ariston http://video.corriere.it/?vxSiteId=...c&vxBitrate=300 Video 2 - Bonolis: "Povia sui gay? Non è irriverente" http://video.corriere.it/?vxSiteId=...c&vxBitrate=300 Video 3 - Povia, la parodia di Luxuria http://video.corriere.it/?vxSiteId=...c&vxBitrate=300 www.corriere.it |
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![]() Fini contro Sanremo:«Non mi piace»Fini contro Sanremo:«Non mi piace»
Il presidente della Camera ha risposto alle domande dei cittadini in videochat: «Non giudico, ma ho altri gusti» ![]() Gianfranco Fini (Emmevì) ROMA - La domanda la fa Fiorella da Pisa: «Presidente, stasera guarderà Sanremo?». Gianfranco Fini risponde in tutta sincerità, senza concessioni al "monumento" dell'Italia nazional-popolare: «Non lo guarderò, non mi piace. Non lo giudico, ma ho altri gusti». Fine. Con una frase ha smontato le fibrillazioni della vigilia. Lo ha fatto durante una videochat sul sito della Camera, rispondendo alle domande dei cittadini. Fiorella da Pisa è uscita dal seminato della politica, almeno quella con la P maiuscola (anche se a ben vedere tutto è politica in Italia) e ha posto la domanda da 100 milioni, probabilmente convinta di sentire un sì, magari perplesso, ma un sì. Anche a noi comuni mortali, quando ci chiedono "guardi Sanremo?", vien quasi da rispondere sì in ogni caso. E invece lui no, ha detto proprio no, che non lo guarda. Quindi possiamo sentirci tutti liberi di dire che stasera andiamo al cinema, a un concerto, a fare una passeggiata, a cena dalla nonna (ma lì poi magari si guarda). Con buona pace di Fabrizio Del Noce, che poche ore prima - al question time in sala stampa - aveva detto: «Guardate Sanremo come lo avete guardato per 59 anni pensando magari che era musica popolare, per anziani. Ma se Sanremo non ci fosse più vi dispiacerebbe. Aiutateci a tenerlo in piedi e non ve ne pentirete». L. Cu. 17 febbraio 2009 www.corriere.it |
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![]() TEMPORANEAMENTE ELIMINATI: IVA ZANICCHI, TRICARICO, E AFTERHOURS
Nella prima serata del Festival di Sanremo 2009, sono stati temporaneamente eliminati dalla gara: IVA ZANICCHI, TRICARICO, E AFTERHOURS. Questi 3 big si esibiranno nuovamente nella serata di giovedi' ed il televoto permettera' a 2 di loro di essere riammessi alla gara. www.sanremonline.tv |