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![]() Eurosport
A Lione l'Argentina ha la meglio di un'ottima Georgia nella partita valida per il gruppo D dei Mondiali di rugby. I Pumas vincono 33-3 ma riescono a marcare la 4a meta, valida per il punto bonus, solo nel finale |
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![]() L'Italia vince (24-18) una partita viscida, orrenda, scarsa, una delle più brutte che si ricordi. Ma se era il risultato a contare, almeno quello è stato centrato. Ma così, sia chiaro, non si va avanti, almeno non contro la Scozia, neanche la più debole, cioè quella di oggi. Incerti, convalescenti, poi feriti ma sempre timorosi, alla fine agli azzurri è bastato un minimo, ma veramente un minimo di semplicità e di rigore, per ottenere l'indispensabile vittoria.
UNA META, IL VUOTO - Al calcio d'inizio, gli azzurri sembrano decisi a cancellare, in un solo colpo, le ombre degli All Blacks e i fantasmi dei romeni. Dopo 7', mischia nei 22 della Romania, introduzione alla difesa, il mediano Sirbu svirgola il pallone, Pez è agile a soffiarglielo e offrirlo a Dellapè. Meta e infortunio. Al 12' Bortolussi realizza un piazzato. Il resto del primo tempo è una cattiva pubblicità per il rugby: palloni perduti, calci approssimativi, placcaggi fragili, vuoti mentali, stati confusionali, ritmo stanco, anche due mete annullate (la prima di Bortolussi, per fuorigioco, la seconda di Festuccia, per piede fuori campo). Gli avanti molli, i trequarti fermi. Si pecca anche di generosità, rinunciando a piazzare per tentare di sfondare. E non basta Griffen a tenere viva la luce e la palla. TROPPA SOFFERENZA - Nella ripresa il tracollo. La Romania va in meta prima sfondando con la mischia, poi bucando i trequarti. Nell'azione Griffen, finora il più lucido e coraggioso, finisce direttamente nello spogliatoio e Berbizier è costretto a reinventarsi la squadra. Fuori Bortolussi, irriconoscibile, per Galon; dentro anche Vosawai per Sole, e Troncon per salvare l'onore della patria. E siamo sotto di 4 punti (8-12). La partita finalmente gira. La disciplina di Troncon, i calci di Pez, una meta tecnica. Ma non decolliamo mai. L'ultimo quarto d'ora è un penoso attendere il fischio finale. Di liberazione. gasport |
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![]() Pesantissima sconfitta per i campioni del mondo in carica dell'Inghilterra ai Mondiali di rugby in corso in Francia. I britannici, privi del capitano Phil Vickery e del mediano di apertura Jonny Wilkinson, sono stati sconfitti dal Sudafrica 36-0 nella seconda giornata del Gruppo A; per gli Springboks sono andati in meta Juan Smith e - per due volte - JP Pietersen. (Agr)
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![]() Vittoria sofferta dell'Irlanda per 14-10 contro la Georgia nella seconda giornata del Gruppo D della Coppa del Mondo di rugby. Stravince la Nuova Zelanda 108 a 13 col Portogallo, Australia batte Galles 32 a 20.
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![]() davvero bella la partita ra irlanda e georgia che credo sia la rivelazione di questo campionato
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![]() E’ un’Italia di nuovo rivoluzionata quella che mercoledì sera a Parigi affronterà il Portogallo nella terza partita del girone di qualificazione di coppa del Mondo. Dopo le sette novità tra il primo e il secondo match (All Blacks e Romania), eccone altrettante tra il secondo e il terzo. Cambia un centro (Masi per Mirco Bergamasco), cambiano le ali (Canavosio e Pratichetti per Robertson e lo stesso Masi), cambia la mediana (tornano De Marigny e Troncon al posto di Pez e Griffen), cambia un terza linea (Vosawai n.8, con Parisse flanker per Sole), un seconda linea (Del Fava per Dellepè) e il tallonatore (Ghiraldini per Festuccia).
LE SCELTE - Stavolta a pesare sulle scelte, più che le motivazioni tattiche - il Portogallo, nell’ultimo scontro diretto dell’ottobre scorso a L’Aquila è stato sconfitto 83-0 - pesano gli infortunati e l’avvicinarsi dell’impegno decisivo contro la Scozia del 29 settembre a St. Etienne. Se Perugini e Griffen ritrovano almeno la panchina, Stanojevic, Sole e Dellapè torneranno a disposizione solo tra qualche giorno, mentre è da verificare la situazione di Festuccia e quella di Zanni, che ha accusato una lesione muscolare in allenamento, rischia di essere più grave. "Da questa partita - ha detto il c.t. Pierre Berbizier - mi aspetto una squadra capace di dimostrare che i problemi nella costruzione del gioco palesati nelle prime due partite sono stati superati". IL RECORD - Tra i ritorni, quello di Troncon: e non è un ritorno da poco. Il 34enne trevigiano, nell’occasione, festeggerà la 100ª presenza in Nazionale, un traguardo nella storia rugby sin qui raggiunto solo da sei giocatori (gli australiani, Gregan, Campese e Larkham, i francesi Sella e Pelous e l’inglese Leonard). "Non sono uno che guarda con particolare interesse alle statistiche - ribadisce -, ma è chiaro che centrare un simile obiettivo mi riempie di orgoglio". Cifra tonda anche per il pilone Andrea Lo Cicero, che contro i lusitani conquista il 70° cap ed è quinto nella graduatoria all-time delle presenze in Nazionale. La fascia di capitano, contrariamente a quanto era stato ventilato, resterà in ogni caso al braccio di Marco Bortolami che così, a quota 37, raggiungerà Massimo Giovanelli in testa alla lista di coloro che hanno giocato il maggior numero di partite nel ruolo: Troncon verrà festeggiato in altro maniera... La squadra, martedì mattina, lascerà St. Remy per trasferirsi in treno a Parigi. ITALIA 15 David Bortolussi (Montpellier, 12 caps) 14 Pablo Canavosio (Castres, 16 caps) 13 Gonzalo Canale (Clermont Auvergne, 34 caps) 12 Andrea Masi (Biarritz Olympique, 33 caps) 11 Matteo Pratichetti (Cammi Calvisano, 7 caps) 10 Roland De Marigny (Cammi Calvisano, 18 caps) 9 Alessandro Troncon (unattached, 99 caps) 8 Manoa Vosawai (Overmach Cariparma, 4 caps) 7 Mauro Bergamasco (Stade Francais, 60 caps) 6 Sergio Parisse (Stade Francais, 46 caps) 5 Marco Bortolami (Gloucester RFC, 63 caps) – capitano 4 Carlo Antonio Del Fava (Ulster, 21 caps) 3 Martin Castrogiovanni (Leicester Tigers, 47 caps) 2 Leonardo Ghiraldini (Cammi Calvisano, 5 caps) 1 Andrea Lo Cicero (Metro-Racing Paris, 69 caps) A disposizione: 16 Fabio Ongaro (Saracens, 50 caps), 17 Matias Aguero (Saracens, 7 caps), 18 Salvatore Perugini (Stade Toulousain, 45 caps), 19 Valerio Bernabò (Brive, 13 caps), 20 Silvio Orlando (Benetton Treviso, 13 caps), 21 Paul Griffen (Cammi Calvisano, 37 caps), 22 Ezio Galon (Overmach Cariparma, 13 caps). gazzetta |
#47
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![]() Italia e Portogallo si sono incontrate 11 volte: gli azzurri hanno vinto in nove occasioni, il pareggio (0-0!) e il successo lusitano risalgono al 1972 e al 1973, a un’era fa, rugbisticamente parlando. L’ultimo scontro diretto è dell’ottobre 2006: a L’Aquila, in un match valido proprio per la qualificazione a Francia 2007, finì 83-0, con più di un punto realizzato al minuto e il contorno di 13 mete (con triplette di Robertson e dell’allora debuttante Stanojevic). I Lobos, nelle prime due partite di questa coppa del Mondo, contro Scozia e Nuova Zelanda, hanno subito 164 punti. Il c.t. Tomaz Moraiz, rispetto ai primi due incontri, deve fare a meno delle seconde linee Salvador Palha, infortunatosi sabato contro gli All Blacks e Juan Somoza, squalificato per quattro giornate. C’è dunque anche una sola ragione per credere che mercoledì sera, di fronte agli annunciati 46.000 spettatori del Parco dei Principi, possa non finire con una larga, se non larghissima, vittoria tricolore? Onestamente no.
I MOTIVI - In casa azzurra, al di là del risultato, sarà però importante verificare lo stato di salute della squadra. Una squadra non uscita al meglio dal doppio confronto con All Blacks e Romania, ma ancora ben in lizza per i quarti di finale, storico obiettivo dichiarato. Tutto, si sa, si risolverà in una gara secca, da "dentro o fuori", quella di sabato 29 settembre a St. Etienne contro la Scozia. Arrivare a quella sfida nelle migliori condizioni possibili, fisiche e mentali, sarà perciò fondamentale. Partendo, appunto, dall’impegno con il Portogallo. Per il quale il c.t. Berbizier, in attesa degli aggiornamenti dei bollettini medici dei suoi tanti infortunati (Stanojevic, Sole, Dellapè e soprattutto Festuccia e Zanni) ha di nuovo rimescolato le carte, proponendo sette cambi rispetto all’uscita precedente, spostando per esempio Sergio Parisse da terza centro a terza ala (con Manoa Vosawai n. 8 titolare) e concedendo spazio, per la prima volta nell’ambito della rassegna, alle ali Pablo Canavosio e Matteo Pratichetti, al seconda linea Carlo Del Fava e al tallonatore Leonardo Ghiraldini. IN TRENO - Entrambe le squadre sono arrivate a Parigi in treno nella mattinata di martedì. L’Italia dal ritiro di St. Remy, il Portogallo da quello di Chambon sur Lignon. Quindi nel pomeriggio, prima per gli amaranto poi per gli azzurri, sul prestigioso prato del Parco dei Principi, il tradizionale Captain’s Run. Fari in particolare su Alessandro Troncon, che celebrerà la centesima presenza in Nazionale, su Marco Bortolami, capitano per la 37ª volta a eguagliare il record di Massimo Giovanelli e su Andrea Lo Cicero, che celebrerà il 70° cap. Arbitrerà il 39enne sudafricano Marius Jonker. gazzetta |
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![]() La Scozia ha battuto la Romania per 42-0 in una partita del gruppo C (quello dell'Italia) dei Mondiali di rugby. (Agr)
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![]() Rugby Coppa dl Mondo, Italia misura sue ambizioni col Portogallo
PARIGI (Reuters) - L'Italia del rugby affronta oggi a Parigi il Portogallo (alle ore 20) in un incontro del girone C della Coppa del Mondo nella speranza di migliorare le proprie prestazioni, dopo una sudata vittoria con la Romania (24-18), seguita a una devastante sconfitta con la Nuova Zelanda (76-14) che sembra aver segnato gli azzurri nel mo.rale. Proprio la Romania ieri è apparsa più dimessa nell'incontro che l'ha vista subire un 42-0 dalla Scozia, l'avversaria con la quale l'Italia, con tutta probabilità, si giocherà il 29 settembre il posto alle spalle dei neozelandesi per superare il turno. Il Portogallo, battuto lo scorso anno dall'Italia 83-0, ha subito 24 mete da Nuova Zelanda e Scozia ma ha dimostrato di non mollare mai. Nell'Italia oggi in campo al Parco dei Principi, centesima presenza in azzurro per Alessandro Troncon, 34 anni, primo a tagliare questo traguardo. Dal suo esordio con la Spagna nel 1994 "Il rugby è cambiato molto, e sicuramente sono cambiato molto anche io. Ma non ho mai smesso di divertirmi, e credo che sia questo ad avermi permesso di arrivare sino a questo punto", ha detto Troncon in una nota diffusa sul sito della Federazione rugby (ww.federugby.it). La formazione degli azzurri: 15 David Bortolussi, 14 Pablo Canavosio,13 Gonzalo Canale, 12 Andrea Masi, 11 Matteo Pratichetti, 10 Roland De Marigny, 9 Alessandro Troncon, 8 Manoa Vosawai, 7 Mauro Bergamasco, 6 Sergio Parisse, 5 Marco Bortolami (capitano), 4 Carlo Antonio Del Fava, Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero, In panchina: 16 Fabio Ongaro, 17 Matias Aguero, 18 Salvatore Peurgini, 19 Valerio Bernabò, 20 Silvio Orlando, 21 Paul Griffen, 22 Ezio Galon. |
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![]() A parte la vittoria (31-5), non si riesce a trovare un solo buon motivo - agonistico, perché umanamente è sempre un piacere - per giustificare la serata passata al Parco dei principi (45.476 spettatori). Almeno dalla parte italiana. Perché è stata una Nazionale imbarazzante. La meta di Andrea Masi, giunta dopo 4', aveva regalato l'illusione di una partita divertente, rinfrancante, perfino allegra. Invece l'Italia si è chiusa nei suoi dubbi, si è avvinghiata alle sue incertezze e, a questo punto si può dire, si è arresa alle sue debolezze.
QUANTI PROBLEMI - Molle negli ingaggi, lenta nella trasmissione, fragile nel m****e, balbuziente nei passaggi, con una marea di palloni perduti. E nervosa: Marco Bortolami, il capitano, si è fatto ammonire e spedire fuori per 10'. Così, se all'inizio la decisione di piazzare le punizioni poteva sembrare un dispetto allo spettacolo, poi si è rivelata saggia. Perché il Portogallo, capita l'antifona, con la sua strategia elementare, rurale, quasi antica, ha resistito e, alla prima occasione, è andato addirittura in meta. Era il 32': soltanto 13-5 per gli azzurri. SOGNI LIMITATI - Nel secondo tempo gli azzurri non hanno mostrato nulla di più. Ci sono scappate una meta in mischia di Mauro Bergamasco, cui si deve riconoscere molta buona volontà, e una dopo calcetto a seguire ancora di Masi, cui la grinta non manca mai. Dignitoso Alessandro Troncon, che avrebbe meritato di celebrare il suo centesimo "cap" con ben altro spirito. Pulito Roland De Marigny. Preciso David Bortolussi al piede (4 su 4 nei piazzati, 2 su 3 nelle trasformazioni). Ma se l'Italia è quella vista contro Romania e Portogallo (per carità dimentichiamo quella contro gli All Blacks), e se la Scozia è quella vista contro Portogallo e Romania, mettiamoci subito il cuore in pace. Sarà meglio non coltivare speranze. gazzetta |